Bologna FC
L’uomo della partita – Riccardo Orsolini
Si interrompe la striscia positiva di risultati del Bologna: dopo aver fermato praticamente tutte le big del campionato, la corsa dei rossoblù frena al “Penzo” di Venezia, dove i lagunari – disperati in classifica – si impongono 4-3 in rimonta dopo una partita altalenante e con diverse polemiche. Il rigore del 3-3 assegnato ai padroni di casa – infatti – lascia parecchi dubbi, con Medel che tocca il pallone e non la gamba di Aramu. Una prestazione altalenante, quella fornita dai ragazzi di Sinisa Mihajlovic, al rientro in panchina dopo il ricovero in ospedale. Dopo i primi 20′ sottotono, i rossoblù si riprendono e iniziano a macinare tono, aiutati sicuramente dall’ingresso in campo di Riccardo Orsolini, che al 34′ del primo tempo prende il posto di Theate.
Proprio Orsolini si dimostra l’uomo più efficace della squadra; una sostituzione mirata di Mihajlovic, che cambia tatticamente alla mezz’ora proprio per impensierire di più la retroguardia avversaria. E l’attaccante rossoblù ci riesce, perché quando è in giornata su quella fascia fa male e sa come addentrarsi e mettere in crisi i difensori avversari. Orsolini è entrato subito in partita, aprendo diversi varchi per De Silvestri, bravo a sfruttare lo spazio. E, soprattutto, firma il gol del 2-1 che ha riaperto la partita: gol siglato allo scadere del primo tempo, una rete fondamentale in vista della ripresa, perché nel secondo tempo la squadra è entrata in campo ancora più determinata, forte dello svantaggio dimezzato. Proprio sugli esterni i rossoblù hanno cercato di far male, e anche nella ripresa Orsolini si è dimostrato uno dei più abili tra i suoi: sicuro, pungente e determinante. La sua velocità ha dato un gioco in più a tutte le offensive rossoblù, che in maniera facile sono riusciti a trovare sentieri giusti per la rimonta, avvenuta poi con il gran gol di Schouten, prima del pasticcio di Marinelli. Una sconfitta rocambolesca ma che ha dimostrato, ancora una volta, le grandi qualità di Orsolini: se c’è con la testa ed è libero, può diventare sempre più determinante.
L’uomo della partita – Riccardo Orsolini
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