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La Bottega dei Talenti – Adolfo Gaich

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Il mercato rossoblù è pronto ad entrare nel vivo. Il primo colpo ufficiale, al di là dell’arrivo ormai fatto di Luis Binks di rientro dal Montreal, dovrebbe essere quello di Marko Arnautovic. L’austriaco è la punta di movimento desiderata da Sinisa Mihajlovic, in grado di giocare su tutto il fronte d’attacco partendo dalla posizione di centravanti e di finalizzare al meglio tutta la mole di gioco prodotta dal Bologna.

Tuttavia, il Bologna nel corso della lunga sessione estiva di calciomercato potrebbe anche pensare ad un altro rinforzo per l’attacco. Infatti, i rossoblù potrebbero liberarsi di Federico Santander e provare così a fornire a Sinisa Mihajlovic una nuova soluzione offensiva simile al paraguaiano, ma più giovane e soprattutto fisicamente affidabile. Tra i nomi emersi c’è quello del centravanti argentino del CSKA Mosca, nella seconda parte della stagione appena conclusa in prestito al Benevento, Adolfo Gaich.

Conosciamolo meglio.

Adolfo Julián Gaich nasce a Bengolea, piccola località argentina nella provincia di Cordoba, il 26 febbraio 1999. Di origini tedesche, fin da bambino ha una forte passione per il calcio, e sogna un giorno di giocare in Europa in mezzo ai campioni che guardava alla televisione. A 6 anni chiese addirittura ai genitori di iscriverlo ad un corso di inglese per farsi trovare pronto in vista di un suo approdo nel calcio europeo.
A giocare a calcio comincia in alcune società della sua zona d’origine. La prima società è il Club Unión Bengolea, successivamente nel corso degli anni gioca in varie società della provincia di Cordoba, tutte impegnate nel campionato regionale della città di Pascanas: lo Sportivo Chazón, l’Atenas e Atlético Pascanas. Durante questo periodo emerge tutta la sua determinazione, perché Adolfo viene respinto da ben due grandi club, River Plate e Lanús, dopo aver sostenuto il provino.

La svolta arriva nel 2014. A puntare su di lui è il San Lorenzo. Il Ciclón lo recluta durante un torneo a Pascanas e punta fortissimo su lui. Nelle giovanili del San Lorenzo, Gaich matura come calciatore e cresce tantissimo dal punto di vista fisico. Nel 2018, esordisce ad agosto, tra i professionisti. Durante la stagione si ritaglia un buono spazio e a fine stagione mette assieme 14 presenze e due reti in Superliga Argentina, nonostante una lunga assenza per una frattura al naso e gli impegni con la Nazionale.

Nella stagione successiva, Adolfo è il centravanti titolare del San Lorenzo e si fa notare immediatamente. In 12 presenze in Superliga (interrotta poi a marzo per il covid) segna 5 reti. Una stagione molto positiva che attrae su Gaich le mire di diverse squadre europee.
L’estate 2020 è quindi quella del salto tanto agognato. Gaich, a sorpresa, si accasa in Russia al CSKA Mosca, che se lo assicura per circa 8 milioni e mezzo.

Nella capitale russa, a dispetto delle promesse, Gaich fatica a ritagliarsi un ruolo importante nella squadra russa. Nonostante un gol all’esordio contro i modesti austriaci del Wolfsberger, nel girone di Europa League, l’esperienza di Adolfo in Russia si rivela da subito molto deludente.
Per ravvivare la sua carriera Gaich, a gennaio, opta per un trasferimento in prestito: la destinazione è la Serie A, la squadra è il Benevento allenato da Pippo Inzaghi. L’argentino però arriva in un momento difficile. Le Streghe faticano per tutto il periodo del girone di ritorno, concludendo dopo un ottimo girone di andata con una clamorosa retrocessione. Gaich scrive però il suo nome nella storia della squadra campana. Il Tanque, infatti, segna il gol vittoria (l’unica del girone di ritorno del Benevento) nello 0-1 dei giallorossi a Torino con la Juventus.

Con la maglia albiceleste dell’Argentina si distingue in tutte le rappresentative. In particolare, nell’under20, sotto la guida di Lionel Scaloni ora CT della Nazionale maggiore, ha collezionato 14 presenze con 7 reti all’attivo, di cui 3 al Mondiale under20 del 2019 quando l’avventura della Nazionale giovanile albiceleste si interrompe agli ottavi contro il Mali.
Sotto Scaloni ha esordito anche in Nazionale maggiore l’11 settembre 2019, in una amichevole contro il Messico. Questa estate invece farà quasi certamente parte della rappresentativa under23 argentina che parteciperà al torneo olimpico a Tokyo.

194cm x 94kg, Adolfo è un centravanti vecchia scuola, alto, con una struttura fisica imponente, caratterizzata da spalle larghe e una muscolatura degli arti superiori piuttosto sviluppati. Se la struttura fisica ne esalta il gioco aereo e la difesa del pallone, dal punto di vista della velocità è inevitabilmente limitato sia sul breve, che sul lungo, tuttavia se lanciato in velocità Gaich è ovviamente in grado di difendere il pallone, compensando la mancanza di velocità.

Destro naturale, è comunque in grado di usare anche il piede mancino soprattutto in fase realizzativa. Dotato di una mediocre tecnica individuale, sfrutta le sue capacità tecniche per giocare efficacemente spalle alla porta. Gaich è molto bravo nella difesa del pallone, una caratteristica utile soprattutto a far salire la squadra e giocare con un modulo come il 4-3-3, dove il lavoro del centravanti fuori dall’area è utile per aprire il gioco sulle fasce.

Dal punto di vista tecnico, come detto, è ben lontano dall’eccellenza. Il suo primo controllo è spesso molto impreciso, e quando ha il pallone tra i piedi le sue giocate e i suoi movimenti sono particolarmente meccanici e lenti. Come spesso capita ai centravanti, Adolfo accelera notevolmente la sua velocità d’esecuzione nei pressi della porta, diventando spesso immarcabile per gli avversari.
La finalizzazione è buona parte del suo talento. Non avendo particolari doti tecniche, Gaich compensa con un ampio repertorio nella finalizzazione dell’azione. Colpo di testa, conclusione di destro o di sinistro.

Adolfo si sacrifica molto per la squadra, rincorrendo gli avversari, pressando a perdifiato e difendendo efficacemente il pallone quando gioca spalle alla porta. Di fatto, il suo impegno compensa le sue lacune tecniche. Il suo ambizioso sogno di diventare un grande giocatore in Europa, spesso si scontra con i limiti dettati dal suo imponente fisico e le ridotte capacità tecniche.

Per il Bologna si tratterebbe di un investimento sul futuro, perché a 22 anni appena compiuti, Gaich ha ancora voglia di migliorare, visto che talvolta si intravedono in lui potenzialità ancora inespresse. La possibilità di inserirlo nella rosa, al posto del Ropero Santander, è una possibilità che i rossoblù devono valutare, visto che dopo i 6 mesi di prestito al Benevento ha comunque segnato due reti mostrando margini di miglioramento interessanti.

Dal punto di vista dell’aspetto economico, Gaich è certamente un’occasione, il Benevento aveva acquisito le sue prestazioni in prestito con diritto di riscatto fissato a 9 milioni. La rinuncia delle Streghe dovuta alla retrocessione ha rimesso Gaich sul mercato, e un ritorno in Serie A, ancora in prestito dal CSKA un’ipotesi concreta per il centravanti argentino.

 

 

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