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La Bottega dei Talenti – Erik Botheim
Dopo un periodo arido, il calcio europeo sta cominciando a ritrovare una schiera di talenti nel ruolo di centravanti, che nei prossimi anni potranno eventualmente sostituire gli attuali migliori interpreti del ruolo. In Norvegia ne sanno qualcosa, con il gigante Erling Haaland. Accanto al centravanti del Borussia Dortmund stanno intanto crescendo altri importanti talenti.
Ne sa qualcosa la Roma, che proprio la scorsa settimana ha sperimentato la crescita del movimento calcistico norvegese sulla sua pelle. La trasferta di Bodø, contro la squadra di casa il Bodø Glimt, si è trasformata in un incubo per Mourinho e squadra. I gialloneri norvegesi avevano già messo in grande difficoltà il Milan nella passata stagione, nel turno preliminare di Europa League. Tuttavia, la squadra norvegese era uscita sconfitta dal doppio confronto con i rossoneri. Molto diversamente è andata alla Roma, i giallorossi sono letteralmente crollati sotto i colpi del Bodø Glimt, perdendo 6-1. Uno dei protagonisti della vittoria del Fulmine (Glimt in norvegese) è stato il centravanti classe 2000 Erik Botheim, coetaneo di Erling Haaland, e protagonista non solo della partita con la Roma, ma anche della stagione in corso, nella quale il Bodø si sta confermando Campione di Norvegia, dopo la prima storica affermazione del 2020.
Conosciamolo meglio.
Erik Botheim nasce a Oslo, capitale della Norvegia, il 10 gennaio 2000.
Erik comincia a giocare a calcio nel settore giovanile del Lyn, storica società di Oslo, che nel 2010 ha dovuto una fase di grande difficoltà economica, dichiarando persino la bancarotta. Rifondato nello stesso anno, ha dovuto abbandonare l’Eliteserien, massimo campionato del calcio norvegese, finendo nelle categorie inferiori.
Ed è proprio dalle categorie inferiori che Erik è partito con la maglia del Lyn. Nel 2015, ad appena 15 anni, ha esordito nella 2. Divisjon, terza categoria norvegese. Qui ha collezionato 7 presenze e ha segnato il primo gol con la prima squadra. L’anno successivo presenze e reti sono aumentate: in campionato ha giocato 11 volte, segnando 3 reti, mentre in Coppa Nazionale ha giocato due volte mettendo a segno 1 gol.
Del suo talento nel 2017 si accorge il Rosenborg, principale società della Norvegia e leader di campionati vinti. In tre stagioni e mezzo con la maglia del Rosenborg però non riesce mai a sfondare, nonostante soprattutto in Coppa, le sue prestazioni siano statisticamente rilevanti. In campionato, in tre anni e mezzo, colleziona appena 19 presenze segnando 4 reti, mentre in Coppa sono 7 le presenze e 5 le reti. In queste stagioni con la squadra Trondheim esordisce anche a livello internazionale mettendo assieme una manciata di presenze tra Champions e Europa League. Botheim è comunque parte integrante delle rose del Rosenborg che si affermano nel 2017 e nel 2018 come Campioni di Norvegia e nel 2018 vince anche la Coppa di Norvegia e la Supercoppa.
Nel luglio 2020 si trasferisce allo Stabæk dove ancora una volta non riesce ad affermarsi, in 15 presenze non segna nemmeno un gol e a fine anno rimane svincolato. A puntare su di lui è il Bodø Glimt, ed è la svolta della carriera.
Con la squadra Campione di Norvegia in carica, parte immediatamente titolare ed è un inizio folgorante. Nelle prime cinque giornate di Eliteserien va sempre a segno. Finora in campionato Botheim ha segnato ben 13 reti in 24 presenze. Quel che è interessante è la frequenza delle reti, perché Erik non ha mai marcato più di un gol, ed è dunque andato in rete ben tredici volte. Inoltre, ha servito anche due assist.
Oltre alle ottime prestazioni in campionato, Botheim si è distinto anche nelle coppe europee. Nei preliminari di Champions League, è andato a segno nella doppia sfida col Legia Varsavia. Retrocesso in Conference col Bodø Glimt, è decisivo nei preliminari con una doppietta contro i kosovari del Pristina. Nel girone della terza competizione continentale, dopo l’assist servito all’esordio contro lo Zorya, è stato decisamente il migliore in campo nel 6-1 rifilato alla Roma, mettendo la firma su 5 dei 6 gol gialloneri (2 gol e 3 assist).
Con le rappresentative giovanili norvegese ha giocato dall’under 15, all’under 21, di cui è oggi capitano, saltando solo il passaggio in under 20. Tra tutte le varie rappresentative, Erik ha giocato 52 volte e segnato 14 gol. A settembre, inoltre, è stato convocato anche per la Nazionale maggiore dove comunque non ha esordito.
187 cm x 70 kg, Botheim possiede un fisico longilineo e una muscolatura asciutta, e lunghi muscoli affusolati negli arti inferiori. È in possesso di una grande potenza muscolare che gli permette di reggere i contrasti, giocare spalle alla porta ed essere anche molto veloce negli spazi aperti. Inoltre, se la cava agevolmente anche negli spazi stretti.
Destro naturale, Botheim è in possesso di un’ottima tecnica individuale, che unita ad un’importante fisicità lo rende un centravanti completo e decisamente difficile da marcare.
Punta centrale moderna e dinamica, Erik ama svariare sul fronte d’attacco, prediligendo la possibilità di partire largo dal settore di sinistra e puntare alla porta col suo piede forte, il destro. La sua tecnica si esprime sia nel controllo, che nella conduzione del pallone, nelle quali è cresciuto nel corso delle stagioni, fino appunto a diventare un centravanti moderno, in grado di dialogare con i compagni. Spalle alla porta è efficace e preciso, e spesso si fa trovare pronto e sicuro con giocate di prima intenzione che cambiano il ritmo all’azione d’attacco.
Oltre alle ottime doti tecniche, Botheim possiede anche un gran tiro, potente e preciso, col quale può segnare anche dalla medio-lunga distanza. Una caratteristica che dal punto di vista realizzativo ne esalta l’innato fiuto del gol. Inoltre, grazie alla sua fisicità ha un ottimo colpo di testa, che gli permette di finalizzare anche con questo fondamentale.
Botheim si dimostra un bomber, soprattutto all’interno dell’area di rigore. È molto interessante e impressionante la capacità del 21enne norvegese di smarcarsi negli ultimi 16 metri. Spesso è lui stesso, dal limite dell’area ad avviare l’azione nell’ultimo quarto di campo e grazie ai perfetti movimenti diventa anche il finalizzatore dell’azione.
Si tratta in questo senso di uno dei talenti più completi del panorama internazionale, anche se non possiede la straripante superiorità atletica del connazionale Haaland. Botheim ha sicuramente margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista dell’esperienza, giacché il campionato norvegese non è un test probante, tuttavia, la capacità di segnare e giocare con la squadra mostrata da Erik, con un fisico così, è decisamente un biglietto da visita interessante per un passo in avanti nella sua carriera.
Visto che la stagione in Norvegia finirà nel mese di novembre, non è da escludere che Botheim possa essere un nome appetibile sul mercato di gennaio. In questo modo, l’attaccante del Bodø Glimt potrebbe trasferirsi e sfruttare la seconda parte della stagione per ambientarsi alla nuova realtà. Botheim, vista la certamente non alta valutazione, difficilmente il Bodø Glimt chiederà per lui oltre 10 milioni, potrebbe essere una soluzione per squadre di secondo piano o per squadre di alto livello in campionati meno competitivi.
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