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La Bottega dei Talenti – Fabiano Parisi

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Il Bologna dovrà ripensare una buona fetta del reparto difensivo. Nella prossima stagione infatti con ogni probabilità non ci sarà spazio, nella rosa dei rossoblù, per Danilo, Medel e anche qualche altro nome, considerando i guai fisici di Dijks, le difficoltà di De Silvestri e le continue ombre che turbano il futuro rossoblù di Takehiro Tomiyasu.

La dirigenza ha trovato solidità nell’arrivo di Soumaoro, praticamente certo della conferma, e finché ha avuto la possibilità di giocare era stata ben ripagata dell’investimento su Hickey. Stessa linea adottata anche per Antov, che userà questi primi mesi, e le prime partite in Serie A per ambientarsi in vista della prossima stagione, dove potrebbe essere decisamente più sollecitato, chissà magari accanto a Adama Soumaoro.

Per completare il reparto terzini, in caso di partenza di Dijks, non saldo all’interno della rosa già dalla scorsa estate, il Bologna potrebbe pensare ancora alla linea verde e nei giorni del ritorno in Serie A dell’Empoli, proprio nei toscani c’è uno degli esterni più talentuosi del panorama italiano: Fabiano Parisi.

Conosciamolo ne La Bottega dei Talenti.

Fabiano Parisi nasce a Solofra, comune in provincia di Avellino, il 9 novembre 2000. Comincia a giocare prestissimo nella scuola calcio di Serino, Pro Irpinia Club. Nel 2016, adolescente si trasferisce alla Vigor Perconti. Nella società laziale gioca nella categoria Allievi Nazionali, in cui la piccola società romana raggiunge le final six scudetto.

Nel 2017, è il Benevento a mettere gli occhi su di lui e lo preleva dalla Vigor Perconti. Con i Benevento gioca nel Campionato Primavera 2 e colleziona un totale di 22 presenze, di cui 18 in campionato, 1 in Coppa Italia Primavera e 3 al Torneo di Viareggio, dove il Benevento viene eliminato nel girone.

Nell’estate 2018, le Streghe decidono di mandarlo in Serie D a “farsi le ossa”. La scelta ricade sull’Avellino, a pochi chilometri da casa di Fabiano. L’Avellino fa un campionato di vertice, Fabiano è uno dei titolari della squadra irpina. I Lupi lottano testa a testa col Lanusei, fino allo spareggio promozione, nel quale Fabiano serve uno dei suoi due assist stagionali, e i biancoverdi nella stagione della ripartenza dopo il fallimento tornano immediatamente in C. Fabiano e il suo Avellino partecipano e vincono anche la Poule Scudetto di Serie D, laureandosi Campioni d’Italia Dilettanti.

Nell’estate 2019, l’Avellino si assicura le prestazioni di Parisi a titolo gratuito. La crescita, sotto la guida di Mister Ignoffo prima e Mister Eziolino Capuano poi è esponenziale. Nella stagione in Serie C, in cui l’Avellino si qualifica con l’ultimo posto utile ai playoff, dai quali esce immediatamente. Fabiano gioca titolare segnando anche 4 reti in 27 presenze in Campionato.

L’estate del 2020 ecco un nuovo salto, su di lui c’è l’interesse di molte squadre di Serie B, ma a spuntarla è l’Empoli, sempre vigile sui giovani talenti. Agli ordini di Mister Alessio Dionisi, tra i più promettenti della categoria, Fabiano si prende un posto di riguardo nella rosa dei titolari. Impara anche a giocare nella difesa a 4 e si consolida come uno dei migliori talenti della B. Finora, con due partite ancora da giocare, ha collezionato 19 presenze, mentre ha 2 presenze anche in Coppa Italia. In stagione ha contribuito alla promozione dei toscani con una rete e due assist.

Non ci sono numeri ufficiali sul fisico di Fabiano Parisi, le uniche informazioni indicano numeri simili, ma non univoci sull’altezza, tra i 178 e i 183 cm, nessuna informazione invece sul peso. Quello che si può dedurre guardandolo in campo è Parisi abbia una stazza da brevilineo, con un particolare sviluppo della struttura muscolare degli arti inferiori. Infatti, è particolare veloce, agile e rapido sul breve, abilità che ne hanno fatto uno dei migliori esterni di spinta della Serie B e tra i migliori talenti del terzino del calcio italiano.

Mancino naturale, ha una buona dimestichezza anche nell’uso del piede destro ed è in possesso di una discreta tecnica, sulla quale il tecnico Dionisi ha lavorato accuratamente durante la stagione per sgrezzarne i tratti meno curati. Grazie a questa discreta tecnica e la sua rapidità, è dotato di un ottimo dribbling, in velocità col quale mette in difficoltà gli avversari nell’uno contro uno.

Nella difesa a quattro percorre la fascia instancabilmente, essendo in possesso di grande resistenza, ereditata dal lungo periodo nel quale ha giocato come esterno a tutta fascia nel 3-5-2, Fabiano è un vero e proprio stantuffo sulla fascia, e percorre decine di chilometri sovrapponendosi sempre con qualità e puntualità. Dal punto di vista delle peculiarità tattiche Parisi difficilmente gioca per via centrali, o si scambia con la mezzala, dal momento che si trova molto più a suo agio a giocare sulla traccia della linea laterale.

Nella fase di possesso è dunque una spina nel fianco per le difese avversarie, poiché sovrapponendosi continuamente e avendo grande capacità nel saltare l’uomo e arrivare sul fondo, crea sempre la superiorità numerica sulla fascia. Nonostante il suo piede mancino sia piuttosto preciso, spesso rinuncia al cross dalla fascia, in favore di difficili percussioni centrali, che nelle scorse stagioni gli avevano regalato diverse soddisfazioni in zona gol, giacché è dotato anche di una buona conclusione verso la rete.

 In non possesso presenta ancora molte lacune. Fisicamente ancora un po’ leggero, avrebbe forse bisogno di qualche kg di massa muscolare in più per reggere l’urto contro avversari più dotati, soprattutto in vista del passaggio in Serie A.
In precedenza, sembrava piuttosto indolente a recepire le indicazioni difensive dei suoi tecnici, che non si sono mai affidati a lui giocando con difese a 4. Parisi, nonostante sotto la guida di Dionisi abbia fatto passi da gigante in non possesso, ha ancora molte lacune nei posizionamenti senza palla, anche perché talvolta si affida in maniera eccessiva alla sua rapidità per recuperare sugli avversari.
È stato un lungo lavoro sui dettagli per Dionisi, visto che Parisi ad Avellino era libero di alzare la pressione sulla fascia senza rispettare nessun dettame. Il paziente lavoro del tecnico è stato ripagato con una crescita costante, che dovrà necessariamente passare per un ulteriore passo avanti in Serie A.

L’Empoli lo ha pagato appena 450 mila euro dall’Avellino la scorsa estate. Oggi il suo valore secondo il sito transfermarkt.com è di circa 2 milioni, ma se l’Empoli dovesse decidere di rinunciare nella prossima sessione al suo talento potrebbe chiederne almeno il doppio.

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