Bologna FC
La Bottega dei Talenti – Giacomo Raspadori
Paolo Nicolato ha appena diramato le sue convocazioni per la fase a girone dell’edizione 2021 dell’Europeo per Nazionali under21. La squadra dell’ex CT dell’under 20 si presenta ai nastri di partenza più da outsider che tra le favorite, come accaduto ad esempio nella deludente edizione 2019 della manifestazione, giocatasi peraltro in Italia.
Triste teatro di quella cocente eliminazione, fu il Mapei Stadium di Reggio Emilia, casa fin dal 2013 del Sassuolo Calcio quando la squadra del compianto patron Giorgio Squinzi raggiunse la Serie A. I neroverdi, pur essendo una società di antica fondazione, hanno dunque raggiunto la massima serie solo di recente. L’evoluzione societaria comunque dall’arrivo della famiglia Squinzi alla guida del club è stata repentina, e in pochi anni il Sassuolo è diventato una importante realtà del nostro calcio ed è oggi provvisto anche di un fiorente settore giovanile, il cui prodotto più famoso e rilevante è senz’altro Domenico Berardi, oggi capitano e stella della squadra neroverde.
Lo sviluppo del settore giovanile del Sassuolo ha portato in questi ultimi anni a far esordire diversi talenti della “cantera” neroverde anche in Serie A. Uno dei migliori, nonché parte della spedizione azzurra per l’Europeo under21, è Giacomo Raspadori, attaccante inserito appunto da Nicolato nei 23 convocati per le tre partite con Spagna, Repubblica Ceca e Slovenia.
Conosciamo meglio Raspadori nella nuova scheda de La Bottega dei Talenti.
Nato a Bentivoglio, in provincia di Bologna, il 18 febbraio 2000, Raspadori cresce nell’infanzia nel vicino comune di Castel Maggiore, sempre all’interno della provincia di Bologna.
I suoi primi passi nel mondo del calcio li compie nella scuola calcio della società dilettantistica locale del Progresso. Già nel 2009 viene notato e portato nel settore giovanile del Sassuolo, passato da qualche anno sotto il controllo della famiglia Squinzi, proprietaria del colosso Mapei.
A Sassuolo fa tutta la trafila delle giovanili, sono anni in cui Raspadori cresce mettendo in mostra un grande talento. Già nella stagione 2015/16, pur essendo ancora sotto età gioca nel campionato under17. Con la squadra under17 colleziona 12 presenze, segnando anche 3 reti.
L’anno successivo è titolare fisso della stessa formazione, collezionando 26 presenze e mettendo a segno ben 16 reti. Notevole l’apporto per la stagione dei giovani neroverdi che arrivano alla fase finale del campionato, dove Raspadori in 4 partite segna 4 reti.
Nel 2017/18, giovanissimo entra in pianta stabile nelle gerarchie della Primavera. Nel campionato primavera colleziona alla prima stagione 27 presenze, condite da 9 reti e 6 assist. Col Sassuolo partecipa anche alla Torneo di Viareggio, dove veste anche la fascia di capitano della formazione.
Il 2018/19 è l’anno della conferma. In Primavera segna ben 15 reti in 26 presenze, a cui aggiunge anche 2 assist. Nel finale di questa stagione arriva anche il premio, Mister De Zerbi lo convoca per l’ultima partita della stagione e gli concede l’esordio: un solo minuto nella partita persa dalla squadra emiliana contro l’Atalanta per 3-1.
De Zerbi crede fortemente in Giacomo, tanto che nella stagione 19/20, quella scorsa, pregiudicata dalla pandemia di covid, lo aggrega in pianta stabile alla prima squadra. In stagione colleziona tra Serie A e Coppa Italia 13 presenze, di cui 3 da titolare. In queste apparizioni arriva anche i primi gol da professionista. Il primo contro la Lazio nel mese di luglio, dopo lo stop per il lockdown nazionale. Il secondo alla penultima giornata contro il Genoa.
Nella stagione in corso è tra le primissime alternative di De Zerbi agli attaccanti titolari. Infatti, finora ha collezionato 19 presenze, segnato un gol e fornito un assist.
In Nazionale, ha fatto parte di diverse rappresentative giovanili, dall’under 16 all’under 20, fino all’under21 di cui è parte integrante da questa stagione. Con le Nazionali giovanili ha collezionato 35 presenze, segnando 9 reti, di cui 2 alla quarta presenza con la Nazionale di Nicolato nella difficile sfida con i pari età della Svezia.
172cm x 64kg, Raspadori è evidentemente un calciatore brevilineo, non dotato di particolare fisicità, ma molto potente sugli arti inferiori, caratteristica fisica che nonostante la statura tutt’altro che imponente gli permette di resistere alle marcature più dure e arcigne.
Brevilineo e potente negli arti inferiori, Raspadori è veloce sia sul lungo che sul breve, ed è dotato di una rapidità fuori dal comune negli spazi stretti. Queste caratteristiche fisiche fanno di lui un calciatore particolarmente dotato nella coordinazione e nel controllo di palla orientato.
Ambidestro, Giacomo è dotato di una buona tecnica individuale che si nota soprattutto nel primo controllo di palla, quasi sempre orientato nella maniera giusta, in modo da dribblare l’avversario che lo marca immediatamente. Questa dote lo aiuta ad essere temibile nell’area di rigore, nella quale pur forte negli arti inferiori deve muoversi velocemente per evitare la vigoria dei difensori più dotati fisicamente.
Il primo controllo orientato e una rapidità incredibile negli spazi stretti gli permettono di trovare la possibilità di concludere a rete anche nelle situazioni più difficili.
Nonostante la rapdità e la buona tecnica il dribbling non è tra le sue caratteristiche migliori. La sua qualità migliore risiede senz’altro nella visione della porta, Raspadori è un vero centravanti dotato di senso della porta da tutte le posizioni. A questo fiuto del gol associa un tiro, come detto, rapido nell’esecuzione, ma anche preciso e potente. Per questo motivo, pur non avendo grande fisicità è in grado di segnare tante reti anche da dentro l’area di rigore.
Nonostante le caratteristiche fisiche possano suggerire che Giacomo sia un centravanti di manovra, oggi è ancora un semplice finalizzatore. Su questo aspetto lavora De Zerbi, che vuole plasmarlo come un centravanti totale.
Oltre alla ancora limitata visione del gioco, Raspadori ha ancora qualche carenza nell’individuare gli spazi da attaccare e risulta ancora un po’ pigro nel movimento senza palla. Infatti, ama riceve sempre il pallo tra i piedi, si tratta di un difetto che ne pregiudica spesso le prestazioni, non riuscendo a sfruttare in questo modo le sue capacità in finalizzazione.
Si tratta di un attaccante dall’evidente talento, tuttavia le sue doti sono ancora da sviluppare e sgrezzare per farne un attaccante moderno, simile ai centravanti di “nuova generazione”, brevilinei, veloci e in grado di segnare tante reti, pur senza il fisico del numero 9 classico. Non è un caso che Raspadori al livello giovanile sia stato più volte accostato a Totò Di Natale, possedendo davvero alcuni tratti caratteristici comuni all’ex numero 10 dell’Udinese.
Raspadori in prospettiva potrebbe essere un calciatore interessante su cui investire, visto che a Sassuolo ancora per qualche anno potrebbe essere chiuso dalla presenza di un ottimo centravanti come Ciccio Caputo. Il sito specializzato Transfermarkt gli assegna una valutazione di circa 4 milioni, ma verosimilmente per cederlo il Sassuolo chiederà quantomeno una cifra vicina ai 10 milioni o superiore.
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