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La Bottega dei Talenti – Gianluca Scamacca

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Mentre l’Europa si stropiccia ancora gli occhi davanti al folgorante talento del centravanti norvegese del Borussia Dortmund Erling Haaland, in Italia esiste da diversi anni un problema centravanti, che si è rilevato soprattutto nelle apparizioni della Nazionale Italiana, continuamente alla ricerca di un bomber di livello non solo domestico.

Tra le varie promesse non mantenute o non ancora mantenute negli ultimi anni, c’è sicuramente un nome che in questi mesi è stato molto chiacchierato nelle cronache del calciomercato: Gianluca Scamacca. Il centravanti di proprietà del Sassuolo, e in prestito in questa e nella prossima stagione all’Ascoli in Serie B, finora è stata una promessa mai sbocciata, ma che in questa stagione sta maturando i primi frutti di una carriera professionistica finora abbastanza deludente.

Gianluca Scamacca nasce a Roma il 1° gennaio 1999, fin da bambino gioca a calcio, finché nel 2009 non entra nelle giovanili della Roma, di recente e anche in passato tra i migliori vivai del calcio italiano. Con la maglia della Roma Scamacca si mette in mostra in tutte le categorie, facendo la differenza in posizione di centravanti coniugando importanti doti fisiche (con un divario fisico rispetto ai pari età e non solo, davvero impressionante) ad un’ottima tecnica di base.
Tuttavia, l’esperienza con la maglia della Roma dura solo 6 anni, a 16 anni convinto di poter sfondare presto nel calcio professionistico, accetta la corte del PSV Eindhoven, che gli garantisce inizialmente un posto nella sua seconda squadra, il Jong PSV. Per la stagione 15/16 disputa il campionato di Eerste Divisie, la seconda divisione del calcio olandese, tuttavia l’esordio con la seconda formazione della società olandese avviene solo a gennaio 2016. Nella stagione e mezza con la maglia del PSV non trova tanto spazio e non riesce mai ad affermarsi tanto da poter essere promosso in prima squadra, così nel gennaio 2017 decide di tornare in Italia a vestire la maglia del Sassuolo. Nei primi sei mesi con la maglia neroverde disputa un buon torneo di Viareggio, ma delude con la primavera. Nella stagione successiva quella del 2017/18 arriva comunque l’esordio in prima squadra in Serie A, nella quale si ritaglia tuttavia solo 3 presenze per un totale di 21’ da settembre a gennaio, quando viene prestato alla Cremonese in Serie B. Con i lombardi gioca abbastanza, 14 presenze, ma delude ancora una volta trovando solo una rete.

Rientrato in Emilia durante la scorsa stagione, 2018/19, Scamacca è stato ceduto ancora una volta in prestito, tornando in Olanda per vestire la maglia del PEC Zwolle. La sua seconda esperienza olandese si è rivelata fallimentare con sole 8 presenze e 0 reti all’attivo, e si è conclusa in anticipo di 6 mesi. Il rientro a Sassuolo non ha sortito effetti. Nel luglio 2019, dopo il buon mondiale under 20 disputato con la maglia azzurra, ecco il trasferimento all’Ascoli, un prestito che sembra al momento aver svoltato la carriera di Scamacca, che con i bianconeri ha finora totalizzato 11 reti in 22 apparizioni tra campionato e Coppa Italia.

Ma chi è sul campo Gianluca Scamacca?

Nel corso degli anni per fisico e caratteristiche tecnico-tattiche il centravanti scuola Roma è stato accostato a nomi illustri che hanno segnato la storia dei centravanti del calcio moderno. I paragoni più ingombranti sono stati senz’altro quelli con Zlatan Ibrahimovic e con Christian Vieri, tuttavia Scamacca, nonostante le grandi aspettative, al momento si trova ben lontano da certi livelli, pur avendo potenzialmente le stimmate del grande bomber.

195 cm x 85 kg, Scamacca ha una struttura longilinea, costituita da un fisico asciutto e una muscolatura possente, ma non esagerata. Spesso si è ritrovato nel periodo del settore giovanile a dominare grazie ad uno sviluppo fisico molto precoce. Nonostante la struttura imponente, Scamacca ha una postura del corpo eretta, che gli permette di giocare a testa alta, aiutato anche da doti tecniche fuori dal comune.

Tecnicamente è un centravanti molto dotato, veloce sul lungo e agile negli spazi brevi, e grazie alla sua tecnica gioca efficacemente anche fuori dall’area di rigore, sia con le sponde, che con fronte alla porta. Queste caratteristiche gli permettono di essere un centravanti completo in grado di avere sia la senso della porta, che la visione del gioco periferico ed essere dunque non solo un bomber, ma anche un regista offensivo.

Scamacca è inoltre dotato di un ampio repertorio di soluzioni balistiche, acrobatiche, oltre che di un buon fiuto del gol. Infatti, tra i suoi gol è facile trovare reti realizzate con diagonali di estrema precisione, dopo aver sapientemente attaccato la profondità, tiri di rara potenza e o di estrema precisione con il piatto del piede destro o sinistro, non fa differenza. Oltre alle doti col piede, Scamacca grazie ad una notevole struttura muscolare negli arti superiori è in grado di essere letale anche nel gioco aereo, finalizzando spesso con colpi di testa di grande potenza e precisione.

Grazie alla visione di gioco e l’abilità non trascurabile lontano dalla porta sia nel dribbling che nel condurre il pallone in progressione sul lungo e nel breve, in maniera efficace resistendo anche a contrasti robusti, Scamacca è stato utilizzato spesso sia nel club, che in Nazionale anche come esterno di un tridente d’attacco, con risultati positivi, anche se non eccezionali.

Scamacca finora ha mostrato grandi difficoltà nel mantenere continuità di impegno e costanza nell’esibire il talento di cui è dotato. È stato protagonista di episodi spiacevoli, come l’esclusione per motivi disciplinari dalla Nazionale Under 19, insieme al compagno e amico Moise Kean, nel settembre 2017. Atteggiamenti riproposti anche in campo con lunghi periodi di digiuno dal gol che ne hanno minato finora la vera esplosione. Un’indolenza che si ritrae anche nell’atteggiamento generale in campo, nel quale Scamacca si è mostrato restio a partecipare in maniera efficace alla fase di non possesso della squadra.

Ora ad Ascoli l’occasione da non sprecare, per mettersi in mostra in maniera definitiva.

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