Bologna FC
La Bottega dei Talenti – Jhon Lucumí
La cessione di Arthur Theate ha modificato le priorità Bologna, in particolare in difesa dove era inizialmente previsto un solo intervento per regalare a Sinisa Mihajlovic un uomo alternativo a Gary Medel. Così ora per i rossoblù sarà necessario aggiungere un difensore centrale di piede mancino e nel mirino di Giovanni Sartori è finito, o meglio è tornato, Jhon Lucumí, difensore centrale del Genk, che Sartori aveva già seguito ai tempi dell’Atalanta.
Jhon Janer Lucumí Bonilla nasce a Cali, terza città della Colombia, nonché capoluogo del dipartimento meridionale del Valle del Cauca, il 26 giugno 1998.
Cresce calcisticamente nella squadra più importante della città, il Deportivo Cali, con cui fa tutta la trafila delle giovanili, fino ad esordire in prima squadra. L’esordio arriva l’8 aprile 2916 durante una partita di Copa Libertadores contro il Racing Avellaneda. In questo match Jhon viene schierato terzino sinistro. Successivamente esordisce nel mese di luglio, anche nel campionato colombiano contro il Cortuluá.
Per entrare nella rosa dei titolare deve attendere il 2018, quando colleziona 18 presenze, per un totale di 1620 minuti in stagione. Tuttavia, la sua escalation nelle prestazioni col Deportivo Cali lo mette nel mirino delle squadre europee e così il Genk si assicura il difensore colombiano per 2,5 milioni di euro.
La prima stagione in Belgio è perlopiù di adattamento. Lucumí mette assieme 27 presenze in tutte le competizioni, esordendo anche in Europa League, per un totale di 2287 minuti. Un contributo importante che porta il Genk a conquistare il titolo nazionale dopo 8 anni di astinenza.
All’inizio della stagione successiva viene lanciato immediatamente tra i titolari. Prima dell’interruzione per covid, Lucumí esordisce in Champions League, collezionando 6 presenze ai gironi e 22 in campionati. In queste due competizioni arrivano anche i primi gol della carriera professionistica.
La stagione 20/21, nonostante le difficoltà del Genk, per Jhon è quella della consacrazione. Con 41 presenze si guadagna i gradi di pilastro della difesa, che conferma anche nell’ultima stagione. Al momento, quando in Belgio il campionato belga è già cominciato da 3 giornate, Jhon ha giocato tutte e tre le partite dal primo minuto.
In passato ha disputato ben 8 partite con la Nazionale Colombiana under 17 e dal 2019 è nel giro della Nazionale maggiore con cui fino ad oggi ha giocato 5 volte.
187 cm x 78 kg, Jhon è un vero e proprio gigante. Spalle larghe e arti superiori importanti, Jhon sprigiona una potenza fisica e atletica fuori dal normale, con cui riesce ad affrontare qualsiasi tipo di avversario. Non particolarmente veloce e rapido, Jhon ha forza per tenere sotto controllo anche avversari più agili di lui.
Sinistro naturale, è dotato di una buona tecnica individuale, grazie alla quale nel reparto in cui gIoca è spesso l’incaricato alla regia difensiva. Con il pallone tra i piedi infatti è a suo agio grazie appunto alla tecnica, ma anche all’abilità nel calcio col suo piede sinistro. Sul lungo e sul breve, Jhon sbaglia davvero pochi passaggi, facendo spesso registrare oltre il 90% di precisione nei passaggi.
Abituato a giocare in linee difensive a 4, Lucumí è un difensore che preferisce una difesa posizionale, grazie alla quale può coprire più facilmente la sua zona di campo e non avere difficoltà con tanto campo da coprire alle sue spalle. Nell’ultimo quarto di campo, nonché in area di rigore, ha un perfetto senso della posizione e del timing di intervento, che lo rendono praticamente insuperabile negli ultimi 25 metri, all’interno dei quali è perfetto anche nell’uno contro uno, dove difficilmente viene superato.
Il senso della posizione, tuttavia, lo aiuta anche nelle situazioni meno congeniali: quando si ritrova contro un avversario a campo aperto, Jhon trova spesso il posizionamento migliore per far valere la sua forza fisica e non risentire della velocità maggiore degli avversari.
Nonostante la statura, Lucumí è un difensore che fatica dal punto di vista dei contrasti aerei. Nelle ultime stagioni ha sempre ingaggiato oltre 2 contrasti aerei a partita, riuscendo però a vincerne solo la metà. I numeri dicono che il difensore colombiano è certamente un calciatore proattivo da questo punto di vista, ma fatica ad imporre il suo strapotere fisico nel gioco aereo. In un campionato come la Serie A questo è un deficit sul quale lavorare per migliorare il proprio rendimento.
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