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La Bottega dei Talenti – Oleg Reabciuk

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In attesa che il mercato in uscita dia respiro e sblocchi quello in entrata, nella graduatoria delle preferenze degli uomini mercato del Bologna, Oleg Reabciuk sembra aver scavalcato tutti gli altri: come Georgios Kyriakopoulos (qui la sua scheda) per cui i rossoblù si erano fatti concretamente avanti nella primissima settimana di mercato o Aleksa Terzic (qui la sua scheda) al momento bloccato a Firenze come prima alternativa di Cristiano Biraghi.

Ma chi è Oleg Reabciuk, l’esterno sinistro che dalla Grecia ha rubato l’occhio ai dirigenti del Bologna?

Oleg Reabciuk nasce il 16 gennaio 1998 a Ialoveni, città di poco più che 15 mila anime situata a 10 chilometri da Chisinau, capitale della Moldavia.

Ancora bambino, la sua famiglia si trasferisce in Portogallo e qui comincia a giocare a calcio in alcune piccole realtà portoghesi, tra cui il Rio Maior, dissolta società portoghese che militava nelle serie inferiori, nell’omonima cittadini situata nel distretto di Santarem, confinante con quello della Capitale portoghese Lisbona.

Al Rio Maior rimane fino al 2015, quando si trasferisce nel più noto club del Belenenses, piccolo club di Lisbona che milita regolarmente nella Superliga portoghese. Qui rimane solo una stagione, prima di essere notato e prelevato dal Porto, con cui gioca nella formazione under 19 e disputa anche la Youth League.

Dalla stagione 2017/18, viene aggregato al Porto B, formazione che disputa il torneo di seconda divisione portoghese. Nella prima stagione si distingue con 15 presenze e ben 4 reti; mentre, nella seconda stagione al Porto diventa titolare e gioca 32 volte, servendo 3 assist.

Nell’estate del 2019, il Paços Ferreira lo acquista dai Dragoes per 750 mila euro e lo fa esordire in Superliga. Con la maglia dei Pacenses, impiega qualche mese ad ambientarsi, ma a fine stagione il suo personale tabellino registra 26 presenze in campionato, di cui 20 da titolare, anche se serve un solo assist, a cui si aggiungono anche 5 presenze tra Coppa Nazionale portoghese e Coppa di Lega.

L’inizio di stagione 2020/21, lo vede ancora in Portogallo dove gioca una buona prima parte dell’annata ancora con la maglia del Paços con 13 presenze in tutte le competizioni e tutte da titolare, condite da 2 gol e un assist.
Le buone prestazioni attirano l’interesse dell’Olympiacos, che decide di portarlo ad Atene per circa 2 milioni di euro. Con i rossobianchi diventa subito titolare, soprattutto in campionato e contribuisce con 20 presenze e un assist alla conquista del titolo di Grecia. Inoltre, esordisce anche in Europa League, 4 presenze.

Nella scorsa stagione, 21/22, è un titolarissimo dei Campioni di Grecia. Debutta in Champions League, nei preliminari da cui però gli ateniesi vengono eliminati retrocedendo in Europa League, e contribuisce alla conquista di un altro titolo nazionale. In totale, il terzino moldavo ben 48 partite stagionali, nelle quali segna anche due reti e serve 4 assist.

Nella stagione in corso, tra preliminari di Champions, preliminari di Europa League e conseguente fase a gironi, campionato e coppa nazionale ben 27 presenze e 5 assist, mettendosi dietro un mostro sacro del ruolo come Marcelo, arrivato dopo la scadenza del contratto col Real Madrid.

Con la Nazionale Moldava, ha giocato due volte nella rappresentativa under 19, diventando poi, già nel 2018 a 20 anni, un elemento importante della Nazionale maggiore moldava, con cui finora ha totalizzato ben 39 presenze.

A livello personale si è aggiudicato per tre anni consecutivi, 2020, 2021 e 2022, il premio come Giocatore moldavo dell’Anno.

180 cm x 72 kg, ha un fisico da brevilineo, con arti inferiori sorprendenti lunghi e caratterizzati da fasce muscolari ben sviluppate e affusolate. Velocissimo nell’accelerazione sul breve, sia con la palla che senza, Oleg è un terzino con una forza negli arti inferiori fuori dalla norma e soprattutto una intelligenza nell’utilizzo del proprio fisico che gli permette di prevalere fisicamente su avversari più dotati.

Sinistro naturale, Oleg è dotato di un’ottima tecnica individuale, che gli permette di avere un primo controllo del pallone sempre pulito e una buona conduzione del pallone, anche ad alta velocità. È dotato inoltre di una buona abilità nei cross.

Terzino, Oleg è uno stantuffo della fascia sinistra, che percorre decine di volte all’interno della stessa partita avanti e indietro. Adatto a giocare con una linea a 4 di difesa, nel corso delle stagioni è finito a giocare anche come quinto di centrocampo, mostrando una naturale duttilità a ricoprire quasi tutta la fascia.

Grintoso e tignoso, Reabciuk ha una speciale aggressività nel recupero del pallone e difficilmente perde di vista l’avversario, che viene letteralmente perseguitato da Oleg che si rivela particolarmente “fastidioso” per i diretti avversari. Una determinazione che, non solo traspare nella fase difensiva, ma anche in quella offensiva dove gioca e accelera con il pallone con grande convinzione. Tuttavia, ama giocare palla tra i piedi per cercare personalmente il dribbling o il cross. Senza il pallone, nella fase offensiva, non è particolarmente abile a sceglie quali spazi attaccare e preferisce indubbiamente giocare, come si dice in gergo, “con la linea laterale in mano”.

Dal punto di vista della produzione offensiva è sicuramente un giocatore molto dotato, sia velocisticamente che tecnicamente, e per questo molto interessante per il Bologna, che giocando a destra con un giocatore molto bloccato come Posch ha bisogno di un titolare che spinga come e più di Lykogiannis, e che abbia più tecnica, nonché un’ottima abilità nel cross in area di rigore, abilità dalla quali deve e può trarre numeri migliori dal punto di vista offensivo.

Difficile, invece, capire e prevedere quale possa essere il suo eventuale apporto in fase di non possesso in Italia. Il campionato greco è certamente di un livello molto inferiore a quello italiano. Oleg deve certamente migliorare la propria concentrazione durante i 90 minuti, per evitare errori in marcatura che possono così risultare fatali.

Reabciuk anche per le sue spiccate doti offensivi potrebbe rivelarsi un’arma duttile per Motta, che talvolta potrebbe schierarlo qualche metro più avanti per equilibrare la squadra.
La valutazione di 4/5 milioni di euro fatta dai Campioni di Grecia è certamente in linea con quanto dimostrato finora dal moldavo ed essendo titolare sembra difficile immaginare che l’Olympiacos lo lasci andare via per una formula diversa dall’acquisto definitivo o dal prestito con obbligo di riscatto.

 

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