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La Bottega dei Talenti – Thiago Almada
Il Campionato Argentino è da sempre una delle fucine di campioni più interessanti del mondo. Dal torneo albiceleste sono fuoriusciti negli anni decine di giocatori di altissima qualità, che hanno segnato in molti casi la storia dei club europei. Se il Brasileirao ha alzato in maniera esorbitante il prezzo dei cartellini dei suoi giocatori, nella Primera Division argentina l’effetto non è stato lo stesso. I giocatori, anche i più bravi, hanno continuato ad essere venduti a cifre contenute.
Da qualche anno in Argentina il talento che ha catalizzato tutte le attenzioni, è quello di Thiago Almada, centrocampista offensivo, già compagno di Nico Dominguez al Velez, prima che quest’ultimo si trasferisse nel gennaio 2020 al Bologna. Almada, pur essendo tra i più chiacchierati talenti del panorama mondiale, ancora oggi dopo numerosi interessamenti dall’Europa, veste ancora la maglia del Fortín.
Conosciamolo ne La Bottega dei Talenti.
Thiago Ezequiel Almada nasce a Fuerte Apache, estrema periferia di Buenos Aires, il 26 aprile 2001. Il luogo di nascita, lo stesso dell’Apache Carlitos Tevez, ha accompagnato la crescita di Thiago. I paragoni con l’attuale numero 10 Xeneize sono aumentati dopo l’esordio da professionista, nonostante El Guayo abbia caratteristiche molto diverse dalla leggenda del Boca Juniors.
Cresciuto fin da bambino nelle giovanili del Velez Sarsfield, Thiago ha fatto tutta la trafila ed ha esordito in prima squadra prestissimo a soli 17 anni. Nella stagione 2018/19, infatti, Thiago scende in campo per la prima volta nella prima giornata della Superliga, giocando quasi mezz’ora.
Dopo un primo periodo di ambientamento, l’allora tecnico del Velez Gabriel Heinze gli ha concesso sempre più spazio. La seconda presenza da professionista è quella del primo assist, mentre la quinta presenza da titolare è quella del primo gol, nonché della prima doppietta. A fine stagione, 2018/19, i numeri sono davvero importanti per un diciasettenne, impiegato perlopiù da subentrante: 21 presenze, 4 gol e 2 assist.
Nella scorsa stagione, dopo tanti rumours sulla sua possibile cessione, Thiago è stato uno dei protagonisti del Velez, nonostante la stagione sia stata molto spezzettata e composta di diverse competizioni. Tuttavia, Thiago ha stupito tutti. In 41 presenze, ha messo a segno 11 reti e fornito 3 assist. Impressionante il ruolino nella Copa Sudamericana: all’esordio internazionale, Almada ha giocato 8 volte, segnando 4 reti e fornendo un assist (stesso score del campionato, ma in 22 presenze). Il Fortín nella seconda competizione continentale per club ha però dovuto arrendersi Lanús in semifinale.
La scorsa estate, il suo nome è sorprendentemente scomparso dalle cronache del mercato europeo. Rimasto al Velez, allenato ora da Mauricio Pellegrin0, Thiago Almada è titolare inamovibile. 4 presenze e un gol in Libertadores finora e 11 presenze con 3 gol e 2 assist nella Copa de la Liga, unica competizione al momento in corso in Argentina.
Con la Nazionale ha giocato nella rappresentativa under 20 per 7 volte, di cui 6 nel Campionato sub-20 del Sudamerica, mettendo a segno una rete nella sconfitta contro l’Ecuador, poi vincitore del torneo.
171 cm x 63 kg, Thiago è un calciatore brevilineo, dal fisico asciutto e una struttura muscolare non particolarmente sviluppata. Thiago è scattante, agile, rapido e veloce, anche sul lungo. La sua agilità è evidente palla al piede, con la rapidità delle sue finte e dei suoi movimenti manda in tilt gli avversari. Thiago per affrontare un calcio molto più fisico come quello europeo ha senz’altro bisogno di sviluppare la massa muscolare, per essere efficace anche contro marcature strette e reggere i contrasti dei difensori europei.
Destro naturale, è dotato di una tecnica sopraffina e di un controllo del pallone perfetto. Osservando il suo modo di condurre il pallone, è davvero difficile distinguere piede e sfera, perché la stessa è sempre letteralmente incollata ai suoi piedi.
Grazie a queste straordinarie doti tecniche è molto abile nel dribbling, riuscendo letteralmente a nascondere il pallone agli avversari. Pur non essendo particolarmente appariscente, infatti non si cimenta in doppi passi o trucchi funambolici, la rapidità e l’agilità con cui esegue palla al piede frenate, sterzate e finte di corpo gli consentono di nascondere letteralmente il pallone all’avversario.
Il dribbling e la velocità fanno di lui un cliente difficilissimo per i difensori più fisici e macchinosi, proprio per questo motivo Thiago ama particolarmente ricevere palla all’altezza del centrocampo e fare delle percussioni in zona centrale, dribblando mediani e difensori con estrema facilità.
Il primo pensiero delle sue azioni personali è istintivamente la ricerca della rete, tuttavia è dotato di una visione di gioco, che gli permette talvolta di servire palloni illuminanti. Talvolta però eccede in egoismo, un problema che ne ha limitato il numero degli assist e spesso l’efficacia negli ultimi 25 metri di campo.
Dotato di un buon fiuto del gol, non ha particolari doti nella finalizzazione, essendo anche penalizzato dal fisico. L’esecuzione del tiro in porta è però di primissimo livello, essendo precisissimo anche se ancora non troppo potente.
Dal punto di vista tattico, Thiago è oggi ancora molto anarchico, ama partire dalla trequarti e spesso sembra giocare in una posizione più simile a quella di un falso nove, che di trequartista. In futuro è difficile capire quale possa essere la sua collocazione tattica migliore. Al momento è potenzialmente adatto a tutti i ruoli dell’attacco e molto dipenderà dalla maturazione fisica e mentale.
Attualmente le voci di mercato su di lui lo accostano a squadre di livello medio alto, ma la valutazione che non dovrebbe essere di oltre 20 milioni lascia la porta aperta all’interesse di molte squadre in tutto il continente europeo.
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