Bologna FC
La Bottega dei Talenti – Toni Lato
Questa sarà la notte dei regali, sarà la notte di Natale, in cui grandi e piccini vedranno esauditi i loro desideri sotto l’albero. Ma ancora pochi giorni e sarà tempo, finalmente, di calcio giocato e, nel frattempo, anche di calciomercato. Sotto l’albero di Natale rossoblù, Thiago Motta spera di trovare qualche regalo per migliorare la sua squadra. I dirigenti del Bologna dovranno fare i conti con un budget ridotto, al quale sperano di aggiungere qualche altra entrata derivante dalle cessioni. Per questo Sartori e Di Vaio scrutano l’orizzonte e tengono gli occhi apertissimi per trovare occasioni low cost. Una di queste, nella prossima sessione invernale, potrebbe essere Toni Lato, 25enne, spagnolo, esterno difensivo sinistro del Valencia. Il giocatore ha un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno 2023 e i Murcielagos dovranno decidere, anche in base alle offerte ricevute, chi tra lui e il compagno di squadra Jesus Vazquez lascerà il Valencia: non c’è spazio per entrambi in una rosa che conta già su José Luis Gayà come titolare inamovibile.
Approfondiamo la conoscenza dell’esterno spagnolo.
Antonio Latorre Grueso, meglio noto come Toni Lato, è nato a La Pobla de Vallbona, piccolo centro nella Comunitat Valenciana a circa 22 chilometri da Valencia, il 21 novembre 1997. Gioca fin da bambino con la maglia bianconera del Valencia, facendo tutta la trafila del settore giovanile. Esordisce giovanissimo, nella stagione 13/14, nella squadra B.
Durante la stagione 15/16 esordisce ai sedicesimi di Europa League con la prima squadra, il 25 febbraio 2016 in una gara vinta contro il Rapid Vienna, subentrando all’inizio della ripresa.
Sempre aggregato alla squadra B, dall’annata 16/17 inizia a far parte sempre più regolarmente della prima squadra, collezionando 8 presenze in Liga (con un assist) e una in Coppa del Re.
L’anno successivo, 17/18, è la prima alternativa sulla fascia sinistra dietro Gayà e colleziona ben 20 presenze (16 in Liga e 4 in Coppa del Re) corredate da due assist. Solo in 13 di queste 20 presenze è titolare.
Nella 2018/19, il suo impiego diminuisce. Complice la continuità di Gayà, l’allora tecnico del Valencia Marcelino lo tiene spesso in panchina e a fine stagione conta solo 13 presenze, di cui 4 in Liga, 4 in Coppa del Re, 4 in Europa League dove trova anche il primo gol in prima squadra e una in Champions, competizione da cui il Valencia viene eliminato ai gironi. Con le 4 presenze in Coppa del Re, comunque, contribuisce in maniera effettiva alla conquista del trofeo a fine stagione.
La difficoltà a trovare spazio nel Valencia lo spinge, nella stagione 19/20, ad emigrare. Ad accoglierlo, in prestito, dopo una lunga trattativa è il PSV Eindhoven in Olanda. Lato fa bene nelle amichevoli estive, ma con l’inizio delle partite ufficiali non gioca mai con la maglia dei Contadini e addirittura gioca due partite con la seconda squadra. A gennaio saluta l’Olanda e torna in Spagna, sempre in prestito, all’Osasuna. Qui complice un problema fisico, gioca solo una partita prima del lockdown. In totale, con la maglia dei Pamploneses, gioca 8 volte segnando anche una rete.
Nel 2020/21 torna al Valencia, ancora chiuso da Gayà, gioca 17 volte, di cui 10 da titolare; mentre, nella passata stagione, vittima di diversi guai fisici, le presenze sono 16, di cui solo 7 da titolare.
Nella stagione in corso, nonostante sia particolarmente gradito a Gennaro Gattuso, ha giocato solo due volte da titolare, collezionando in totale appena 8 presenze, nelle quali ha comunque trovato il modo di segnare anche una rete.
Con la Nazionale Spagnola ha giocato una sola partita nell’under 18 e 4 volte nella rappresentativa under 19. Tra il 2017 e il 2018 è stato utilizzato 5 volte anche in under 21.
173cm x 69kg, è un giocatore brevilineo, con una struttura muscolare non particolarmente sviluppata, ma in possesso di forti e potenti arti inferiori con i quali sviluppa grande rapidità negli spazi brevi e un’ottima velocità sul lungo. Inoltre, è bravo nella difesa del pallone. La statura gli crea, invece, qualche problema nel gioco aereo.
Nel corso delle stagioni ha mostrato diverse fragilità fisiche, infortunandosi spesso a livello muscolare.
Mancino naturale, Lato è dotato di un’ottima tecnica individuale, grazie alla quale è un affidabile passatore. Grazie alla sua pulizia tecnica nella giocata e soprattutto nel fondamentale del passaggio, quando è in campo è un supporto fondamentale per l’impostazione bassa della manovra. Questa caratteristica tecnica è un fondamentale molto apprezzato da Rino Gattuso, che per questo motivo starebbe spingendo per la conferma di Lato con annesso rinnovo.
Lato è un terzino prettamente di spinta. Oltre ad avere un’ottima tecnica individuale, è molto dinamico e si muove spesso in funzione della fase di possesso del pallone per fornire a compagni di reparto e centrocampisti una valida alternativa di passaggio. In particolare, tende spesso a muoversi per vie centrali soprattutto senza il pallone, proponendosi talvolta in posizione di mezzala o addirittura regista.
Sulla fascia porta il pallone e cerca spesso di arrivare sul fondo, sfruttando la capacità di connessione con l’ala o la mezzala che gioca sulla sua stessa fascia.
Così come nel possesso basso, senza il pallone, Toni si propone centralmente per dare un appoggio alla manovra, anche in fase di spinta Lato ama aggredire le porzioni più centrali del campo. Infatti, Lato cerca sempre di attaccare, in sovrapposizione il cosiddetto halfspace, lo spazio tra centrale e terzino avversario per chiudere o proporsi in profondità e ritrovarsi col pallone tra i piedi o sul fondo per mettere il pallone al centro o anche per colpire direttamente a rete.
Negli anni, tuttavia, anche a causa degli acciacchi muscolari e della spietata concorrenza di Gayà, non ha mai trovato continuità all’interno della stagione, ma soprattutto all’interno delle partite faticando a produrre importanti numeri offensivi pur essendo un terzino dalle spiccate doti offensive.
In fase di non possesso è un calciatore molto diligente. Toni sa tenere molto bene la posizione e coprire la sua zona di campo, eseguendo piuttosto bene tutti i movimenti utili a fare una buona fase di non possesso da terzino. Bravo anche nell’uno contro uno, quando gioca con un diretto avversario sulla fascia si nota l’attenzione con la quale Lato studia le soluzioni per neutralizzarne le capacità di dribbling.
La poca costanza all’interno della partita inficia anche la capacità di essere concentrato nei 90 minuti sulle marcature, questo difetto unito ad una struttura fisica non particolarmente prestante lo espongono ad alcuni errori su cui sarebbe necessario lavorare per prendersi un posto da titolare, soprattutto in un torneo come la Serie A dove i punti deboli dei calciatori delle retroguardie emergono in maniera molto importante.
Lato è un giocatore evidentemente da rilanciare dopo anni di delusioni. Il primo compito del Bologna, nel caso in cui deciderà di affondare il colpo, sarà quello rimetterlo in sesto fisicamente per ridurre i guai muscolari che lo hanno bloccato spesso. Inoltre, servirà un percorso per rimettere il calciatore in fiducia, dopo stagioni nelle quali è stato una promessa alle spalle dell’attuale capitano dei Murcielagos.
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