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La Coppa dei Campioni in rossoblù, tra passato e presente

14 ottobre 1964: il Bologna fu eliminato dalla Coppa dei Campioni per una monetina sfortunata. A distanza di 60 anni, cosa accadrà?

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Coreografia dei tifosi rossoblù, bologna
Coreografia dei tifosi rossoblù (© Damiano Fiorentini)

Il 14 ottobre 1964, una partita cruciale tra Anderlecht e Bologna, valida per il primo turno della Coppa dei Campioni, non fu trasmessa in televisione a causa di un inspiegabile problema tecnico. I tifosi bolognesi appresero con notevole ritardo che il destino della squadra era stato deciso da una semplice monetina da 5 pesetas lanciata in aria dall’arbitro basco Zariquiegui a Barcellona. Sfortunatamente, il lato scelto dal Bologna, non risultò vincente. Arrivò così l’eliminazione della squadra rossoblù in un modo beffardo, affidato al puro caso anziché ai rigori, non ancora in uso in quegli anni.

Bologna e la Coppa dei Campioni: dalla Monetina alla diretta Sky

Oggi, a distanza di sessant’anni da quell’amara vicenda, i tempi sono cambiati. Regolamenti più equi e una copertura televisiva avanzata permettono ai tifosi di vivere il calcio da casa o in uno dei locali che offrono la trasmissione delle partite. Chi non potrà essere presente allo stadio Dall’Ara, si preparerà a seguire il match in queste modalità.

L’insolito orario delle 18.45 ha messo in difficoltà alcuni gestori di locali pubblici, costringendoli a rivedere i loro piani per l’aperitivo. Per chi cerca un posto dove godersi la partita in compagnia, il sito trovabar.sky.it mette a disposizione uno strumento pratico per trovare locali con licenza Sky, con tanto di orari di apertura. Nella zona di Bologna, sono almeno una trentina i locali recensiti, e grazie a un sistema di simboli è facile individuare quelli più adatti.

I locali a prova di Coppa dei Campioni

A Bologna, la città si tinge di rossoblù, anche grazie all’iniziativa promossa dai commercianti al Bar Billi, che hanno contribuito a creare un’atmosfera da grande evento. Tra i locali con gli schermi più grandi, spiccano i noti come l’Old Bridge in via Mazzini, il Number Ten in via Emilia Ponente, e il Dragon Pub in viale della Repubblica. Non mancano poi luoghi storici come la Birreria Amadeus in via Dagnini e il Victoria Station in via Zanardi.

In pieno centro, l’Irish Pub di via Zamboni e il Madigan’s di via Lame sono tra le opzioni più frequentate. Mentre chi cerca un’atmosfera più tranquilla può optare per il Bar Ciccio in via San Mamolo o il Mutenye in via del Pratello. Fuori dal centro, il Bar Tatanka in via della Torretta e il Tito Sport in via Valle d’Aosta stanno guadagnando popolarità, quest’ultimo con una curiosa offerta gastronomica vietnamita abbinata alla fame di calcio.

Immagini che riportano indietro nel tempo

Il 17 ottobre 1964, il Bologna disputò la sua prima e unica partita di Coppa dei Campioni in casa, attirando ben 40.000 spettatori. Per la partita di oggi, invece, ci si aspetta un pubblico di circa 27-28.000 persone. Ad accogliere i tifosi allo stadio  ci sarà una piccola esposizione curata dal collezionista Luciano Brigoli, per celebrare quell’epoca da Champions con cimeli e fotografie. Tra questi ricordi ci sarà anche quell’immagine del sorteggio della monetina, che catturò la delusione del capitano rossoblù Pavinato. Ancora oggi, sembra che la fortuna debba restituire qualcosa al Bologna.

Fonte: La Repubblica

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