Bologna FC
La favola di Matteo Cocchi: da Molinella al sogno di Champions con l’Inter
Il giovane talento aveva lasciato Casteldebole nel 2021: la sua ascesa non si è mai fermata e ieri sera ha esordito in Champions con l’Inter. Oggi diventa un vero rimpianto per il club rossoblù…

Dai campi di Molinella alla Champions League con l’Inter, come nelle favole: è questo il grande salto compiuto ieri sera da Matteo Cocchi, il mancino appena diciottenne originario di Imola. Figlio d’arte, Matteo è cresciuto tra i campi di calcio e con la palla ai piedi. Poi, come per magia, in un unica notte, ha combinato l’emozione dell’esordio in prima squadra e quella del sapore d’Europa.
Matteo Cocchi, di generazione in generazione: dai campi di Molinella al Bologna
L’albero genealogico parla da se. Nonno Claudio, portiere bandiera del Molinella, e papà Edgardo, sempre portiere, vincitore di uno scudetto Giovanissimi nel 1989 con la maglia del Bologna. Così, anche il piccolo Matteo muove i suoi primi passi nell’US Reno Molinella. Schierato a centrocampo, il giovane talento si fa notare e nel 2015 arriva la chiamata del Bologna per i Pulcini rossoblù. Il mancino ha potenziale e anche a Casteldebole non si risparmia: Cocchi gioca sempre sotto età e nel 2019 vince lo scudetto Under 13 sotto la guida di Juan Solivellas Vidal (ora all’Inter).
Cocchi brucia le tappe: l’esordio in prima squadra con l’Inter in Champions League
Ma nel 2021, quel ragazzino nato e cresciuto sotto le Due Torri prende il primo treno per Milano Centrale. Valutato 50.000 euro dall’Inter, Matteo Cocchi abbandona i colori rossoblù e inizia la sua ascesa con la maglia nerazzurra. La sua avventura in Inter Primavera procede a gonfie vele: appena tre settimane fa ha contribuito alla disfatta dei giovani rossoblù segnando un gol per lo 0-3 nerazzurro.
Ma ieri sera è successa la magia. Nel finale del ritorno degli ottavi di finale di Champions contro il Feyenord, Matteo Cocchi ha fatto il suo esordio in prima squadra, entrando al 84′ al posto di Acerbi. «È stata un’emozione indescrivibile. Ogni bambino sogna questo momento e sono contentissimo di aver esaudito questo mio desiderio. Il mio riferimento? Non vado lontano, qui c’è Dimarco che penso sia il migliore al mondo nel ruolo e cerco sempre di rubargli qualcosa» ha detto al termine della partita a San Siro.
Matteo Cocchi brucia le tappe e il suo sogno continua. Ma in casa Bologna potrebbe rivelarsi un tremendo rimpianto: un vero peccato non vederlo sbocciare da queste parti, in un vivaio rossoblù che da tempo fatica a portare giocatori al salto di qualità.
(Fonte: Alessandro Mossini – Il Corriere della Sera)
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