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La Gazzetta dello Sport – Bologna, Calafiori è il tuo principe “azzurrabile”

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Calafiori, primo gol in Bologna-Juventus (© Damiano Fiorentini)


Riccardo Calafiori è uno dei protagonisti assoluti di questa bellissima stagione del Bologna. È l’uomo copertina, l’uomo di Motta, a cui il tecnico non rinuncia mai o quasi, è l’uomo che ha cambiato la difesa del Bologna. Ma prima ancora di cambiare lui la difesa rossoblù, è stato il Bologna a crederci a portarlo sotto le Due Torri, a metterlo a disposizione di Motta che lo ha semplicemente migliorato. 

La nuova vita da centrale di Calafiori

Ci ha lavorato giorno dopo giorno il tecnico italo brasiliano, finché non è sbocciato. Merito di Motta sì, ma come dice l’allenatore: «Tutto quello che ha Riccardo, è suo, se lo è meritato». Calafiori l’ha meritato a suon di prestazioni. Tutte perfette o quasi, tranne due insufficienti a Lecce e a Cagliari, dove si è fatto sorprendere da Falcone nel finale provocando il rigore e da Petagna perdendo tanti duelli fisici, compreso quello del gol del pari. Ma Riccardo nell’economia del Bologna è tanto altro, è un punto centrale non solo in difesa, ma anche a centrocampo. Lui è il regista aggiunto della mediana del Bologna fatta di muscoli e dinamismo. Lo dicono anche le heatmap: Calafiori batte le zolle del centrocampo sul centrosinistra, almeno quanto quelle della difesa. Non è un caso se l’azione del pareggio col Sassuolo nasce proprio da un suo recupero altissimo.

Futuro e Nazionale

Thiago Motta, un giorno, non sapeva più che aggettivi usare per parlarne bene e allora ha detto «è pure bello». Riccardo è una bella scoperta soprattutto, per tutto il calcio italiano. Presto quel calcio italiano che lo sta guardando con tanto interesse potrebbe vestirlo d’azzurro. Ne ha tutte le intenzioni Luciano Spalletti che, a gennaio, lo ha definito «una certezza», esaltandone la capacità di giocare al centro così come a sinistra. E nel prossimo stage della Nazionale, prima ancora che in vista della doppia amichevole d’oltreoceano di marzo, Calafiori sarà probabilmente parte dei giocatori che il CT vorrà vedere da vicino. La Nazionale è l’approdo dei sogni, soprattutto con l’orizzonte temporale ormai vicinissimo dell’Europeo. E poi, eventualmente, se il Bologna acconsentirà si penserà alle sirene di mercato con tante squadre al seguito tra cui Juventus, Tottenham e Napoli. Ma poco importa ora, il futuro è il Lecce, al Dall’Ara, per riscattare il rigore del Via del Mare a inizio dicembre.

 

Fonte: Matteo Dalla Vite, La Gazzetta dello Sport

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