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La Gazzetta dello Sport – Bologna, Ndoye è l’Intoccabile di Motta

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Il reparto esterni offensivi del Bologna è uno settori in cui Sartori e Di Vaio sono intervenuti di più in estate. Tre nuovi elementi per completare un settore in cui l’unico superstite di un anno fa è Riccardo Orsolini, ma in cui l’unico intoccabile sembra Dan Ndoye.

L’arrivo di Dan Ndoye a Bologna

Dopo un lungo corteggiamento, Ndoye è arrivato a Bologna: 9 milioni al Basilea per metterlo sotto contratto. Un affare davvero difficile, come ha raccontato qualche giorno fa a Cronache di Spogliatoio Giovanni Sartori. Dopo averlo convinto, infatti il Bologna ha poi dovuto attendere la fine dell’avventura della squadra svizzera in Conference League. Dan è stato il primo di tre esterni di fascia, offensivi, che è approdato a Bologna. Nel finale del mercato, poi è toccato a Karlsson e Saelemaekers.

Ndoye, l’Intoccabile

Dan è partito titolare in 7 delle prime 8 partite della stagione 2023/24 di Serie A del Bologna. Lo svizzero di origini senegalesi è l’esterno più utilizzato da Motta fino a questo momento. Nonostante non abbia ancora contributi direttamente ad un gol, con un gol suo o un assist, Dan sembra intoccabile per Motta. In gara, è un uomo di grande sacrificio che dà una grande mano anche in difesa e ha un senso del dribbling fuori dal comune. Caratteristiche che più di una volta hanno permesso al Bologna di risalire il campo velocemente o di conquistare punizioni e sanzioni importanti nell’economia del gioco. 567 su un totale di 720 minuti finora giocati (minuti di recupero esclusi, ndr), minuti conquistati col lavoro e col sacrificio non solo in gara. Dan si dà un gran da fare anche in allenamento a Casteldebole. D’altronde è noto quanto Thiago dia importanza al lavoro durante la settimana ed evidentemente Ndoye che, a sinistra o a destra, il posto sembra non poterlo perde è uno dei migliori ogni settimana. Nell’idea di Motta, ora che Orsolini ha ritrovato la vena realizzativa, il numero 11 rossoblù rappresenta l’ala offensiva che garantisce equilibrio. E per gli altri sarà davvero difficile scalzarlo.

Alla ricerca del gol

Dan è rientrato ieri dal ritiro della Svizzera. Giocato un buono (almeno a livello personale) spezzo dell’unica partita rimasta in programma per la Nazionale elvetica, l’ex Basilea ha fatto ritorno a Bologna dove ha già partecipato alla partitella in famiglia contro la Primavera. Ora Dan in settimana deve lavorare su un solo altro aspetto: il gol, la finalizzazione. Se è vero che il suo idolo e “collega” di ruolo, Sadio Mané, è sempre stato uno che si è sacrificato per la squadra, è vero anche che l’ex Liverpool e Bayern Monaco (oggi all’Al-Nassr) era un bomber. Tante occasioni sprecate, ma altrettante segnate. L’ideale punto d’approdo di Dan è quello, ci vorrà del tempo, ma l’importante intanto sarebbe sbloccarsi.

 

Fonte: Luca Aquino, La Gazzetta dello Sport

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