Bologna FC
La Gazzetta dello Sport – Bologna, Poli regista a tuttocampo: leadership, precisione e mediazione
Alla terza stagione in rossoblù, il centrocampista veneto si è fatto in tre per il Bologna: mediano di precisione, fresco capitano e sindacalista nei rapporti economici tra club e giocatori.
Andrea Poli è diventato leader di questa squadra prima della partenza di Dzemaili, nonostante la staffetta e complicità tra i due nel portare la fascia. La consolidazione del suo ruolo all’interno dello spogliatoio è stata accompagnata da una propria maturazione tecnica sotto le due torri: quella del 2019/2020 è stata senza dubbi la miglior stagione in rossoblù per Andrea: la sua corsa e le sue geometrie hanno contribuito all’evoluzione del Bologna di Mihajlovic.
12 stagioni in Serie A, con una media di 25 partite all’anno: un veterano della Serie A; ma non chiamiamolo mediano, visti i numeri gli va un po’ stretto. Con la sua precisione, statistiche Serie A alla mano, è il terzo centrocampista per precisione nei passaggi dietro solo a Ruiz e Bentancur su un volume di almeno 900 palloni giocati. Possiamo considerare Andrea un facilitatore di gioco, quasi un regista arretrato. A questa precisione sa poi abbinare anche una discreta letalità sotto porta, i suoi due sigilli contro Atalanta e Spal hanno fruttato altrettante vittorie.
Sindacalista. In attesa di rientrare a Casteldebole per allenarsi, Poli rappresenta la squadra, come capitano, nel confronto relativo alla decurtazione degli stipendi in conseguenza allo stop Covid. Parallelamente ma più avanti Andrea affronterà anche il tema rinnovo, con il contratto in scadenza a giugno 2021, c’è già una massima d’accordo tra le parti per un rinnovo almeno biennale con l’obbiettivo di raggiungere l’Europa nel breve termine: quando Poli scelse Bologna, nel 2017, lo fece anche in quest’ottica.
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