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La Gazzetta dello Sport – Bologna trasformato, Cagliari prosegue il momento horror

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E siamo a 6: tante così sono le sconfitte del Cagliari, in trasferta, consecutive.
E siamo a 5 (e un po’): tanti sono stati i mesi senza vittoria, per il Bologna, al Dall’Ara.

Una peculiarità dei rossoblù (locali) è che hanno giocato di squadra, portando a termine ben 18 azioni, di cui 9 dirette nello specchio della porta. Mica male per dei giocatori che, in tempi non lontani, avevano una media da elemosina. Oltretutto, vanno a segno due centrocampisti, coloro che devono dare una mano in entrambe le fasi (Pulgar su rigore, ma bisogna saperli tirare); il cambio di direzione del vento, visto che – magari – quel braccio di Bradaric, mesi fa, non ci sarebbe stato e i sardi, alla seconda occasione dopo quella di Barella, sarebbero andati a segno col colpo di testa di Joao Pedro; dopo tanti errori individuali, finalmente palloni “alla viva il parroco”, con buona pace degli amanti del bel gioco. Capiteci: per noi, ora, “bel gioco” è sinonimo di “vincere a tutti i costi”.
Inoltre, finalmente il tandem Soriano-Sansone ha inciso insieme in un’azione decisiva e la brillantezza di Mihajlovic ha dato la svolta inserendo – al momento dell’infortunio – Orsolini e non Destro: ok che Mattia aveva solamente 30 minuti nelle gambe, ma ci teniamo stretto anche il Trenza come prima punta, ricco di imprevedibilità e polmoni.

Per quanto riguarda gli isolani, troppo poco quello che hanno offerto: si salvano solo Cragno e Joao Pedro. Ma questo è anche per merito del Bologna…

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