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La Gazzetta dello Sport – Riunione con Saputo, Mihajlovic non chiude la porta ad una nuova stagione insieme

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Per un’ora, un’oretta abbondante Casteldebole si è trasformata in Camelot e la “Tavola rotonda” della sala riunioni (presumiamo, ndr) ha accolto, attorno ad essa, Joey Saputo (il Re Artù societario) e Riccardo Bigon, insieme all’Ad Fenucci e Sinisa Mihajlovic (i Cavalieri). 

Occorreva fare il punto della situazione e il punto della situazione è stato fatto: in maniera serena, un confronto che ha permesso a tutti i partecipanti di dire il proprio pensiero.

Sinisa, già in conferenza stampa aveva detto che a Bologna sarebbe stato volentieri (“ho sempre detto che sono contento di stare qua, però non perché sto bene o guadagno bene: sto a Bologna perchè voglio fare qualcosa di importante con il Bologna, voglio divertirmi, sono ambizioso“), ma non a qualunque costo (“poi tutto dipende dai risultati, da tante cose“).

Tante cose si, ma quali?

Dal canto suo il Presidente Saputo ha espresso il proprio rammarico per lo stato dell’arte della classifica, chiedendo il perchè di questa asimmetria di rendimento, fra girone di andata e quello di ritorno.

Lo stesso allenatore ha provato a ragionare intorno alle cause che hanno portato ad 2022 non brillante, non all’altezza delle aspettative: Covid, infortuni, gare perse per piccole disattenzioni, ma anche un mercato sviluppato con altre prerogative rispetto a quelle attese.

Già il mercato: Mihajlovic avrebbe voluto degli innesti in rosa che già potessero, fin da subito, portare un contributo “fattivo” alla causa. E nonostante questo “il Bologna ha avuto un miglioramento costante nelle ultime stagioni, perchè adesso non si parla più di salvezza ma di parte sinistra della classifica, insieme alla valorizzazione di tanti giovani, come Hickey (ultimo in ordine di apparizione) appena chiamato dalla sua nazionale maggiore“.

La salvezza, oggi mai messa in discussione, porta ad un paio di obiettivi per il finale di stagione: miglioramento della classifica, per un finale importante, la valorizzazione di altri giovani (“e ce ne sono di bravi“), poi a giugno si vedrà.

Chiudiamo dicendo che a Sinisa piacerebbe vedere crescere caratterialmente la squadra, ai tifosi piacerebbe vedere vittorie che portino “soddisfazioni”, perchè raggiunte contro grandi squadre.

E i due “desiderata” non sono assolutamente in contraddizione, anzi…

 

(Fonte Matteo Dalla Vite – Gazzetta Sport)

 

 

 

 

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