La grande ascesa di Italiano: dall’Arzignano al Bologna, un futuro tutto da scrivere

Vincenzo Italiano è arrivato a Bologna etichettato dal mondo del calcio come “sprovveduto”. Ora, nel campionato di Serie A è uno degli allenatori più richiesti, con rumors di mercato che lo vedono già conteso tra le varie Big. Tanto coraggio e tanta gavetta: l’allenatore rossoblù, ha fatto in otto stagioni un percorso di crescita eccezionale, dalla Serie D alla Serie A, passando per le competizioni europee.

Dall’Arzignano allo Spezia: playoff in tre categorie

Il primo grande traguardo viene raggiunto nella stagione 2017-18. Italiano vince i playoff con l’Arzignano in serie D, anche se poi il ripescaggio non si concretizza. Nella stagione successiva vince la finale e insieme al suo Trapani passa dalla serie C alla Serie B. L’anno successivo ancora, raggiunge un triplete tutto “Italiano”. Nella stagione 2019-20 infatti, lo Spezia vince i playoff e viene promosso in Serie A. Vincenzo Italiano diventa quindi l’unico allenatore del nostro paese ad aver vinto i playoff in tre categorie. Nella stagione 2020-21 infine, l’allenatore rossoblù porta lo Spezia ad una storica salvezza.

I tre anni alla Fiorentina: relazione d’amore e odio

La stagione successiva inizia la storia d’amore con Firenze. Il primo anno con i viola, Italiano li riporta in Europa dopo 5 anni. La stagione successiva, 2022-23, conquista la finale di Conference League, oltre che la finale di Coppa Italia contro l’Inter. La terza ed ultima stagione con la Fiorentina (2023-24), Italiano porta i viola ancora una volta in finale di Conference League. Peccato però, che anche in questa occasione la vittoria non arrivi e ad avere la meglio sono gli ateniesi dell’Olympiakos. A questo punto, la relazione con Firenze si interrompe e Vincenzo Italiano si volta verso Bologna.

Bologna: il rischioso incarico e l’enorme soddisfazione

La panchina rossoblù è la più bollente del campionato, ma Italiano ha una grande determinazione. Di fronte alle partenze di Calafiori e Zirkzee e agli iniziali infortuni nella prima fase di campionato, l’allenatore stupisce tutti. Ci ha messo un po’ di tempo per ingranare, più precisamente otto partite. Dopodiché, una volta raggiunta l’intesa con i suoi ragazzi – ancora fermi alle idee del precedente allenatore che li aveva portati in Europa dopo 60 anni – è arrivato il salto di qualità.

Il Bologna ha disputato una Champions League a testa alta, anzi altissima e attualmente i rossoblù stanno lottando per tornarci: quarto posto davanti alla Juventus. E poi l’ennesima soddisfazione: finale di Coppa Italia conquistata dopo 51 anni. Italiano e i suoi ragazzi stanno scrivendo nuove pagine nella storia del club rossoblù e sarebbe bello poter aggiungere in bacheca un trofeo che manca dal 1974. Per Italiano poi, vincere finalmente una finale sarebbe il modo più bello per dimenticarsi di tanti bocconi amari mandati giù nel corso del tempo.

Fonte: Matteo Dalla Vite – Gazzetta dello Sport

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