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La Primavera concede il bis contro l’Atalanta: 1-2 firmato Urbanski e Raimondo

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La Primavera rossoblù vince 1-2 a Zingonia, allontanandosi probabilmente in maniera definitiva dalla zona calda della classifica. La squadra di Vigiani si ripete ancora in trasferta dopo il successo a Cagliari di quattro giorni fa giocando una gara matura, solida e soprattutto cinica.

Il Bologna deve rinunciare a Mercier. Per il resto nella formazione rossoblù, oggi in bianco con dettagli blu, i titolari sono tutti presenti: Bagnolini tra i pali; linea a quattro dietro con Wallius a sinistra, Corazza a destra, al centro Stivanello e Motolese; cintura di centrocampo con Pyythia, Bynoe e Diop; in avanti tridente con Urbanski che agisce alle spalle di Raimondo e Anatriello.

L’Atalanta allenata da Giovanni Bosi, dopo l’esonero di Marco Fioretto, si schiera col 4-4-2: Bertini tra i pali, difesa a con Palestra, Regonesi, Guerini Bernasconi. A centrocampo Roaldsøy davanti alla difesa con Muhameti e Colombo ad aiutarlo nel ruolo di mezzali. In avanti Vlahovic forma il tridente con De Nipoti e Vavassori.

Atalanta e Bologna al “Bortolotti” cercano punti importanti rispettivamente: per i nerazzurri per uscire dalla zona calda dei playout; per i rossoblù per allontanarsi ancora di più dalla stessa zona.

Cominciano subito forte le due squadre nei primi minuti, sia Bologna che Atalanta si rendono pericolose nei primi minuti. Il Bologna arriva in area dove Anatriello col taglio centrale prova la sponda per Raimondo che conclude però troppo debolmente dal limite dell’area piccola.
Dall’altra parte Vanja Vlahovic prova a far male in area di rigore, ma Bagnolini risponde presente con una grande parata.

L’occasione dei padroni di casa è il preludio al gol del vantaggio dei rossoblù. Punizione dai 35/40 metri defilato sulla sinistra per il Bologna, sulla palla ha Pyythia. Il finlandese mette in mezzo un pallone a mezz’aria che diventa la biglia di un flipper in area di rigore da cui alla fine il pallone esce comodo in area piccola per Urbanski che sigla il vantaggio dei ragazzi di Vigiani al minuto 8.

L’Atalanta prova subito a reagire. Bynoe prende un giallo un po’ ingenuo subito dopo il gol. In generale, però, i nerazzurri fanno girare bene il pallone ma poi sono costretti a crossare non trovando altri sbocchi per far male al Bologna che si copre bene.

Il Bologna resiste alla reazione dell’Atalanta e poi colpisce in maniera intelligente. Al minuto 27, Urbanski salta due avversari sulla corsia di destra, arriva sul fondo mette dentro un pallone basso sul primo palo, dove Anatriello manca l’intervento per pochi centimetri. Il mancato intervento del numero 9 rossoblù favorisce lo smarcamento di Raimondo che solo in area piccola insacca il raddoppio per il Bologna.

Il canovaccio della gara non cambia di molto. L’Atalanta domina il gioco e ritmi di gara, mettendo dentro l’area tanti cross e conquistando anche diversi calci d’angolo, ma non riesce mai davvero ad impensierire la retroguardia rossoblù.

La squadra di Vigiani è solidissima e difende il centro dell’area senza affanni. Nemmeno gli uno contro uno persi sembrano scalfire le certezze dei centrali, aiutati spesso anche da Bynoe e Diop. L’unico vero pericolo creato dai bergamaschi dopo il raddoppio arriva al 36’: l’angolo di Bernasconi pesca Regonesi che rimette al centro, batti e ribatti incredibile con Vavassori che per merito della difesa rossoblù non trova l’1-2.

Sul finale di tempo, Bagnolini si fa valere in mezzo all’area di rigore facendo buon controllo su alcune prese e qualche smanacciata in tuffo. Il Bologna fa più fatica ad uscire palla al piede con Raimondo e Anatriello un po’ isolati. Tuttavia, i rossoblù quando alzano la pressione mettono in difficoltà i giovani della Dea nell’impostazione bassa della manovra. Possibilità sfruttata solo a tratti dalla formazione di Vigiani.

Al 45° il direttore di gara manda i 22 in campo sotto la doccia senza recupero.

La ripresa parte come era finito, l’Atalanta spinge ma non fa troppo male al Bologna. Dove non arrivano i difensori rossoblù ci pensa invece Bagnolini che difende la sua rete.

Al minuto 58, Roaldsøy fa 1-1 con il conto dei gialli con un fallo dal limite, ma Wallius sulla conseguente punizione centra la barriera.
Al 61’ prima una buona occasione per l’Atalanta che di testa, sugli sviluppi di una punizione da trequarti sfiora il gol con Vavassori.
Poi i primi cambi. Nella Dea, Manzoni prende il posto di Muhameti; nel Bologna Vigiani sceglie Mazia per Anatriello.

Il Bologna riparte bene anche grazie al neoentrato Mazia che trova Corazza che ha accompagnato bene l’azione. Il terzino punta l’avversario e calcia, ma il suo tiro e debole prevedibile sul primo palo.

Al 68’ occasione per l’Atalanta, su un pallon messo dentro dalla destra, Vlahovic gira al volo di prima intenzione, ma trova una risposta incredibile di Bagnolini che in allungo con un bel colpo di reni, alza il pallone oltre la traversa.
I rossoblù reagiscono e due volte con Corazza si fanno vedere in area di rigore.

La partita prosegue poi sulla solita falsariga, la Dea attacca, il Bologna si difende ordinatamente. Tra i 73’ e il 77’, girandola di cambi: nell’Atalanta Del Lungo e Chiwisa prendono il posto di Roaldsøy e Palestra, passando al 3-4-3. Nel Bologna dentro Ebone, fuori Raimondo. E ancora cambio nerazzurro, Bosi opera la stessa mossa di Vigiani cambiando il centravanti: dentro Falleni, fuori Vlahovic.
Il Bologna inserisce anche Rosetti per Pyythia.

Bagnolini al minuto 82 compie un altro bell’intervento su una conclusione centrale di Bernasconi.

Al minuto 87, dentro Amey al posto del neo ammonito Diop.
All’89° giallo anche per Corazza, che ferma Manzoni in ripartenza.

Il direttore di gara prolunga la gara per 4 minuti di recupero. Nel primo minuto di recupero, De Nipoti incunea in area di rigore, scarica per l’accorrente Manzoni che conclude di piatto, ma non trova lo specchio della porta.
Al minuto 93, l’Atalanta riapre la gara. Su una punizione dalla fascia destra, Bernasconi mette un gran cross al centro che trova il subentrato Del Lungo che insacca alle spalle di Bagnolini questa volta impotente.
La Dea ci prova fino all’ultimo, ma al minuto 94 l’ultima occasione è un piccolo batti e ribatti risolto in angolo dal Bologna, sulla cui battuta l’arbitro fischia la fine e decreta la vittoria del Bologna.

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