La profezia di Saputo passa per Motta (Il Resto del Carlino)

Nel 2015 cominciava il percorso di Joey Saputo alla dirigenza della società rossoblù. Un’avventura iniziata con una frase che profumava di promessa: «Attraverso una crescita graduale e costante entro dieci anni voglio portare il Bologna a lottare per l’Europa League, per la Champions League e per lo scudetto». Ora, nove anni dopo, sta per concludersi una stagione storica: nonostante lo scudetto non sia ancora arrivato, è dall’inizio dell’anno che il club rossoblù combatte ai piani alti della classifica.

A quattro partite dalla fine del campionato, il Bologna è quarto in classifica e con 63 punti è matematicamente qualificato ad una coppa europea. Un traguardo che non si raggiungeva da 22 anni: l’ultima partecipazione a una competizione europea risale infatti al 2002, quando il Bologna di Guidolin venne eliminato in finale di ritorno di Intertoto dal Fulham. Adesso, che sia l’Europa League o la tanto ambita Champions saranno questi ultimi minuti di gioco a dirlo.

La permanenza di Motta è un tassello importante per la profezia di Saputo

Per mantenere la promessa fatta quel giorno di luglio di quasi dieci anni fa, Joey Saputo vuole tenersi stretto uno degli artefici della crescita rossoblù: il mister Thiago Motta, che con il suo bellissimo gioco ha già catturato l’attenzione delle big. Ora che il Bologna ha combattuto tra le grandi della Serie A e ha centrato l’obiettivo Europa, quindi, Saputo e la dirigenza sperano che ciò basti per farlo restare sotto le due torri.

In ogni caso, si tratta della migliore stagione della storia recente del Bologna, che tra il resto ha visto anche due retrocessioni in B (nel 2005 e nel 2014), altrettante promozioni (2008 e 2015), il fallimento scampato del 2010 e il dramma di Mihajlovic.

(Fonte: Il Resto del Carlino, Massimo Vitali)

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