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La Repubblica – Cuore Toro, amore e rabbia Sinisa ha in serbo la rivincita.

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<<Mi dicevano che il Toro fosse una cosa diversa dalle altre, ma io pensavo fossero esagerazioni. Invece qui si respirano davvero pagine di storia fra le più intense e drammatiche del calcio. Lacrime, orgoglio, sudore, cuore: felice di essere in un club che mi somiglia ». Giugno 2016, Mihajlovic si presenta da nuovo allenatore del Torino. All’ombra della Mole furono 18 mesi intensi, Sinisa mai nascose il suo feeling con la città: scelse di vivere  nel cuore della città e la mattina lo si vedeva spesso correre in giro. La prima stagione cominciata nel migliore dei modi fermando Roma e Fiorentina si concluse con un ordinario 9° posto.

L’anno dopo sarebbe dovuto essere quello della consacrazione, “dell’Europa” aveva detto l’allenatore Serbo. Il Toro invece incappo in una malattia simile a quella del primo Bologna di Mihajlovic: la pareggite. In autunno in tre giorni Roma e Fiorentina restituirono il favore dell’anno prima sconfiggendo i granata.

Fatale Juve. Nella conclusione della sua avventura Piemontese non poteva che attraversare la strada dell’altra squadra di Torino: come durante la sua avventura nel Milan Mihajlovic viene esonerato dopo una sconfitta con la Juventus. Ciao spiegherà che il motivo dell’esonero non sarà per quella singola partita ma per l’inizio di stagione non in linea con gli obbiettivi prefissati. Mazzarri prese il timone ma al termine della stagione 2017/2018 l’Europa League rimase comunque un miraggio.

Stagione 2018/2019. Il Toro vola, viene da 3 vittorie consecutive ed è in piena corsa per l’Europa, Mihajlovic si trova su questa strada, vedremo se sarà in grado di fare lo sgambetto alla squadra granata.

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