Bologna FC
La Repubblica – Dall’Ara da Record
Nonostante la sconfitta contro il Verona e la riabilitazione della Juve stemperino, almeno in parte, i sogni europei dei rossoblù, il Dall’Ara va verso il tutto esaurito di domenica prossima. L’entusiasmo suscitato dalla squadra di Thiago Motta ha fatto crollare due record di pubblico: quello relativo all’era Joey Saputo e quello del Bologna da quando il campionato di Serie A ha venti squadre.
La statistica parla chiaro: 21429 spettatori a partita in questa stagione, un risultato notevole che supera quello del primo Mihajlovic e rimane dietro solamente all’ultimo Bologna di Guaraldi (21600 tifosi). Se a questo numero aggiungiamo i 29000 previsti per domenica ecco che la media balza a 21900, 22600 se contiamo l’era Motta.
Prendendo in considerazione invece soltanto il 2023 e calcolando anche stavolta il pienone di domenica prossima, lo stadio bolognese ha ospitato 23400 tifosi. Inoltre, se ipotizzassimo due pienoni anche nei match contro la Roma e il Napoli ecco che la media stagionale sale ancora e tocca la cifra di circa 22600 spettatori; tutto ciò va ricordato essere molto importante (oltre che per l’orgoglio) dal punto di vista economico.
I 12576 abbonamenti in corso hanno, infatti, un valore di circa 4 milioni di euro, a cui vanno sommati altri 3 milioni che provengono dai botteghini delle singole gare. Si stima che tra abbonati e biglietti il Bologna avrà a fine anno un’entrata di quasi 10 milioni.
Infine va sottolineata una cosa: i numeri sono sicuramente lontani dai record assoluti siglati dall’era di Roberto Baggio, con 32 mila bolognesi che affluivano al Dall’Ara nella stagione 1997-98, ma la capienza stessa dello stadio è calata da 38 mila a 29 mila; tra le cause di questa riduzione c’è, ad esempio, la rimozione di un cospicuo numero di seggiolini nei distinti con successiva installazione dei teloni blu. Il progetto del nuovo Dall’Ara, inoltre, non prevede il raggiungimento della vecchia capienza, ma si ferma a quota 30 mila tifosi.
(Fonte: Luca Bortolotti – La Repubblica)
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