Bologna FC
La Repubblica – Festa e brividi al Dall’Ara Sinisa commuove tutti
E’ tutto pronto, la partita è a ridosso del fischio d’inizio, si accende il mega schermo sotto San Luca ed appare Sinisa: « mi dispiace per non essere lì a festeggiare ». Un discorso di un minuto circa quello di Sinisa in cui riesce ad emozionare 15.000 tifosi, buona parte dei quali non riesce a trattenersi da applaudire dal primo all’ultimo secondo.
Una liberazione più che un’ovazione ci racconta Luca Baccolini dalle pagine di La Repubblica, perché da quel maledetto luglio, in cui aveva annunciato coraggiosamente la sua malattia non era più intervenuto con dichiarazioni pubbliche: << volevo essere lì con voi, ma sono uscito l’altro giorno dall’ospedale e volevo passare un po’ di tempo con la mia famiglia. Sto lottando e sta andando bene: vincerò questa battaglia. Volevo dirvi di essere orgoglioso di questa squadra, ora però non fate cazzate e vincete con il Real Madrid>>. Prima, a scaldare il cuore dei tifosi, ci aveva pensato Romano Fogli, uno degli unici due reduci del leggendario spareggio del 64 presenti qui, che ha rivolto un pensiero ai tanti compagni che anagraficamente potrebbero essere presenti stasera ma che purtroppo non ci sono più.
Tanti i campioni rossoblù del passato, tra di loro Eraldo Pecci, Mirko Pavinato, Lajos Detari, Franco Liguori e le leggende più recenti, per cui la curva ha intonato i cori di di una volta: Roberto Baggio <<qui è stato un anno meraviglioso, non è stato un pezzetto ma un pezzo della mia vita>>, poi Beppe Signori, Kennet Andersson, Michele Paramatti, Carlo Nervo, Renato Sali ed un rubicondo, come una volta Igor Kolyvanov, che ammette <<Non mi sono allenato molto, da sette anni sono diventato nonno>>.
Alcune rivalità non cambiano mai, così quando è arrivato Ulivieri, Massimo Marazzina si è voltato dall’altra parte, fino a qualche fischio isolato a Giancarlo Marocchi per i suoi trascorsi juventini. Alla fine erano presenti una settantina di giocatori, tutti a loro modo rappresentativi del nostro amato Bologna, alcuni irriconoscibili al confronto con il passato, altri come Torrisi, Nervo e Tarozzi sempre giovani, usciti dal ventennio scorso con Ulivieri, che ieri ha condiviso la panchina con un emozionantissimo Franco Colomba: <<speriamo che i giocatori non mi facciano esonerare questa volta>>.
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