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L’analisi di Italiano: «Voglio trovare presto la chiave» (Stadio)

Vincenzo Italiano, con grande trasparenza, valuta la situazione della sua squadra e conferma la fase di difficoltà di queste tre partite.

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Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna
Vincenzo Italiano (fonte immagine: Bologna FC 1909)

Un Bologna decisamente lontano, e speriamo solo per ora, da quello che aveva fatto sognare tutta la città, si è infranto anche contro l’Empoli e questo Italiano lo sa. La partita di ieri è stata una copia della sfida contro l’Udinese, con i rossoblu propositivi ma poco decisivi che, al momento del gol, si fanno subito riacciuffare. Distrazione difensiva alla prima, per un rigore parato, e anche alla seconda, pochi istanti dopo aver segnato. Speriamo dunque che si accenda un campanello d’allarme anche nella testa dei centrali, troppo fragili anche oggi.

Se l’Udinese non ha mai tirato nello specchio per tutta la partita, oltre al gol ed al rigore parato, i toscani lo hanno fatto solamente due volte. La prima si è concretizzata, la seconda ha necessitato di un miracolo di Skorupski su Solbakken in contropiede. Troppo fragili, troppo disattenti in certe fasi del match e, soprattutto, troppo imprecisi.

L’analisi di mister Italiano

Dettagli notati anche dal tecnico di Karlsruhe, che si è sfogato in conferenza stampa. Da quel «Si, sono cupo», si è capito che, come prevedibile, Italiano le ha effettivamente provate tutte. Senza successo, anche se la disperazione era accompagnata da un ragionamento logico. «Sapevo che loro avrebbero abbassato il baricentro nel secondo tempo, e ho pensato di non lasciare Castro in balia loro, affiancandogli Dallinga», ha dichiarato nel post partita.

Un Bologna che sciupa

«Il loro pareggio ci ha rallentati, ma nel primo tempo abbiamo continuato a costruire. Certo, però, Castro prima ed Orsolini poi devono fare gol», ha poi aggiunto. Ma, se in due gare su tre il canovaccio è lo stesso, la situazione inizia a preoccupare, oltre che snervare i tifosi, che si sentono impotenti, forse abituati troppo bene da Motta. Certo è che tutti vogliono ritrovare lo stato di forma ideale, anche per la Champions. Che, in queste condizioni, diventerebbe meno divertente.

Così il mister ha concluso l’intervista, affermando che «Sono sicuro che quella squadra (di Motta) questa partita l’avrebbe vinta, ma ripartiamo tutti da zero. (…) ci siamo detti che ci ritroveremo tutti dopo le nazionali per preparare la trasferta di Como. Sono contento di lavorare con ragazzi come questi che spingono forte e spero di trovare presto la chiave come è stato per Thiago lo scorso anno».

In queste ultime parole emerge la grinta di una squadra che ci prova in tutti i modi, getta il cuore oltre l’ostacolo, ma deve ancora capirsi. A partire dall’allenatore. Speriamo che accada in fretta, magari sfruttando il tempo dopo la sosta per le nazionali.

(Fonte – Stadio, Dario Cervellati)

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