Bologna FC
Lazio vs Bologna 1 a 1: la cronaca del match – 16 ott
Che pasticcio Bologna! All’Olimpico contro la Lazio, i petroniani subiscono l’1 a 1 in extremis, dopo che gli uomini di Donadoni si erano portati in vantaggio nel primo tempo. Per 95 minuti i rossoblù erano stati davvero strepitosi, cercando di arginare in tutti i modi possibili una Lazio straripante e in ottima condizione fisica. Ma negli ultimi secondi di gioco ci hanno pensato Oikonomou, Masina e il direttore Di Bello a concedere un rigore inesistente ai biancocelesti. Ma andiamo con ordine. I felsinei arrivano a questo match in totale emergenza. Gastaldello e Dzemaili sono squalificati dalla sfida avvelenata con il Genoa, mentre Destro è acciaccato e Krejcì malato. Come se non bastasse si fa male anche Krafth nel riscaldamento e al suo posto c’è un Mbaye scalpitante. Nonostante tutte queste pesantissime assenze il Bologna affronta gli avversari a viso aperto. Il primo tempo è vivacissimo e i padroni di casa, si fa per dire visto il tifo passionale dei bolognesi, aprono le danze al terzo minuto. Milinkovic tenta una girata con un coefficiente di difficoltà elevatissimo, ma il suo gesto tecnico non trova fortuna. 60 secondi dopo anche Di Francesco, preferito a Rizzo, vuole dire la sua. Verdi inventa, Floccari gioca di sponda e lancia l’ex Lanciano che prova il tiro ma viene murato dalla difesa laziale. La Lazio attacca con parecchi uomini, convinta di schiacciare i rossoblù, oggi in casacca giallo evidenziatore. Ma si sbaglia di grosso. Il centrocampo emiliano è un muro di gomma insuperabile. Taider, Donsah e Nagy aggrediscono puntualmente il portatore di palla senza concedere respiro ai ragazzi di Inzaghi. I tre bolognesi hanno tanta gamba e tanta qualità nelle ripartenze, dalle quali possono nascere occasioni o calci di punizione interessanti. Ed è proprio quello che succede al decimo minuto. L’imprendibile Verdi si presta a calciare di sinistro una punizione dalla fascia destra. Il mancino di Simone è sublime e pennella sulla testa di Donsah che però riesce solo a spizzicare di testa. Sulla sponda si presenta Helander che brucia tutti e di suola in spaccata porta in vantaggio il Bologna. Prima presenza e primo gol per il gigante svedese, che sarà autore di una prova maiuscola. 1 a 0 per il BFC. La partita a questo punto si apre e diventa spettacolare. Al sedicesimo ancora il Bologna ha la chance del raddoppio. Donsah infiamma la corsia di destra, entra in area e fa partire un siluro ad incrociare; Marchetti para come può ma la traiettoria della respinta è beffarda per Di Francesco che viene colto in contro tempo e non ci arriva per un pelo. La Lazio però vuole reagire e le occasioni non tardano ad arrivare. La qualità in palleggio dei padroni di casa è superiore a quelli degli ospiti e ben presto la retroguardia felsinea va in sofferenza. Al 21′ Keita se ne va sul fondo con un doppio passo e mette in mezzo col mancino, dove trova Helander in anticipo provvidenziale su Milinkovic. Il gioco di Inzaghi è semplice e povero di idee. Lo schema più gettonato è il gioco sulle fasce per sfruttare Felipe Anderson e Keita. La qualità dei due interpreti però è talmente elevata da creare numerosi grattacapi a Mbaye e soprattutto a Masina. I tre tenori offensivi laziali però sono talmente forti da poter fare a meno degli schemi, grazie ad una grande intesa. Proprio come al 31′, quando Milinkovic vede l’inserimento di Immobile e lo serve con un pallonetto delizioso. Helander tiene in gioco il bomber Azzurro, il quale non ci pensa su due volte e tira un missile di collo da posizione defilata. La conclusione improvvisa sorprende Da Costa, ma il portierone bolognese devia sulla traversa con i pugni la sassata di Immobile. Il Bologna tenta sempre la ripartenza ma è in una fase di netta difficoltà. Al 33′ un pasticcio di Donsah serve Immobile a tu per tu con Da Costa. L’attaccante cerca la propria rivincita personale con il numero 1 felsineo, ma si lascia ipnotizzare dal brasiliano e calcia centralmente da pochi metri. L’estremo difensore respinge quindi di piede e salva il vantaggio degli ospiti. Nonostante queste occasioni per i biancocelesti, la partita è piacevole da vedere e la sfida è aperta a qualsiasi risultato. Il primo tempo finisce senza ulteriori sussulti con le due squadre che mettono in campo tanta intensità ma non si fanno male a vicenda. Si va negli spogliatoi sull’1 a 0 per il BFC. La ripresa però, si rivelerà una vera agonia per i petroniani. La seconda frazione di gioco si apre subito con una Lazio aggressiva e arrembante, decisa a non lasciare nulla al caso. E al 53′ arriva già la prima occasione laziale. Ancora una volta Masina fa un buco nell’acqua perdendosi Milinkovic, il quale calcia di piatto in contro balzo a tu per tu con Da Costa. Il portiere emiliano è in forma smagliante e nonostante i suoi 33 anni devia il tiro ravvicinato e centrale in angolo con un colpo di reni. Il vantaggio rimane saldo tra i guantoni di Da Costa. Il Bologna non riesce più a ripartire in contropiede e gli uomini di Donadoni intuiscono l’andamento del match: ci sarà da soffrire e lottare con il cuore fino all’ultimo secondo. Le seconde linee rossoblù tentano di arginare l’offensiva laziale come possono, ma gli avversari sono superiori in questa fase della sfida. Al 63′ Milinkovic-Savic sfonda ancora in inserimento senza palla dalle parti di Masina. Il laziale si trova praticamente ad un paio di metri dalla porta difesa da Da Costa ma anche lui viene ipnotizzato dal numero 1 petroniano e spara alto sopra la traversa con un tiraccio. Il Bologna è in totale sofferenza, esce dalla propria metà campo solo al 66′ con un bel tiro di Taider dai 40 metri, parato in due tempi da Marchetti. Si tratta però solo di un raggio di sole in mezzo alla tempesta. I felsinei tornano a rischiare di naufragare al 69′ Felipe Anderson si infiltra sempre dalle parti del disastroso Masina e mette un ottimo pallone in mezzo. Mbaye salva come può, ma la sua respinta carambola in porta. Fortunatamente per il senegalese, in porta oggi c’è un super Da Costa! L’eroe di giornata si accartoccia sul pallone e si aiuta con il palo per evitare di finire in porta con la sfera, la quale si ferma sulla riga come conferma la Gol Line Tecnology. Le paure per i bolognesi non terminano qui. Al 78′ Felipe Anderson sfrutta una respinta debole della difesa emiliana e fa partire una sassata verso Da Costa. E ancora una volta il brasiliano ci mette sopra un pezza toccando la palla con la punta delle dita per deviarla in angolo. La Lazio è un fiume in piena mentre il Bologna è una debole diga che però per il momento resiste. Immobile continua la sua sfida personale con Da Costa. All’83’ l’ex Torino prova la zampata in inserimento su un pallone di Keita ma manca la porta. La partita si avvia verso la fine e tutti i calciatori sono sfiniti, consapevoli di aver partecipato ad una sfida spettacolare, con due squadre belle e di tanta corsa. Ci sono state tantissime occasioni e il Bologna è all’angolo, un po’ come Rocky mentre la Lazio fa la parte del russo Ivan Drago. I pugni laziali però non stendono i bolognesi. Al quarto dei sei minuti di gioco Immobile tenta l’ennesima conclusione verso la porta del BFC, ma Da Costa gli dice ancora di no. I giovanni ragazzi del Bologna si trascinano sulle gambe mentre la manovra offensiva biancoceleste perde progressivamente di lucidità. Entriamo nell’ultimo minuto di recupero e il sudore dei ragazzi di Donadoni si trasforma in lacrime di gioia e sofferenza: stanno per arrivare tre punti epici. La vittoria è veramente in tasca ma il Bologna se la fa rubare. A trenta secondi dalla fine ci pensano Masina e Oikonomou a buttare alle ortiche tutti i sogni di gloria felsinei. Anche l’ultimo cross di Keita viene intercettato. Il terzino sinistro e il centrale subentrato ad Helander hanno la sfera davanti ai piedi, si tratta di spazzare via la palla dall’area per assicurarsi la vittoria. Ma i due combinano un pasticcio, si guardano in faccia e la loro incomprensione su chi debba calciare quel pallone viene colta da Wallace che si getta su quella palla con tutte le sue forze. Masina interviene e tocca la palla e Oikonomou non sfiora neanche il laziale che cade a terra. Tutto si potrebbe risolvere con un bel sospiro di sollievo. L’arbitro però non vede nulla del contatto e si affida al suo assistente che incredibilmente toppa la decisione: calcio di rigore! Sul dischetto si presenta Immobile che materializza la beffa last second per Donadoni e i suoi ragazzi. Di Bello decreta la fine: 1 a 1. Da Costa non è riuscito a salvare anche questo pericolo.
Che dire di questa sfida? Sicuramente il pareggio non è poi così negativo viste le tantissime occasioni per la Lazio e soprattutto la difficile trasferta, che il Bologna si è ritrovato ad affrontare in piena emergenza. Dispiace però per come è arrivato questo punto. Nonostante gli attacchi dei padroni di casa, il Bologna era in vantaggio fino a pochi secondi dalla fine. Ciò che lascia ancora di più l’amaro in bocca è l’ennesimo episodio arbitrale sfavorevole. Impossibile comprendere come l’assistente di porta non si sia accorto che Masina e Oikonomou non sfiorano Wallace. Il Bologna raccoglie quindi un punto su sei disponibili, in due partite davvero sfortunate per quanto riguarda l’arbitraggio. A differenza però della sfida con il Genoa, stavolta i rossoblù non sono esenti da colpe. L’avversario era temibile, certo, ma se Masina e Oikonomou avessero calciato quel pallone, forse adesso staremmo commentando una vittoria. La via è quella giusta ma occorre più attenzione e più giustizia.
Forza Bologna!
Fonte foto: Calcioweb.eu
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