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Le Due Metà: Daniele Gastaldello – 16 apr

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Le Due Metà prova a raccontare, da un punto di vista diverso, quella che è stata la carriera di calciatori che hanno vestito la casacca del Bologna  e della squadra che i felsinei affronteranno durante il weekend. Un racconto, una storia magari già sentita ma affrontata con occhi differenti: questo è l’obiettivo che questa rubrica si prefigge.

Dalla Coppa UEFA con la Sampdoria alla conquista, da Capitano, della Serie A con la magli del Bologna: la carriera di Daniele Gastaldello, vista nella sua interezza, è piena di successi; il classico difensore italiano affidabile, non da top club, ma comunque sul quale contare.

Padova, poi la Primavera della Juventus che, da subito, ne aveva intravisto qualità importanti come difensore centrale, sia dal punto di vista tecnico che tattico; ed ecco che, nel 2003, arriva il Viareggio, con Gasperini alla guida della squadra bianconera. Poi la prima avventura dove ha la possibilità di crescere: Crotone, con Gasperini in panchina. Stagione da protagonista, nonostante i 20  anni, e Serie B conquistata. Poi Siena, in Serie A, e finalmente l’approdo in quella che, per 8 anni, è diventata la sua seconda casa: Genova, sponda blucerchiata. Ci arriva da ragazzo, a 23 anni, con tanto da imparare ma una predisposizione incredibile nell’apprendere dai compagni più esperti. Nel giro di pochi mesi arriva la titolarità e, in due anni, anche grazie alle sue prestazioni, l’approdo ai preliminari di Champions. Da qua, in un lampo, il declino: nell’arco di una stagione la Samp retrocede in Serie B, con il mercato di gennaio che vede l’addio di Cassano e Pazzini; lui a fine anno decide di rimanere in blucerchiato, si stringe forte al braccio la fascia da capitano e allaccia fgli scarpini, conscio che sarà duro e complicato tornare in A. Il purgatorio della Cadetteria dura solamente un anno, e Daniele diventa sempre più idolo di una tifoseria che, dopo l’addio di Palombo, ha bisogno di un calciatore nel quale riconoscersi.

Tutto finisce, ad un certo punto. E’ inevitabile: anche i migliori matrimoni, alle volte, finiscono: il 2 febbraio 2015 Daniele svuota l’armadietto di Bogliasco, casa della Samp, e si trasferisce a Bologna, in Serie B, che ha terribilmente bisogno di leader ai quali aggrapparsi. I felsinei conquistano la Serie A, Daniele rimane al Bologna e, dopo un’ottima stagione, iniziano a farsi vedere i limiti d’età: falli sempre più frequenti, blackout incredibili durante le partite, cali di concentrazione che costano carissimo alla sua squadra. Il neo capitano dei rossoblù si vede costretto ad una scelta, dopo un’annata non ottima sotto il punto di vista delle prestazioni: lasciare Bologna, scendere di un gradino e accasarsi al Brescia, in Serie B. qui ritrova lo smalto di un tempo, con i compagni che si fidano e viceversa, sfornando, eccezioni a parte, prestazioni di livello.

Un difensore che si è sempre fatto trovare pronto nel momento del bisogno, che ha dovuto rinunciare alla Serie A solo quando il fisico e la concentrazione gli hanno detto basta.

Rimarrà sempre uno dei Miei Capitani, questo va detto e sottolineato. Sempre pronto a metterci la faccia.

In occasione di Sampdoria – Bologna, per Le Due Metà: Daniele Gastaldello.

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