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Le pagelle del Petisso: Inter-Bologna

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Mi vien difficile descrivere la perfezione, se non trovarsi con vecchi  e cari amici (stranamente tutti tifosi rossoblù) a bere e divorare uno stinco tutti assieme davanti ad un maxi schermo mentre anche il nostro Bologna, a San Siro, divora l’Inter. 

Pagelle:

Curci 7 Oramai è ufficiale: gli infortuni del recente passato sono solo un flebile ricordo, ora solo la suina lo può fermare. A questo proposito, Stramaccioni tiene in panca appositamente Cassano per tutto il primo tempo affinché telefoni alle femmine presenti nella rubrica del suo cellulare, una suina da piazzare dietro alla porta di Curci salterà fuori. Ci riescono,nel secondo tempo compare in curva tale Aurora Oliveira,  ma è troppo tardi, il virus ha bisogno di un po’ di tempo di incubazione, quindi al di là di un paio di uscite avventate nessun pericolo. H1N1

Morleo 7 Dalla sua parte c’è il giocatore più pericoloso dell’Inter, il super rinforzo del mercato di gennaio, Schelotto, un campione con trascorsi in squadre del calibro di Cesena, Atalanta e Catania. Il nostro mette a frutto tutta la sua esperienza da ex giocatore di Catanzaro, Sora e Crotone,  ingaggiando sulla fascia un duello degno di campioni con cotanto passato. Revival

Sorensen 7 Subisce falli omicidi, sembra spaccato in due ma incredibilmente si rialza, ricorda un antico personaggio delle pubblicità dei tempi di Carosello, Ercolino Semprinpiedi. 

 

 

All’ennesimo  fallo (impunito) si arrende, non rientrando dagli spogliatoi ed andando direttamente dal gommista. Pallico

 

 

 


Naldo 7 Entra subito in partita marcando il centravanti avversario, Ranocchia. Uscendo dice “mister, io sono nuovo del campionato italiano, ma se funziona come Inter quando potrò anch’io giocare di fianco a Gila ?”  Sveglio

Antonsson 7 A fine partita chiama Pioli e gli dice “grande mister, ottima idea travestire all‘ intervallo  bimbo biondo da Thiago Silva”. Lucida follia

Garics 7 Corre sulla fascia e avanti e indietro, chiude in difesa come il Motta dei bei tempi. O era lui ? Inconfondibile

Taider 7 Si trova davanti un centrocampo multietnico e così gli viene in mente la sua recente infanzia, quando giocava con i cugini algerini da parte di papà, quelli  tunisini da parte di mamma, nel cortile della sua casa, nel quartiere latino di Cretes, in Francia,  abitato da emigranti sudamericani. Esperantico

Perez 10 Anche a lui i centrocampisti dell’Inter ricordano i ragazzini con i quali giocava da bimbo, ma normalmente non se li trovava di fronte, perché talmente scarsi da essere messi (bene che andava) in porta. Leader maximo

Guarente 7 Entra tra lo stupore dei compagni di squadra, oramai abituati a vederlo solo il venerdì sera quando tutta la squadra è ospite da Pavignani per il tradizionale Karaoke, dove il nostro  dà il meglio di sé interpretando i classici di Bruno Lauzi che tanto piacciono alla vecchia Pavigna. Il suo hit è “La tartaruga” ,  in campo cantato in coro anche dai giocatori nerazzurri. Canoro 

Diamanti 10 Per limitarlo, Stramaccioni (geniale ed innovativo stratega della panchina) riesuma un antico killer serbo della guerra civile, tale Dejan il lupo, con l’unico obiettivo di massacrarlo ed innervosirlo. Nonostante un massiccio quanto improduttivo martellamento fisico, riesce solo parzialmente ad adempiere al compito e, sfortunatamente per lui, dimentica la pistola a casa per finirlo. Questa leggerezza non piace a Strama che lo sostituisce incaricando il bodyguard dei narcos colombiani, Alvaro Pereira, a continuare la missione. Target

Gilardino 10 Memore dei gloriosi campionati con la maglia del Milan, a fine partita dichiara “com’è bello segnare a San Siro”. Disco remember

Krihn 7 Ha una buona occasione da gol, con la testa colpisce la palla che, grazie alla lacca, il gel e la spuma presenti nei capelli del giocatore, assume una traiettoria insidiosa, rischiando di trarre in inganno il portiere avversario. Dopo non si vedrà più, troppo impegnato a risistemarsi la pettinatura. Bellicapelli 

Lazaros 8 Ascolta i suggerimenti del connazionale Kone “Lazaros, oramai la gente ti vuole bene, basta che  tu corra a raglio, così dicono che fai del movimento e un sei e mezzo te lo becchi sicuro..”. Diligente

Gabbiadini 7 Viene ammonito ingiustamente e lui, guardando il cartellino, pensa “però, non male quel colore per un colpo di sole…”.  Glamour

Pioli 8 Nella classica intervista di fine partita, gli vengono fatti i complimenti per avere finalmente trovato l’assetto giusto della squadra, con i 4 tenori là davanti. Lui non fa una piega, ringrazia educatamente il giornalista non aggiungendo altri commenti, poi si rivolge verso Murelli, il suo vice, e gli dice “mi fai sempre fare queste figure…. perché sono sempre l’ultimo a sapere le cose ?? chi giocava in attacco oggi ?”  Insider

Scusate se utilizzo questo spazio del sito , ma ci terrei a fare un ringraziamento a particolare a chi mi ha regalato la bella serata di ieri sera, fatta di amici, compagnia, divertimento, cori e vittoria…. il massimo.

 

Grazie ai fratelli rossoblù di Terni, il Secretario e il Biondino, al compare di stadio lo scoppiettante Cyber, ad altri 2 fratelli di stadio, gli eterni curvaioli Gege e Frenk, al grande Robby che non ama il calcio, ma lo stinco e la birra dimondi, a suo figlio Matteo che speriamo un giorno possa tifare rossoblù, ad Ardi, che sarà sempre la poiana anche se sarà presente quando il Bologna vince, ovviamente al mio socio Beto col quale ho diviso tante di quelle emozioni che se le avessi vissute da solo non sarebbero state così intense, a Marco ed al suo staff per l’ottima accoglienza ed il pari trattamento, ed anche al personaggio misterioso della serata, tale Paolone, il cui approccio da rompicoglioni è direttamente proporzionale al suo positivo effetto cabalistico, devastante. Grazie a tutti, davvero.

 

Buon Bologna a tutti, Petisso

 

Alcune immagini del match

 

 

 

Stankovic in allenamento

 

 

 

 

 

 

 

Maradona presente allo stadio con il figlio del capitano dell’ Inter, Zanetti

 

 

 

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