Bologna FC
Le reti del Bologna contro il Sassuolo valgono più della semplice vittoria
Lo 0-3 di Sassuolo arrivato nell’ultima partita dell’anno solare 2021, ha portato in dote non solo punti e pensieri positivi prima della pausa natalizia, ma anche tre reti importanti. Tralasciando il valore intrinseco del gol in una partita sia per la squadra che per il singolo giocatore, le marcature di Orsolini, Hickey e Santander, valgono più del mero punteggio statistico.
Aaron Hickey, 4° gol in rossoblù
Partiamo dal gol mediano, quello del 2-0 per il Bologna contro il Sassuolo. Il diciannovenne scozzese realizza il quarto sigillo personale da quando è arrivato sotto le Due Torri; come numero in assoluto non è nulla di troppo significativo, ma se pensiamo che stiamo parlando di un difensore, sebbene ora inserito come esterno del 3-5-2, di soli 19 anni e che è entrato in campo 31 volte. E’ difficile trovare qualcuno in grado di fare meglio, anche perché tutte le reti sono arrivate in questa stagione, portandolo quindi a realizzare 4 reti in 19 gare.
Non a caso le voci di interessamenti di squadre di alto livello, soprattutto inglesi, stanno aumentando. E’ innegabile, in questo momento Aaron è uno dei giocatori più interessanti di questo Bologna, anche perché col quarto gol, segnato ancora una volta di destro, continua a ricordarci che in Serie A non dovrebbe essere la normalità parlare di piede forte e piede debole.
Federico Santander, 10° gol in rossoblù
E’ quasi inutile parlare dell’importanza del decimo gol dell’attaccante paraguaiano. Partito bene nell’anno di arrivo nella gestione Inzaghi, è poi uscito dal progetto tecnico di Sinisa Mihajlovic, e infine è stato vittima di un pesante infortunio. Il ritorno al gol dopo due anni per un attaccante è qualcosa di magico, ed ancora più significativo è l’abbraccio dell’intera squadra. Questo basterebbe per ricordarci che se è vero che il Ropero non è paragonabile ad Arnautovic, è anche vero che per professionalità e impegno, potrebbe benissimo essere una valida alternativa qualora l’austriaco non fosse disponibile.
A Sassuolo è quindi arrivato il gol numero 10, tutti in campionato, in 71 apparizioni totali in maglia rossoblù. Con l’arrivo in doppia cifra, Santander è entrato in una cerchia di dodici giocatori tra cui sono presenti anche Andrea Poli, Erick Pulgar, Herbert Waas, Ferruccio Valgareggi e Paolo Stringara. Piccolo spoiler: a nove reti in rossoblù, vicino a giocatori come Roberto Mancini, c’è anche Mattias Svanberg, altro giovane estremamente interessante ormai prossimo alla doppia cifra.
Riccardo Orsolini, 31° gol in rossoblù
Arrivato a trenta contro il Torino, a Sassuolo l’esterno ascolano ha fatto trentuno. Orsolini negli anni in cui ha vestito la nostra maglia ha avuto momenti di discontinuità ed ora ha in parte pagato il cambio di modulo, ma è comunque uno dei migliori marcatori della nostra recente storia, anche se non tutti hanno avuto come lui a disposizione 135 presenze. In termini di marcature assolute rimane comunque il migliore, avendo superato le 29 reti di Mattia Destro.
Ma non solo. Con il 31° gol Orsolini ha superato le 30 marcature di Julio Ricardo Cruz, attaccante amatissimo sotto le Due Torri. Sempre a trenta, si trova anche una vecchia gloria rossoblù, Bruno Arcari, giocatore che a Bologna nel dopoguerra vinse la Coppa dell’Alta Italia distribuendo le sue reti in 124 presenze e quattro stagioni.
Riccardo è ora, per altro, a una sola lunghezza da un altro mito bolognese: Cesare Alberti. Lo sfortunato attaccante nativo di San Giorgio di Piano, morto alla giovanissima età di 21 anni, si fermò infatti a 32 reti (in 45 partite però…) in quel Bologna che iniziava a dare i primi calci ufficiali ad un pallone.
E per avvicinarsi ai giorni nostri, Orsolini è arrivato a tre reti di distanza da un altro attaccante amatissimo dai tifosi rossoblù: il russo Igor Kolyvanov, che con la maglia del Bologna ha segnato 34 reti in partite ufficiali.
Insomma, trentuno reti non sono poche in assoluto, ma quando il tuo nome compare in lista assieme a personaggi di questo calibro, c’è da sentirsi orgogliosi. Speriamo che questo aiuti Orsolini ad avere maggiore continuità, perché a prescindere dal 3-5-2 o dal 4-2-3-1, l’esterno marchigiano ha spesso sofferto più dei propri alti e bassi che della posizione in campo. Le capacità però ci sono e chissà che questo piccolo grande risultato non le faccia emergere con la costanza necessaria per un salto di qualità.
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