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Le retrocesse: chi può essere utile al Bologna? I profili più interessanti del Frosinone
Il Frosinone retrocede, ma alcuni profili potrebbero rivelarsi interessanti in ottica calciomercato per il Bologna.
Le lacrime di Di Francesco, l’incredulità dei giocatori. Il Frosinone si è congedato dalla Serie A tutto fuorché in punta di piedi. La squadra ciociara non è riuscita ad agguantare la salvezza per demeriti propri, certamente, ma anche per una dosa di sfortuna che non ha aiutato una realtà coraggiosa. Il Frosinone scende in Serie B con l’onore di chi ha provato a proporre un calcio offensivo e godibile, a dispetto della rosa formata da nomi sicuramente non altisonanti.
Ma la voglia di rischiare del suo allenatore ha ripagato in un altro modo. La salvezza mancata rimarrà sicuramente una triste parentesi della carriera di Eusebio Di Francesco, ma molti giocatori sono cresciuti e migliorati sotto la guida del mister abbruzzese.
Andiamo ad indagare, quali tra questi, potrebbero essere dei profili interessanti per il calciomercato del Bologna.
Nadir Zortea
Una delle più piacevoli sorprese di questa stagione frusinate è indubbiamente Nadir Zortea.
Terzino destro, classe 1999, di proprietà dell’Atalanta. Gioca la prima metà di stagione proprio alla Dea, ma le tante alternative a disposizione di Giampiero Gasperini non gli concedono tanto spazio: appena una manciata di spezzoni senza mai partire dal primo minuto.
A gennaio si trasferisce al Frosinone dove, dopo un mesetto fermo ai box per un problema muscolare, trova grandissima continuità. Non salta un minuto dalla 26^ alla 38^ Giornata. Ma al di là della fiducia riposta dall’allenatore, ciò che più impressiona è il suo apporto alla manovra. Tale da renderlo indispensabile nello scacchiere di Di Francesco.
La caratteristica che salta più all’occhio è il senso della posizione. Trasformato in un vero e proprio esterno a tutta fascia, ha affinato la tecnica dell’inserimento senza palla, dote che al Bologna potrebbe far comodo. Impiegabile in posizione di terzino, ma anche come laterale alto nel 4-2-3-1. In un calcio rapido e propositivo come quello del Bologna, le sue doti nell’uno contro uno e la corsara voglia di incursione lo rendono un profilo decisamente appetibile per la dirigenza rossoblù. Al momento è tornato all’Atalanta, ma non è da escludere che la dirigenza bergamasca, dovendo fare i conti con la sovrabbondanza in quel ruolo, lo lasci partire anche a titolo definitivo.
Enzo Barrenechea
Giocatore completamente diverso, ma ugualmente interessante è senza dubbio Enzo Barrenechea. Il mediano argentino classe 2001, in prestito dalla Juventus, ha trovato una continuità spaventosa alla corte di Eusebio Di Francesco. 36 presenze su 38 giornate, con gli unici due forfait dettati da una squalifica per somma di ammonizioni. Mediano di rottura, fisico, ma anche dotato di un’ottima tecnica di base. In questa stagione è stato schierato sempre come vertice basso nel 4-3-3, la sua granitica presenza in fase di non possesso si somma ad una buona visione di gioco, sviluppata spesso nella verticalizzazione. Interpreta molto bene le due fasi e fa della versatilità la sua arma migliore.
Al Bologna potrebbe fare indubbiamente comodo un giocatore con queste caratteristiche, il cui dinamismo lo rende uno splendido centrocampista box to box come ce ne sono pochi in Serie A. Il calcio rapido e fantasioso dei rossoblù lo porterebbe ad esaltarsi in una struttura di gioco in cui la tecnica viene combinata con la prestanza atletica.
Il 30 giugno farà ritorno alla Juventus e il valore di mercato, secondo Transfermarkt di 6 milioni, lo rende un profilo non eccessivamente dispendioso, ma sicuramente interessante.
Marco Brescianini
Parola chiave: duttilità. Il centrocampista classe 2000 piace molto al Bologna. Anche in questo caso il suo impiego è stato centrale nella stagione del Frosinone. 36 presenze su 38 giornate, ma di lui risalta l’ordine tattico con cui interpreta le partite. Perfetto nel ruolo di mezzala nel 4-3-3, indifferentemente a destra o a sinistra, Brescianini fa della lettura dei tempi e degli spazi di inserimento la sua arma migliore.
Un giocatore moderno, capace di trasformare l’azione da difensiva a offensiva con grande rapidità grazie all’imponenza del suo fisico, ma anche a un’ottima capacità di conduzione della palla. Un’interpretazione moderna del ruolo, che può ricordare come stile quella di Davide Frattesi, sommata a una buona predisposizione al gioco aereo.
Impiegato spesso come mezzala in un centrocampo a tre, Di Francesco l’ha sperimentato, con ottimi risultati, anche come trequartista, mediano e, in due occasioni, addirittura come terzino sinistro. Nello scacchiere del Bologna potrebbe inserirsi bene come jolly della linea mediana, tornando utile a seconda del tipo di avversario e del tipo di partita.
In questo momento il cartellino appartiene interamente alla squadra ciociara, ma vista la retrocessione e l’ottima stagione da lui condotta, è assolutamente legittimo pensare che mantenga la categoria con un’altra maglia. E Bologna potrebbe essere una destinazione di cui beneficerebbero sicuramente ambedue le parti.
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