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Le tue ali Bologna: l’importanza degli esterni nel gioco di Italiano

Un rendimento fantastico per il Bologna di Italiano: metà dei gol segnati in campionato portano la firma degli esterni

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Dan Ndoye e Riccardo Orsolini che trascorrono il periodo natalizio (© Bologna FC 1909)
Dan Ndoye e Riccardo Orsolini (© Bologna FC 1909)

Una città che sogna ancora grazie ad una squadra che vola alto. Un Bologna che diverte e si diverte: Vincenzo Italiano può essere soddisfatto ma anche consapevole che la strada, seppur ancora lunga, può offrire scenari fantastici. Ma cosa c’è alla base di questo magico Bologna? Oltre ad una coppia di difensori centrali che fa invidia a parecchie squadre, un centrocampo folto e ricco di fosforo c’è di più. L’estrema importanza delle ali nel gioco di Vincenzo Italiano viene confermata da questo dato. Delle 42 reti segnate in 27 giornate di campionato, la metà sono firmate dagli esterni. Numeri decisamente importanti per una squadra che può contare su tantissimi protagonisti: Orsolini, Ndoye, Benja Dominguez, Cambiaghi…

Esterni decisivi: da Orso al jolly Odgaard

Una squadra in cui il ruolo delle ali è così decisivo non esiste. O meglio, è già esistita in passato: l’ex Fiorentina di Italiano. La scorsa stagione, infatti, Nico Gonzalez fu il miglior marcatore dei Viola con 12 reti segnate, seguito da Bonaventura (un ibrido tra un trequartista ed un esterno) e Beltràn, l’altro esterno. Questa è la filosofia di calcio di Italiano: le ali devono compiere un lavoro decisamente sfiancante ma che, alla fine, dà i risultati. E non è un caso se la metà dei gol fatti in Serie A porta la firma dei vari Orsolini, a quota 9, Ndoye a quota 6 e poi Dominguez con 3. Alla lista, poi, vanno aggiunte anche le due reti segnate da Iling-Junior e Karlsson, ora entrambi lontani da Bologna. Da non dimenticare, poi, la figura di Odgaard: nato come esterno con Thiago Motta, Italiano lo ha reso un trequartista alla Jack Bonaventura. Proprio contro i Viola, però, Jens ha segnato un gol dalla posizione di esterno sinistro.

Nicolò Cambiaghi (© Bologna FC 1909)

Il fallo di Matteo Cancellieri su Nicolò Cambiaghi (© Bologna FC 1909)

L’imbarazzo della scelta che piace ad Italiano

Lo aveva ribadito anche durante la conferenza stampa prima della partita contro il Parma. Italiano ama ed esige essere messo in difficoltà nel momento della scelta dell’undici inziale. L’ex tecnico della Fiorentina vuole avere tutto il mazzo completo prima di compiere delle scelte precise: l’abbondanza è ciò che gli piace di più. Questo, ovviamente, perché il lavoro che svolgono le sue ali è molto prezioso quanto stancante ed avere sempre delle soluzioni in panchina è fondamentale. Contro il Cagliari ha riposato Ndoye, mentre al suo posto sono stati lanciati prima Dominguez e poi Cambiaghi. L’ex Empoli sta trovando condizione e fiducia: l’infortunio è alle spalle e lo dimostrano i numeri fantastici che ha fatto registrare. Pur non avendo ancora trovato il primo gol in rossoblù, Nicolò ha già fornito 2 assist e procurato un rigore. Tempo al tempo.

Fonte: Corriere di Bologna, Alessandro Mossini

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