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Lecce-Bologna: un faticoso 0 a 0 rallenta la corsa dei rossoblù

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Lukasz Skorupski (© Bologna FC 1909) in Lecce-Bologna
Lukasz Skorupski in Lecce-Bologna (© Bologna FC 1909)

E’ un Lecce-Bologna all’insegna del ricordo della sfida della scorsa stagione (rigore per i giallorossi al 100′ per il pareggio) e dei due responsabili delle Aree Tecniche (Corvino e Sartori). Due eccellenti Direttori Sportivi, uno ex e uno attuale, che hanno costruito le “fortune” dei rossoblù, nel tempo.

Italiano sa che le assenze e i “neorecuperati” lo obbligano a gestire al meglio le forze attuali: anche qualche eroe di Coppa Italia dovrà rigiocare oggi, provando a non cambiare lo spartito del gioco. Provare non vuole dire riuscirci.

Italiano schiera la seguente formazione: Lukasz, Lorenzo, Nicolò, Jhon, Charalampos in difesa. Remo e Tommaso a centrocampo. In avanti Santiago, con, a supporto Benjamin, Giovanni e Dan: questi i protagonisti di oggi alle 18, contro il Lecce.

Lecce- Bologna, tempo: 45′ di marca giallorossa

Ed è subito Lecce super flash: Pierotti prende palla, sfruttando uno scontro fra Lykogiannis e Lucumi, fugge sull’out di destra. Arrivato in area centra e solo un splendido Pobega “mura” il tiro che poteva solo entrare nella porta di Skorupski.

Al 10′ cross altissimo dalla bandierina di Lykogiannis, poi al 16′ Charalampos migliora la gittata del suo piede e De Silvestri, di testa, mette poco sopra la traversa.

Poi inizia lo show-time di Skorupski: al 17′ prima si immola su Pierotti, lanciato solo in area, compiendo una parata fenomenale, poi sulla respinta ancora Lukasz , col piede, nega la gioia del gol all‘attacco giallorosso.

E’ un Bologna “post coppa”, con ancora della ruggine che deriva dalla partita di Bergam0, che mostra meno brillantezza per la fatica sostenuta contro l’Atalanta. Era già capitato dopo il post Champions League di quest’anno, perchè le fatiche di Coppa non sono “priceless”. E’  un Bologna che sembra rallentato, ma che col passare dei minuti riesce a recuperare campo e autostima, dopo il pessimo avvio.

Lecce molto più pericoloso nella prima frazione, segnale di una cura Giampaolo efficace, ma un Bologna che ancora deve esprimere il suo potenziale sul campo di Via Del Mare.

Secondo tempo: meglio i rossoblù

Nessun cambio, stesso spartito, all’inizio del seconda frazione, ma il Lecce risulta più aggressivo e il Bologna non cambia marcia. E allora Italiano dopo una decina di minuti mette le mani in panchina e toglie De Silvestri e Dominguez (non una gran partita quella del Nene) e immette Holm e Cambiaghi.

I cambi, come spesso accade, hanno il pregio di cambiare l’inerzia della partita: Holm diventa prorettore della fascia di destra e la struttura di Cambiaghi ha  maggiore fisicità di Dominguez.

Il Lecce è meno brillante del primo tempo, accusa la fatica e abbassa il baricentro mentre il Bologna avanza e, come nel Risiko, annette territori. Ma è ancora un Bologna ancora imballato, lento e prevedibile. Al 70′ entra l’ex di turno, Jesper Karlsson, ma l’aria del Salento non ha prodotto significativi benefici. Italiano gioca le ultime due carti, inserendo Moro e Miranda, facendo scendere Freuler e Lykogiannis.

Bell’azione all’85’ per il Bologna che solo un intervento provvidenziale di Koulibali mette in calcio d’angolo. Dalla bandierina, poi, la palla viene messa dentro da Dallinga, ma il gol viene annullato per fuorigioco, dopo intervento del VAR. Uno scarpino, solo uno scarpino.

E così il Bologna sale a 38, porta a casa un clean sheet in un campo non semplice, ma rischia di perdere il treno delle squadre subito dietro alle capoliste. Molto bene Holm e l’imbattibile Skorupski: il resto della squadra da rivedere, ma un punto non è comunque un risultato da buttare via. A Cambiaghi va dato ancora tempo: siamo indietro, in termini di condizione fisica, e si vede.

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