Bologna FC
Verso Lecce-Bologna, Amato: «Domani gara complicata per i salentini. Giampaolo ha dato un’identità»
L’intervista al collega, redattore di CalcioLecce, sempre al seguito della formazione salentina ed esperto delle vicende interne alla società giallorossa

Ventiquattresimo turno di Serie A. Il Bologna sarà ospite a Lecce per la gara di ritorno contro i salentini. La sfida d’andata è stata uno dei momenti di svolta della stagione rossoblù col rientro di Ferguson, la vittoria nel finale con gol di Orsolini.
Una gara che ai pugliesi costò un grosso cambiamento via l’ex assistente rossoblù di Roberto Donadoni, Luca Gotti e dentro Marco Giampaolo. Per parlarci della Lecce del tecnico abruzzese e di come è cambiata la squadra giallorossa dalla gara d’andata in casa del Bologna, abbiamo intervistato il collega CalcioLecce, Alessio Amato.
Che momento attraversa il Lecce in vista della gara di Bologna?
«Il Lecce attraversa un momento in linea col torneo. Tutte le squadre, tranne Monza e Venezia, hanno fatto su e giù in classifica. Tra queste pure i giallorossi. Con la differenza che nel periodo di Gotti è stato mediamente più giù; mentre, con Giampaolo è stato più su. Non è possibile dire momento positivo solamente per la vittoria di Parma, ma sicuramente si può dire che sia stata una vittoria positiva perché la vittoria con gli emiliani era fondamentale perché era uno scontro diretto e perché ha ravvivato il Lecce dopo due poker consecutivi subiti».
In che cosa è cambiata la squadra dalla gestione Gotti a quella Giampaolo, al di là degli aspetti prettamente tattici?
«Sicuramente la mentalità. Gotti, a differenza dell’anno scorso, che aveva dato subito grande solidità alla squadra. Quest’anno, dopo dodici partite, era ancora alla ricerca di una quadratura. Giampaolo in un paio di settimane di lavoro ha dato un’impronta. Il Lecce era più quadrato e con un’identità di gioco: più aggressivo nel pressing, più audace nel palleggio».
Pensi che fosse una svolta necessaria, anche alla luce della fiducia riposta in estate su Gotti?
«Io tendo a dare fiducia agli allenatori. Nel momento in cui ti affidi ad un allenatore, allora vuol dire che vuoi portare avanti un certo discorso. E il cambio non lo ritenevo necessario. Gotti veniva comunque da un periodo buono con una vittoria col Verona, il pareggio con l’Empoli con occasioni fallite per vincere e due sconfitte 1-0 con Napoli e Bologna. Non era in crisi il Lecce, ma il cambio non può nemmeno essere definito un errore: sia perché Giampaolo ha una media punti nettamente migliore di Gotti, sia perché la squadra ora un’identità che prima non aveva».
Come è andato il mercato del Lecce? Quanto peserà l’addio di Dorgu?
«Il mercato del Lecce andrà valutato sul lungo periodo. Gli obiettivi erano due: un’ala sinistra potenzialmente titolare, ed è arrivato Karlsson; e poi era necessario trovare alternative in difesa, al centro e a destra per cui sno arrivate due scommesse dall’Estrela Amadora Tiago Gabriel e Danilo Veiga. La cessione di Dorgu è stata inevitabile. 30+7,5 milioni sono quasi il doppio della miglior cessione della storia giallorossa. Per un ventenne. Per capire meglio il mercato dei giallorossi, bisognerà capire che impatto avrà la sua uscita. Aveva un doppio ruolo: terzino sinistro, alternativo a Gallo, dove ora è arrivato Marco Sala dal Como; mentre principalmente era ala destra, dove ora Pierotti sembra essersi sbloccato con 3 reti nelle ultime 3. Quindi, potrebbe essere l’argentino il sostituto in quella posizione. E poi è arrivato una scommessa: N’Dri dal Leuven, B belga».
Il Lecce ha preso in prestito Jesper Karlsson dal Bologna: come procede il suo ambientamento in squadra?
«Karlsson ha avuto po’ la sfortuna di arrivare a Lecce nel miglior momento di Tete Morente. Quindi nella gran parte delle gare ha avuto poco spazio finora. Con Empoli e Genoa, pur giocando pochi minuti, ha mostrato cose interessanti. A Cagliari è entrato insieme a Rebic, che dopo pochi minuti si è fatto espellere. Questi spezzoni gli sono serviti per rientrare in ritmo. E poi ha avuto l’occasione da titolare col Parma, anche qui ha dimostrato la necessità di ritrovare il ritmo gara, perché erano mesi che non giocava titolare. Però col passare dei minuti ha fatto bene e con una bella giocata ha avviato l’azione del gol annullato a Krstovic. Una gara positiva che potrebbe sbloccarlo».
Che gara ti aspetti domenica pomeriggio?
«Per il Lecce, domenica, non posso che aspettarmi una partita molto molto complicata, perché il Bologna è in palla e contro squadre della prima metà della classifica ha portato a casa finora soltanto un punto. Il Lecce quest’anno, a sorpresa, non è riuscito a sfruttare il fattore campo. Il Via del Mare, negli ultimi 40 anni, è stato uno stadio in cui quasi sempre le grandi squadre hanno incontrato difficoltà. E in questa stagione non è stato così. In tante occasioni le big hanno avuto vita facile. E anche fuori casa ha faticato, tranne Bologna e Napoli con cui comunque sono arrivate delle sconfitte. Se Giampaolo riuscisse a trovare anche il fattore campo, potrebbe ridurre il gap. Ma non mi sembra questo il momento».
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