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Lecce-Bologna nel segno del Sette

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Come segnalavo domenica mattina in un trafiletto su Corriere dello Sport – Stadio, la partita di Lecce nasceva sotto la stella del numero sette, e mi auguravo potesse essere un buon segno per Orsolini, numero sette rossoblù (difficile potesse esserlo per il sette leccese, visto che Donati non ha mai giocato fino ad oggi). Tante, troppe, le coincidenze, magari anche un po’ forzate, che richiamavano quel numero. L’attaccante ascolano era in ripresa, e sarebbe potuto tornare ad essere protagonista, questo era sotto gli occhi di tutti, ma c’erano altri segnali, meno visibili e probabilmente meno logici, che però portavano il segno del numero sette, maglia di Riccardo.

La partita si disputava il 22/12, la cui somma ultima è sette (2+2+1+2). Il Lecce mancava dalla Serie A da sette anni. Vi erano due ex nel Lecce, Rossettini e Falco: il primo ha 34 anni (3+4=7) ed il secondo a Bologna indossava lo stesso numero di Orsolini, e nella passata stagione è stato uno dei trascinatori della promozione del Lecce, segnando 7 reti in Serie B.

Avevo ricordato inoltre come Orsolini fosse arrivato a 13 reti in rossoblù, e segnando un gol sarebbe arrivato a 14, ovvero sette per due, considerando che il primo è il suo numero ed il secondo sono gli anni solari da cui è a Bologna.

Avevo infine forzato la mano, citando gli Scudetti del Bologna, ed il fatto che l’ultima vittoria (prima di ieri) fosse arrivata con un gol di Ramirez, nell’angolo basso della porta, definendolo come il “sette basso”.

Ebbene, dopo aver visto la partita possiamo concludere che si, era davvero la partita di Orsolini. Una doppietta pesante che porta in dote i tre punti. Con le due reti si supera il 14° gol che citavo poco prima, ma il segno del sette è ormai chiaro. Anche perché, a guardare bene, la prima rete di Riccardo arriva al 43°… 4+3=7, mentre la seconda si insacca proprio al “sette”.

Ovviamente questo è fondamentalmente solo un gioco statistico, sono tutte coincidenze e, come già ribadito, alcune davvero forzate. Però è interessante vedere come in effetti il numero sette sia stato notevolmente presente in questa partita.

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