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Bologna FC

Lezioni di Italiano – L’erba del vicino non è sempre più verde

Bologna-Lille hanno avuto (o stanno avendo) percorsi similari. Dalla Serie B alla Champions League, anche se il Lille ha vinto due Ligue 1. Forse le similitudini finiscono qui, forse anche il Bologna è destinato a crescere nei prossimi anni: ma è legittimo aspettarsi una ulteriore crescita della società e della squadra, esattamente come accaduto ai transalpini.

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Bruno Genesio, Bologna-Lille (© LOSC Lille)
Bruno Genesio, Bologna-Lille (© LOSC Lille)

In Bologna-Lille  alzi la mano onestamente chi conosceva il giovane (e talentuoso, ndr) Ngal’ayel Mukau, centrocampista congolese-belga del Lille? Eppure il mediano della squadra francese, 20,  che ieri ci ha infilato due volte, è stato acquistato proprio quest’anno dalla società di Genesio per pochi milioni di euro. Anche il Lille ha il suo “Sartori”. E oggi il valore su Transfermarkt dell’ex settore giovanile del Malines si aggira sui 4/5 milioni. Insomma ci sono tanti tesori nascosti in Europa, ma bisogna essere in grado di scovarli. E proprio Sartori è uno di questi Indiana Jones del pallone.

Ma in Bologna-Lille non c’è solo Ngal’avel Mukau fra i transalpini

Tuttavia il nome di Mukau era uno, sicuramente, dei meno attesi: la rosa di Mister Genesio, d’altronde, è ricca di talenti. Il Lille, attualmente, al quarto posto in Ligue 1, ha giocatori importanti in tutti i reparti. Quello più conosciuto e Jonathan David, attaccante centrale, con mezza Europa alla ricerca del suo cartellino. Poi Edon Zhegrova, kosovaro di 25 anni, ala destra talentuosissima, che ieri è partito dalla panchina. Mentre in campo abbiamo visto e ammirato il numero 11, una vera spina nel fianco di tutta la difesa bolognese: si tratta di Osame Sahraoui, marocchino di Oslo, 21, anche lui arrivato quest’estate come Mukau. E  ancora Angel Gomes, fuoriclasse trequartista, e Tiago Santos, esterno basso sinistro di grande prospettiva. Mister Genesio ha un mix di giovani talenti e giocatori esperti, un gruppo costruito nel tempo per giocare ad alti livelli, con diciassettesimi posti e “primi posti” in Ligue 1.

Il percorso e il valore delle due rose a confronto

Però per capire il percorso di crescita, che il Lille ha fatto, bisogna partire dal 1998 in Division 2 (la serie B italiana), dove è rimasto per 3 lunghe stagioni. Poi nei primi anni duemila parte la rincorsa in Division 1 (l’attuale Ligue 1): piazzamenti interessanti e altri molto deludenti, e due primi posti di cui uno dopo 13 anni dal 1998 (2010/11 e 2020/21).  Oggi il Lille ha però un valore simile a quello rossoblù: la squadra transalpina ha una rosa che esprime un valore intorno ai  263 milioni di euro, mentre l’anno scorso era di 328 milioni (fonte Transfermarkt).

Presidente Saputo - Damiano Fiorentini per 1000 Cuorirossoblù

Presidente Saputo – Damiano Fiorentini per 1000 Cuorirossoblù

Anche il Bologna, sotto la gestione Saputo, è partito dalla Serie B, 10 stagioni fa. Nelle ultime 3 stagioni, compresa questa,  piazzamenti da colonna sinistra della classifica, dopo alcune stagioni deludenti. E la scorsa stagione è arrivato un piazzamento Champions League, nella quale stiamo giocando, con tutte le complessità di un percorso nuovo e complicato, in cui la Società rossoblù e la rosa stanno compiendo i primi passi. Oggi la rosa rossoblù vale, oggi, 276 milioni, la scorsa stagione 349. Come il Lille, anche il Bologna ha venduto alcuni dei suoi pezzi migliori. E oggi è ottavo in Serie A e la Champions League è per il momento un campo di allenamento, in cui fare esperienza per le prossime stagioni. Un pò superficiale dire cose differenti.

Non vogliamo forzare le similitudini su percorsi simili: ma Bologna e Lille hanno tanto in comune e hanno percorso strade analoghe negli ultimi anni. Ed essendo partito molto prima il Lille (1998), la squadra transalpina è ovviamente più avanti.

Lo prendiamo come un possibile auspicio, nonostante il 2 a 1 di ieri sera.

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