Bologna FC
Lezioni di Italiano – Coppa Italia: Don’t cry for me Argentina
La Coppa Italia è un palcoscenico che può portare in Europa in poche mosse, se tutte azzeccate. Ieri sera risultato rotondo, con un secondo tempo illuminato da classe argentina nell’attacco rossoblù.
Fra la lussuosa Champions League e l’ordinario Campionato, c’è una terra di mezzo pochissimo frequentata che si chiama Coppa Italia. La straordinaria cavalcata dello scorso anno, col quinto posto finale, ci ha regalato non solo un giro in Coppa dei Campioni, ma anche un ingresso privilegiato nella coppa nazionale. Un ingresso agli ottavi, in casa, questo Bologna-Monza che poteva permettere in caso di vittoria un lasciapassare per i quarti di finale. Un risultato che non capitava da quando Ulivieri era seduto in panchina a fine anni novanta. Ere geologiche fa.
Coppa Italia: una strada per l’Europa
E se quel giro in Champions League è destinato a concludersi a fine gennaio, i tornanti di Coppa Italia sono appena iniziati. La prossima partita, contro Cesena o Atalanta, si svolgerà sul doppio turno. E quale sorpresa poter giocare al “Dino Manuzzi” (ora Orogel Stadium, potenza del marketing), con i bianconeri di Romagna? Ma prima di arrivare a vedere a vedere chi andremo a sfidare il 5 febbraio, c’è un Cesena-Atalanta da giocare.
Rimane un fatto che la Coppa Italia può risultare un percorso, irto ma ravvicinato, per un ritorno in Europa. Ritorno che potrebbe arrivare anche da una continuità di performance in Campionato, se, come è possibile, il ranking europeo delle squadre italiane garantisse ancora, per la prossima stagione, cinque posti in Champions League.
Che partita contro il Monza!!
Non c’erano particolari difficoltà sulla carta, non ce ne sono state nemmeno in mezzo al campo, per i rossoblù in questo ottavo di finale. Troppo Bologna per un Monza, deficitario di titolari: partita che dopo la prima mezz’ora era già instradata molto bene verso la vittoria. Con un secondo tempo composto quasi completamente dalle “seconde linee”: Martin Erlic, Tommaso Corazza, Samuel Iling-Junior e Benjamin Dominguez. Quest’ultimo ha ricamato insieme a Santiago da Buenos Aires alcuni duetti molto interessanti, in chiave campionato. Castro mette così a referto una partita suntuosa: tre assist e una rete. Ma è sulle ultime due reti che ci vogliamo soffermare: un tango argentino, ballato da Santiago e Benji, assist e rete del primo, rete ed assist del secondo. Finisce poi con la ricerca l’uno dell’altro in un abbraccio tutto sudamericano, in salsa bolognese. La partita è finita quattro a zero, preventivabile, ma l’ultima istantanea che vogliamo ricordare è quel dito teso di Castro verso il giovanissimo Dominguez, indicandolo e quasi ringraziandolo per quell’ultimo assist. Scommettiamo che da qui a fine stagione, ne vedremo altre di dita tese come quella?
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