Lezioni di Italiano – E’ tornata la Cooperativa del gol

Renzo Ulivieri aveva coniato l’espressione “la cooperativa del gol” che riassumeva  alla perfezione il concetto che anima l’attacco del Bologna odierno. Se ritorniamo all’annata a cui si riferisce quella definizione, la vittoria del campionato di B del 1995-96, il capocannoniere della squadra fu Carlo Nervo con soli 7 gol segnati.  Soli 7. Oggi le cose vanno un pò meglio, ma il Bologna Fc 1909 non ha il cosiddetto “bomberone”. Italiano può contare su tanti attaccanti validissimi che insieme hanno segnato fin qui già 49 gol in 29 partite. L‘anno scorso, invece, in tutto il campionato sono stati segnati 54 gol (e subiti 31). Insomma quest’anno si segna di più, si incassa di più, ma il gioco è assolutamente più spettacolare.

Chi sono i “cooperatori del gol” del Bologna 2024/25

Ma, a guardare bene, un “bomberino” quest’anno c’è già: è Riccardo Orsolini, giunto al suo decimo gol, segnato contro la Lazio. Riccardo è per l’ennesimo anno di seguito arrivato in doppia cifra, ma potrebbe battere tranquillamente il suo record (11 marcature) del 2023/24. Con buona pace di Luciano Spalletti.

Ricordiamo che Riccardo ha segnato dieci gol in 1298 minuti: insomma delle 29 partite fin qui disputate, Orsolini ne ha giocate “solo” 14. Così tanto per capire la capacità realizzative del nostro attaccante esterno destro alto.

Dietro all’ascolano, l’argentino: Santiago Castro, realizzatore di 8 reti, con un minutaggio superiore (2128), ma con una capacità di assist superiore ( 5 a 4). Sull’ultimo gradino del podio sale lo svizzero Dan Ndoye,  con 7 reti e 3 assist, con 1693 minuti giocati con la maglia rossoblù.

Ma giù dal podio, una banda di ragazzini terribili insieme a Jens e Tommmaso

Se i primi tre di questo Bologna hanno segnato la metà del bottino complessivo (25 su 49), tanti altri contributori hanno realizzato reti importanti: Jens Odgaard addirittura 6 in soli 1560 minuti, poi i giovanissimi Giovanni Fabbian e Benjamin Dominguez, stoccatori con tre reti a testa, insieme a Thijs Dallinga, che si ferma a sole due marcature, ma in sole 6 partite complessivamente giocate. A due troviamo anche Tommaso Pobega, che è però un centrale di centrocampo.

Quello che colpisce di più della Italiano Band è l’eta media bassissima: a parte il “senatore” Orsolini (28), tutti gli altri menzionati sono dai 25 anni in giù, con un potenziale di crescita importante, per loro e per il club.

(Fonte Beneforti – Stadio)

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