Bologna FC
Lezioni di Italiano – In mezzo del cammin di nostra vita (rossoblù)
Si riparte in campionato e si inizia la Champions League: siamo nel mezzo dell’inizio di un nuovo cammino e a Italiano si chiedono soluzioni.
Si riparte, magari soft, ma si riparte, caro mister Italiano. C’era bisogno di lasciare da parte le innumerevoli parole del dopo Bologna-Empoli, alcune critiche, alcune attendiste, ma tutte dettate dal medesimo amore per la squadra. Poi, per onestà, bisogna dare un’occhiata più sul lungo periodo ed evitare di fermarsi, nel giudizio, alla prima osteria.
Guardando la classifica…
E’ ovvio che se si guarda la classifica, vedere i rossoblù dietro a tutti (tranne al Como e al Venezia) non può fare piacere. A maggior ragione quando l’anno prima si era giunti quinti, passando per lunghe settimane al terzo posto. Il confronto risulta aspro e poco allettante, ma gli inizi possono essere così. Inizio per quello con Vincenzo Italiano tale è: nuovo allenatore, nuovo metodo di gioco e nuovi i giocatori arrivati.
Infatti sono 11 i giocatori giunti sotto le Due Torri, quasi una squadra nuova, nuovi concetti tattici da assimilare e nuovi rapporti da costruire. Oggi il 18esimo posto in classifica, frutto dei due pareggi, può stimolare cattivi pensieri, ma occorre della calma prima di giudicare. Bisogna, assolutamente, comprendere che Italiano ha messo piede a Casteldebole solo due mesi fa, con la squadra che era un cantiere aperto e molti (forse troppi) infortuni. Altre riflessioni che abbiamo sentito, spesso ingenerose, lasciano, davvero, il tempo che trovano.
Adesso si riparte e tocca a Mister Italiano far vedere il suo Bologna
Le corrette giustificazioni non possono, però, essere infinite: si riparte dal Como (e poi lo Shakhtar e infine il Monza) e inizia la prima di diverse settimane col triplice impegno. In infermeria sono rimasti solo Ferguson ed El Azouzi (che potremmo rivedere a fine ottobre in campo) e Cambiaghi (con Nicolò l’appuntamento è per l’anno prossimo).
Quindi Italiano inizia ad avere quell’abbondanza fra cui scegliere e iniziare a pianificare le rotazioni, che un campionato del genere prevede. Le prossime tre partite, due fuori casa e una fra le mura amiche, sono alla portata di questo Bologna: togliamoci i pensieri, caro Vincenzo, e andiamo a vincerle tutte.
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