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Lezioni di Italiano – La retorica del confronto

Il periodo del Calciomercato vive di confronti col recente passato, spesso senza conoscere le motivazioni che sottendono (o meno) a certe operazioni. I social, quindi, si riempiono di ragionamenti che, talvolta, vivono di “pancia” e scatenano vere e proprie “risse virtuali”.

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Vincenzo Italiano (© Bologna FC 1909)
Vincenzo Italiano, ©Bologna Fc 1909, in attesa del calciomercato

Il Calciomercato entra nella sua fase più calda, con davanti 3 settimane ancora di intensa, intensissima attività. E nell’attesa, soprattutto sui social, si scatenano le dinamiche più incomprensibili e, spesso, maleducate.

Il calciomercato, la Fiera dei Sogni

Luglio e Agosto vivono, sotto gli ombrelloni o fra le malghe e i rifugi, di aspettative e notizie che incendiano la passione che alberga nel tifoso che c’è in ognuno di noi.

Il Calciomercato, nell’era del digitale, è diventato la Fiera dei Sogni dove anche il più piccolo sussurro può diventare fonte di chiacchierate e confronti fra appassionati. E questo meccanismo spesso “muove” in maniera oceanica la community del tifo, diviso per casacche di appartenenza. Ormai c’è una rincorsa sfrenata, sul tema Calciomercato, alla notizia dei “guru” , che riempiono siti e chat di trattative, più o meno acclarate.

Queste indiscrezioni sulle trattative anticipano (o almeno ci provano) le mosse di mercato e tutto questo, soprattutto nel mondo del calcio, diventa “il grande gioco dell’estate”. Poi dal 18 agosto e settimane seguenti tutto rientrerà nella normalità dell’agonistica del campionato, dove (succede eh!!, ndr) i sogni si infrangono contro amarissime realtà. Per esempio campioni decantati non “entreranno” nei meccanismi di una squadra oppure se si infortuneranno, non avranno continuità e minutaggio. Ma il massimo di questa “buca” si realizza quando si dimostrano non all’altezza della fama che li ha preceduti e lì la delusione non ha più confini.

Campioni di “teloavevodettismo”

Allora proprio queste settimane nascono all’insegna del “confrontismo”, del “io ve l’avevo detto”, dell'”anno scorso di questi tempi” o de “la squadra l’anno scorso…”. I social moltiplicano questi atteggiamenti (spesso carichi di supponenza), dove “urlatori professionisti” provano a rubare la scena. E le vittime sono  altri frequentatori della medesima piattaforma, che spesso subiscono autentici “caschetti” di questi urlatori che pretendono di aver ragione. Quasi sempre senza mai averla.

Anche il tifoso bolognese utilizza gli stessi meccanismi

E veniamo a noi. Usciti negli ultimi due mesi sia l’allenatore che due dei tre top player, il percorso dell’ansia da rimpiazzo dei tifosi è cresciuta verticalmente. E con l’ansia, parte il delirio del confronto. Si delirio, spesso accompagnato da “malinconici” commenti su quello che c’era l’anno scorso e non c’è quest’anno. L’anno scorso era meglio di questo, si dice, senza che questo sia nemmeno iniziato. Ragionamenti che perdono il filo logico e ritornano su argomenti che non posano su considerazioni solide. E così le discussioni, le chat puntano all’infinito e, spesso, solo il calare della notte le sopisce.

Il Calciomercato del Bologna oggi

Andando ancora più nel concreto questo mercato risulta ancora più difficile per tre ordini di motivi: sicuramente girano meno soldi, ma le richieste sono, comunque, al limite dell’esoso. Di conseguenza di “affari importanti” se ne concludono pochi. Secondo motiovo, il Bologna, con le trattative concluse (Calafiori e Zirkzee) e la Champions, è ritenuta Società ricca. Per cui ogni interlocutore di mercato spara prezzi vicini all’indecenza. Per ultimo, da sempre, Sartori è il “maestro dell’ultimo miglio” e, salvo qualche sporadica situazione, ha sempre comprato bene nella seconda metà di agosto. Siamo solo all’8 e ci vuole calma e sangue freddo. Sartori, pur nelle difficoltà, sa cosa ci vuole e sa cosa sta facendo, partendo dall’assunto che nessuno su questa terra fa miracoli.

E allora facciamo due risate leggendo i social e le querelle fra tifosi. Prendendoci, ovviamente, molto meno sul serio.

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