Bologna FC
Lezioni di Italiano – Nel terzo del cammino di nostra…stagione
Dopo l’arrivo di Vincenzo Italiano, il Bologna è cresciuto in cifra di gioco e punti in classifica. La partecipazione in Europa va rivista, acquisendo maggiore esperienza, magari in una competizione meno probante della Champions League.
Alla fine di Bologna-Venezia, un sorridente Vincenzo Italiano si era fatto scivolare in tasca, nel ventre del Dall’Ara, un piccolo pezzo di carta. In quel foglietto c’era la storia di questi primi tredici match. Sarebbero state quattordici ma la Lega di serie A aveva, d’accordo con le autorità cittadine, aveva rinviato Bologna-Milan, per una devastante alluvione sulla città, a data da destinarsi. Quel foglietto era il reale motivo di quel sorriso che Vincenzo aveva mantenuto per tutta la conferenza stampa.
E In quel foglietto c’era la storia di quella stagione del Bologna, fino alla partita con i lagunari, diviso in due capitoli: campionato e Champions League.
Italiano e il campionato, Italiano e la Champions League
Due capitoli dello stesso libro, la stagione 2024/25. Ma mentre quello della Champions ormai era stato quasi letto tutto (e ormai archiviato), quello del campionato era lungo e si faceva interessante. Il foglietto recitava tredici partite e cioè cinque vittorie, sei pareggi e solo due sconfitte, entrambe in trasferta. Il conto di questo cammino, a oggi, è di 21 punti che, raffrontato con la scorsa stagione, pone il Bologna col medesimo bottino. Due rimpianti la scorsa stagione (il rigore non dato contro la Juventus e il gol annullato a Monza di Ferguson), due rimpianti in questa (contro l’Udinese, per le numerose occasioni avute, e a Genova). Insomma bilancio alla pari, ma con una squadra (viste le partenze) probabilmente meno qualitativa. Andiamo oltre nell’analisi e guardiamo il calendario fino a fine anno.
Le prossime partite, in questa stagione di campionato, saranno, rispettivamente: Juventus, Fiorentina (al Dall’Ara), Torino e Verona (al Dall’Ara). Nella scorsa stagione, le quattro partite successive, portarono un pareggio (con il Lecce) e ben tre vittorie (Salernitana, Roma, Atalanta). Complicato, molto complicato, ma non impossibile replicarlo.
Intanto martedì inizia la Coppa Italia. Con quale formazione giocherà Vincenzo Italiano? Prediligere il campionato o provarci con la Coppa?
La stagione continua di corsa per il Bologna e Vincenzo Italiano: alle 18.30 di martedì, al Dall’Ara, vanno in scena gli ottavi di finale di Coppa Italia. Il Monza non è un ostacolo insormontabile, ma ai quarti e in seminifinale, il Bologna si troverà di fronte i nerazzurri di Gasperini ed, eventualmente, la Juventus di Thiago Motta. Complicato, molto complicato, ma non impossibile provarci. Vincenzo non è indeciso, perchè per lui parlare di seconde linee non è corretto e poi il turn over è necessario. E allora Ravaglia in porta, Holm e Lykogiannis sui lati e al centro un turno di riposo per uno dei due centrali, sostituito da Casale. A centrocampo ritorna Pobega, catechizzato a dovere su come deve intervenire in campo, forse Urbanski, il più “vice Freuler” che abbiamo al momento. Infine provare Dallinga, Karlsson e Iling Junior, con Moro o Ferguson, 45 minuti per uno, come trequartista.
Perchè il “vestito buono” lo si metterà magari a Torino, con una formazione simil “anti Venezia”, ma con Ferguson nel motore, in attesa che Aebischer possa essere convocato con la Fiorentina.
Intanto, col biglietto riscivolato in tasca, il sorriso non accennava a scomparire: perchè comunque la si voglia vedere, il Bologna ha una sua solidità che mostra contro qualunque avversario. E i 21 punti in campionato lo stanno ad evidenziare. Per la Champions (o la possibile Conference League per l’anno prossimo) ci sarà il tempo di crescere in futuro e maturare esperienze.
Intanto, caro Vincenzo, buon secondo “terzo”: e se il buongiorno si vede dal mattino…
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