Bologna FC
Lezioni di Italiano – Piove sul bagnato
Un Bologna che controlla agevolmente gran parte della partita di Genova, ma commette due gravi disattenzioni. Italiano dovrà porre rimedio a questi cali di concentrazione.
Piove a Genova, piove a Bologna, piove sui pensieri di Vincenzo Italiano, che raccimola l’ennesimo pareggio di un inizio stagione molto complessa. E i rimpianti, come quello della partita di oggi, aumentano e la classica piange.
La sensazione fino al 73′
Affezionati, affezionatissimi tifosi del nostro Bologna da oltre 45 anni, abbiamo visto almeno 20 Bologna differenti e, con loro, i relativi abitanti delle rispettive panchine. Quello di oggi, il Bologna di Italiano, è una squadra che prova a comandare l’incontro, alzando la linea difensiva, creando un pressing alto e ossessivo ai portatori di palla avversari. E ci riesce: anche a Liverpool, per quanto il risultato ci abbia detto male, non abbiamo mai visto, per tutti i 90 minuti, una squadra in difficoltà o senza un briciolo di gioco. Tutt’altro.
Ma questa è solo la prima parte del problema: gestire con aggressività la partita è un conto, farla propria è un altro. A Genova, parole di Fabio Bazzani, la partita era “in pieno controllo”. Poi il blackout, ma sarebbe meglio dire un paio di episodi (attribuibili al medesimo giocatore), e il pareggio. Prima e dopo il Genoa non è esistito, checchè ne dica Gilardino: lo testimoniano le statistiche che raccontano che le parate di Ravaglia sono state solo due. E due le volte che ha raccolto il pallone nel sacco.
Bravo Mister Italiano a non accampare la scusa degli assenti
Nelle parole del post partita, Vincenzo non ha accampato scuse sugli assenti: la partita aveva appena raccontato che erano stati i rossoblù a condurre per tutti i 90 minuti. Il Genoa di ieri era poca cosa, ma il Bologna (almeno fino al 73′) aveva dominato. Lewis Ferguson (che sta per rientrare), Oussama El Azzouzi, Niccolò Cambiaghi, Dan Ndoye, Michel Aebischer, Samuel Iling-Junior, Martin Erlic l’elenco degli infortunati.
Ma qui gli assenti non c’entrano, bisogna ritornare agli episodi e alla concentrazione che non può essere parziale, perchè Genoa è la quarta partita su otto giocate in campionato che veniamo rimontati. Non è un caso, non può esserlo. Come non può essere corretto imprecare contro il mercato estivo: le partite, soprattutto quelle 4 di cui sopra, Udinese, Empoli, Atalanta e quella di ieri, hanno raccontato di un Bologna spesso al comando delle operazioni.
Confusionario in avanti magari, ma mai arrendevole o sotto scacco. Ma il problema concentrazione non è da sottovalutare e bisogna ricorrere ai ripari: al 19 ottobre è ancora possibile. Anzi doveroso, perchè c’è ancora gran parte della stagione da giocare e siamo ancora in grado di fare una stagione decorosa.
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Alberto Piazzoli
21 Ottobre 2024 at 0:34
oltre alla lezione di ITALIANO,
un po’ di greco e latino non guasterebbe.