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Lezioni di Italiano – “Dobbiamo crescere in fretta”

A Vincenzo Italiano il 4 a 0 non piace, ma prova a guardare avanti, conscio che il Cantiere Bologna è ancora un cantiere aperto.

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Vincenzo Italiano, ©Bologna Fc 1909,
Vincenzo Italiano, ©Bologna Fc 1909

Vincenzo Italiano non si nasconde e capisce il valore dei 60 minuti bochumiani. Una considerazione che va fatta altrimenti si perde il filo del discorso:  sono state 3 settimane pesantissime. Devastanti dal punto di fisico (riconosciuto da quasi tutti i giocatori). Ma il Bochum non è più avanti di noi nella preparazione, perchè la Bundesliga inizia il 23 agosto, una settimana dopo l’inizio della Serie A. E, per finire, il Bochum ha chiuso la scorsa stagione al terz’ultimo posto, avendo rischiato di finire in Zweite Bundesliga. Quadro completo, giusto per non travisare la realtà dei fatti.

Le parole di Italiano al termine del triangolare

«La prima cosa che mi viene in mente è che dobbiamo crescere di condizione. E mi riferisco soprattutto a quelli che sono arrivati per ultimi. E’ normale che quando cresce il livello degli avversari, il ritardo di condizione mette in luce i problemi che in questo momento ci sono».

E in poche parole Vincenzo condensa il “ieri e oggi pensiero”: 4 persone in infermeria (5 con il lungodegente Ferguson). Nuovo sistema di gioco e 4 titolari partiti: insomma ci vuole calma e sangue freddo, come canterebbe Luca Dirisio.

Abbiamo iniziato il ritiro senza tanti giocatori importanti, che un pò alla volta stanno arrivando. In più è arrivato un allenatore nuovo e serve un pò di tempo, tanta disponibilità e tanta voglia di capirsi in fretta“. Quell’ “in fretta” è la chiave di lettura di tutto il Vincenzo pensiero: domenica 18 arriva l’Udinese, non potranno esserci ritardi.

Onestà intellettuale e coerenza con le linee societarie

Una veloce analisi fa capire che il Mister non si nasconde dietro ad un dito.

«Dobbiamo far girare la palla più velocemente, andare subito  a contrasto degli avversari e non concedere loro tanto“. Torniamo alla condizione e al momento che si sta vivendo. D’altronde anche il precedente allenatore perse 3 partite e ne pareggiò 1 quando subentrò a Sinisa Mihajlovic, prima di inanellare vittorie.

Sul mercato, Vincenzo non si sbilancia:«E’ arrivato il terzo centrale, adesso vediamo quello che succede…». Di Erlic, il terzo centrale parla solo bene:«Con Erlic abbiamo aggiunto al gruppo un ragazzo strepitoso, con una grande cultura del lavoro».

Trovare letture positive in una serata abbastanza “no”, fa parte di un carattere che non molla mai e che non si vuole aggrappare a giustificazioni. Buon lavoro, Vincenzo.

(Fonte: Massimo Vitali. Il Resto del Carlino)

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