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Lezioni di Italiano – La prospettiva si chiama Lewis

Italiano adesso avrà 15 giorni per venire a capo di questo rompicapo: il suo Bologna crea molto, ma non riesce a pungere, anche quando è in superiorità numerica. La speranza è il recupero di Ferguson.

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Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)

Quando al 52′ abbiamo visto l’entrata assassina di Coulibaly e il relativo rosso, ci siamo fregati le mani, Italiano compreso. C’erano, pensavamo, tutte le caratteristiche per il prodromo di una vittoria. La prima in casa che manacava da più di sei mesi.

Pensavamo, male.

Dal 53′ in poi un assalto all’arma bianca, 9 rossoblù e 11 gialloblù in un’unica metà campo. Azioni a raffica, ma nulla di veramente preoccupante, supremazia sterile, problemi pochi per Suzuki.

E così arriva il quinto pareggio in sette partite di campionato, una sola persa, una sola vinta.

Cosa manca in questo momento a Italiano, se manca?

Difficile a dirsi. O meglio fin troppo semplice, anche se, dopo sette partite, dove solo una l’hai persa (se non contiamo la Champions), ma solo una l’hai vinta. Si deve ritornare sul pianeta terra. E provare a ricostruire una propria identità (siamo in realtà sulla strada) a partire dall’attacco. Soprattutto dall’attacco. La davanti fatichiamo, anche se non possiamo dire che siamo scarsi nel reparto offensivo. E sicuramente manca un top player come Lewis Ferguson che illuminava il centrocampo.

Bologna FC 1909

Lewis Ferguson

Sarà un caso, ma da quando manca Ferguson…

Quando il primo di aprile vincemmo contro la Salernitana (3 a 0, per la cronaca), lui c’era ed era un Bologna che aveva raggiunto la quarta piazza (ci è rimasto per ben 13 giornate). La successiva partita in casa (Monza) Lewis ebbe quel grave infortunio, per cui, ancora oggi, sta lavorando sul suo fisico per recuperare. Lewis, centrocampista da 6 gol e 5 assist a stagione, una ricchezza che manca al Bologna di oggi. E probabilmente potrebbe rientrare  in una delle prossime partite: Genoa, Aston Villa, Milan o Cagliari. Potrebbe, ma non abbiamo ancora la certezza: non si vuole forzare il rientro. E con lui Pobega. Due rinforzi per un centrocampo che ha bisogno come il pane di fosforo e polmoni.  Per dare, soprattutto, una grande mano a Remo e compagni che, “solo” in cinque, possono andare in grande difficoltà con il doppio impegno (la Coppa Italia verrà). E forse sono già in difficoltà.

La sosta capita a fagiolo: adesso dobbiamo attendere, recuperare le forze e i due centrocampisti (El Azzouzi arriverà, speriamo, fra un mese). E continuare a interiorizzare il sistema tattico di Italiano: possiamo solo migliorare e in difesa lo stiamo già facendo.

 

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