Seguici su

Bologna FC

What if?… L’importanza di arrivare quarti

Italiano ed i suoi si ricorderanno a lungo questa Pasqua, conclusa con i tre punti arrivati dalla partita con l’Inter che la promuovono al quarto posto.

Pubblicato

il

Joey Saputo, Atalanta-Bologna (© Damiano Fiorentini)
Joey Saputo, Bologna (© Damiano Fiorentini)

Il Bologna chiude la sua domenica di Pasqua al quarto posto, a seguito dell’importantissima vittoria contro l’Inter, avvenuta al 94esimo minuto grazie al super gol di Orsolini. Tutto l’ambiente conosce l’importanza di poter chiudere la stagione con la qualificazione in Champions League, che porterebbe nelle loro tasche ingenti somme di denaro. Da qui passa il tipo di calciomercato che il Bologna potrà permettersi la prossima estate.

La situazione attuale

Sono 60 i punti del Bologna dopo 33 giornate (2 in meno rispetto alla passata stagione). L’obiettivo quarto posto si fa sempre più concreto per i felsinei, i quali ora attendono il match di lunedì sera della Juventus a Parma. La speranza è il passo falso dei bianconeri, che permetterebbe al Bologna di provare ad ancorarsi al quarto posto in questo rush finale. Centrare quest’obiettivo non è solo una questione di conferma di un progetto elogiato ormai da tutti in Italia, ma anche di dare un aiuto economico per migliorarlo. La famiglia Saputo, insieme allo splendido lavoro del binomio Saputo-Di Vaio, accoglierebbe con gioia una seconda consecutiva qualificazione alla massima competizione europea, soprattutto considerando i guadagni che ne deriverebbero.

Champions League, un moltiplicatore di guadagni

La Champions League rappresenta un beneficio economico importante. Solo con i ricavi UEFA, tra market pool, premi partita e bonus qualificazione, entrerebbero nelle tasche bolognesi all’incirca un minimo di 30 milioni. Così aumenterebbe la capacità d’investimento sul mercato e si renderebbe il club più solido a livello di fair play finanziario di quanto lo sia già. Questi guadagni aiuterebbero il Bologna nella gestione dei prestiti (Calabria, Casale, Pedrola e Pobega),

Riccardo Orsolini e Davide Calabria (© Bologna FC 1909)

Riccardo Orsolini e Davide Calabria (© Bologna FC 1909)

per decidere cosa farne senza essere troppo limitati dalla questione finanziaria. Giocare in Europa aiuta inoltre a valorizzare certi giocatori, ad aumentarne il valore, e ad attirarne altri. Lottare continuamente per i primi posti in classifica e presentarsi nelle competizioni europee porta a cambiare l’idea di diversi giocatori verso un club che non è più “da metà classifica”. Sempre per quanto riguarda i guadagni della società, qualificarsi in Champions League serve ad attrarre sponsor e rafforzare il brand Bologna fuori dall’Italia. Per una proprietà americana come quella dei Saputo, il riconoscimento internazionale rappresenta l’obiettivo principale nel momento in cui fanno l’investimento. L’ultima stagione è servita per assaggiare il sapore europeo, ora non si vuole più smettere di mangiare.

Ripartire dall’ultima stagione

Situazione Bologna

Bologna, Champions League (© Damiano Fiorentini)

Bologna, Champions League (© Damiano Fiorentini)

Il Bologna può trovare la motivazione nel proprio passato, andando a vedere i ricavi della passata stagione, quando è tornata in Champions League dopo 60 anni grazie al quarto posto conquistato da Thiago Motta e i suoi. Solo con il piazzamento in campionato, il club di Joey Saputo ha guadagnato 16,7 milioni di euro (composti per 14,2 milioni più 2,5 milioni per il “premo Europa”). Successivamente, ci sono i guadagni del percorso in Europa. Unicamente grazie alla qualificazione diretta alla nuova League Phase della Champions League, gli introiti ammontano a 18,62 milioni di euro. Sommando quelli derivanti dai risultati ottenuti nelle otto partite giocate (1 vittoria, 3 pareggi e 4 sconfitte), si arriva ad un totale di 36.4 milioni di euro. Niente male per una squadra che, fino all’anno prima, era abituata ad arrivare a metà classifica.

Il confronto con le altre italiane in Europa

Il divario tra i guadagni nelle varie competizioni è notevole. La differenza si osserva anche solo tra i felsinei e le compagne italiane in Champions League: Inter (ancora in corsa) a 113,5 milioni di euro, Atalanta a 65,3, Juventus a 63,4 e Milan a 59,6. Ma questo non è il dato più impressionante. Il confronto con i risultati di Roma, Lazio e Fiorentina fa sorridere ancora di più i tifosi rossoblù. Le due romane hanno guadagnato una decina di milioni in meno rispetto agli emiliani (23,3 milioni di euro alla Lazio, fermata ai quarti, e 20,1 milioni alla Roma, uscita agli ottavi). I toscani, invece, sono ancora più in basso nella lista: con il passaggio in semifinale, nelle tasche di Rocco Commisso entrano per certo poco più di 10 milioni di euro. Un gap tra le competizioni che vale troppo per le singole società.

L’anno scorso Motta ha dato il via al percorso europeo, Italiano lo deve far decollare. Come si è visto dai dati mostrati sopra, arrivare al quinto o al quarto posto (quest’anno l’Italia non avrà il quinto posto in Champions League, andato ufficialmente alla Spagna dopo l’uscita della Lazio in Europa League) fa tutta la differenza del mondo. Ora Italiano avverte il fiato sul collo da parte della proprietà.

 

 

 

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *