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L’intervista a Stramaccioni: «Castro come Lautaro da giovane»

Andrea Stramaccioni, ex giocatore rossoblù ed ex allenatore dell’Inter ha concesso un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

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Santiago Castro in Bologna-Inter 2023/2024 (© Bologna FC 1909)
Santiago Castro in Bologna-Inter 2023/2024 (© Bologna FC 1909)

Questa sera alle ore 20.45 al Meazza si giocherà Inter-Bologna. Un ex comune denominatore tra le due squadre, Andrea Stramaccioni, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Andrea Stramaccioni ha giocato nelle giovanili del Bologna dal 1990 al 1994. Allenato prima da Carlo Regno e da Tazio Roversi poi, mostra già da giovanissimo delle ottime qualità tecniche. Nel 1994, infatti viene premiato Miglior giocatore al Torneo Città di Vignola.

Nella stagione 1994/95 passa in prima squadra sotto la guida dell’allenatore Renzo Ulivieri in serie C1. Ma durante la sua primissima (e sfortunatamente l’ultima) gara professionistica giocata in carriera, rimedia un gravissimo infortunio al ginocchio destro. Dopo varie sedute all’Isokinetic è costretto al prematuro ritiro dal calcio e passa quindi alla carriera di allenatore.  Tra le squadre guidate da Stramaccioni ci sono anche i nerazzurri, più precisamente nelle stagioni 2011/12 e 2012/13. Nella prima stagione da allenatore nerazzurro ha portato l’Inter in Europa League.

Bologna: una squadra con identità tattica, l’Inter deve trovare la brillantezza

Riguardo alla squadra allenata da Vincenzo Italiano e all’identità che si è costruita, Stramaccioni ha detto: «È solida, ha identità tattica, ha personalità in campo e secondo me è “in credito” di punti fin qui, ne ha lasciati diversi per strada: 4-5 in più li meritava, e guardate dove sarebbe ora…». Per quanto riguarda l’Inter invece, l’ex allenatore nerazzurro ha affermato: «Deve chiudere le partite con lo stesso cinismo con cui lo faceva nella scorsa stagione. Senza menzionare la Supercoppa, anche il palo di Busio poteva “rovinare” una gara non chiusa».

Per Stramaccioni un’eventuale sconfitta peserebbe più all’Inter rispetto al Bologna, in ogni caso è una partita chiave per entrambe le squadre: «È una partita che vale molto perché arriva in un momento chiave per entrambe. Per l’Inter a causa degli scontri diretti delle rivali e per ritrovare quella brillantezza da riafferrare immediatamente: di solito, ma soprattutto a San Siro, l’Inter questi appuntamenti li “azzanna”. Per il Bologna perché sta molto bene e l’esame San Siro è sempre la certificazione di livello top»

Stasera il Bologna senza Lucumí, Inter senza Çalhanoğlu e Mkhitaryan

Entrambe le squadre stasera dovranno far senza giocatori importanti: il Bologna dovrà fare senza Lucumí, dopo il giallo preso per proteste contro la Roma mentre nell’Inter non giocheranno Çalhanoğlu e Mkhitaryan: «Calha per me non si sostituisce: ma ovviamente la crescita definitiva di Asslani passa da questi momenti. Lucumí e Beukema sono complementari e hanno raggiunto una grande intesa anche comunicativa e di scelte. Vedo favorito Casale, deve ritrovare la fiducia».

Castro come Lautaro da giovane, Dominguez impressionante

Matteo dalla Vite ha domandato all’allenatore se Castro gli ricordasse Lautaro: «Sì, ha qualcosa che me lo ricorda: la rapidità nel girarsi, come incoccia il pallone frustando l’anca in maniera balisticamente simile. E poi come il Toro da giovane non molla un pallone». Oltre a Castro, il giocatore che più lo ha sorpreso è stato Dominguez, mentre Dallinga ha qualità specifiche: «Benja mi ha impressionato…Contro la Juve ha mangiato l’erba e ora non esce più: mi piace più a sinistra che a destra. Altro grande colpo di Giovanni Sartori, che spero vivamente per il Bologna che rinnovi presto. Dallinga ha caratteristiche specifiche, magari non ideali per come gioca Italiano ma in determinate partite può essere molto utile. Mi ricorda il primo Weghorst». Riguardo ai giocatori fondamentali per le due squadre e che non toglierebbe mai dal campo è stato sicurissimo nella risposta: «Thuram all’Inter. E Ferguson, centrocampista moderno».

Santiago Castro e Benjamin Dominguez dopo Bologna-Fiorentina (©Bologna FC 1909)

Santiago Castro e Benjamin Dominguez dopo Bologna-Fiorentina (©Bologna FC 1909)

Aneddoti del passato come giocatore rossoblù e come allenatore dell’Inter

Stramaccioni ha fatto un tuffo nel passato e ha raccontato un aneddoto di una partita contro l’Inter giocata nelle giovanili, dove in tribuna c’erano perfino Bulgarelli e Villa «Una delle partite più importanti giocate nelle giovanili rossoblù: Giovanissimi nazionali classe 76 (la classe di Totti , Nesta, Di Vaio, per capirci) girone semifinale raggruppamento Nord: a Casteldebole, Bologna-Inter fu tiratissima, perdemmo  0-1 con un gol spettacolare di Gonnella, giocammo benissimo ma uscimmo fra gli applausi. Allenatore Carlo Regno, in tribuna c’erano Tazio Roversi, Sandro Tiberi, Bulgarelli, il mitico Villa: che storia che ha il Bologna». Ha poi ricordato anche una partita contro i rossoblù ma stavolta da allenatore dell’Inter: «La tiratissima partita di Coppa Italia a San Siro contro il Bologna di Diamanti e Gilardino, Pioli allenatore. Vincemmo ai supplementari».

Fonte: La Gazzetta dello Sport

 

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