L’ora dell’Orso, Italiano ha bisogno del suo capitano (Stadio)

Che Riccardo Orsolini sia uno dei punti di riferimento per questo Bologna non è certo un mistero. Vincenzo Italiano lo ha sempre stimato e voluto fin dai primi tempi alla Fiorentina e alla fine lo ha nella sua rosa, ma l’Orso non ha tradito Bologna e Italiano lo ha abbracciato in rossoblù.

Un Orsolini più incisivo

Delle prime tre gare di campionato Orsolini ha completamente steccato quella del Maradona contro il Napoli, mentre la sufficienza risicata è arrivata sia contro l’Udinese che contro l’Empoli. Nonostante il gol su rigore, Italiano e il Bologna tutto hanno bisogno di un Orso molto più incisivo, che sia capace di trascinare un attacco che ancora deve prendersi le misure e trovare i giusti meccanismi tattici.

Riccardo Orsolini però ha, ed ha sempre avuto l’estro e la forza di creare anche per se stesso, al momento forse è stata la condizione fisica a non supportarlo a pieno, ma il rientro dopo la sosta chiama un apporto maggiore da parte sua.

Discontinuità e stupore

Il classe ’97 nativo di Ascoli Piceno ha spesso vissuto periodi di discontinuità, che, nell’esperienza con Thiago Motta, lo hanno portato spesso alla panchina. Italiano però vede nell’Orso un profilo imprescindibile e allora ci sarà bisogno di una mentalità più solida, ora che il percorso di maturità è stato portato a compimento e il numero 7 del Bologna porterà in giro per l’Europa la fascia di capitano.

La certezza è quella che Riccardo si è sempre rialzato, da ogni momento difficile è uscito sempre con le sue giocate. Le potenzialità espresse ed inespresse sono note a tutti e con la piena fiducia del suo mister ora potrà e dovrà caricarsi il Bologna sulle spalle già dalle sfide di Como e quella d’esordio in Champions League contro lo Shakhtar Donestsk.

Fonte: Claudio Beneforti – Corriere dello Sport, Stadio

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