Lucumi, storico e indispensabile ma la sua luce arriva anche a Madrid

Quella messa a segno da Jhon Lucumi è la prima e purtroppo unica rete del Bologna in questa Champions League. Dopo sessant’anni dal gol Nielsen in coppa dei campioni è stato il colombiano a riscrivere la storia del club felsineo, una storia però dolce amara visto l’esito negativo del match.

L’instancabile Jhon

Quattro gare giocate in undici giorni, di mezzo due voli per e dalla Colombia con annesso fuso orario. Italiano non può fare a meno del suo classe ’98, che insieme a Beukema forma la coppia titolare per distacco rispetto ai poco convincenti e spesso preda di problemi Erlic e Casale. Il primo è tornato dall’infortunio e sta rimettendosi in moto, il secondo era pronto per la gara del riscatto contro la Lazio, ma un attacco influenzale ne ha rimandato la possibilità. E allora ecco Lucumi, dopo 48ore dal ritorno in Italia è titolare contro i biancocelesti. In Champions poi lo staff tecnico non corre mai rischi lì in mezzo ed è ancora la coppia formata dall’olandese e dal colombiano a proteggere Skorupski.

Lo storico Jhon accende le luci su se stesso

Passato in secondo piano dall’aura e la luce emessa da Calafiori nella scorsa stagione, il nativo di Cali è sempre stato fondamentale per i rossoblù, ma ora è imprescindibile. La dimostrazione è arrivata con il suo primo gol sotto le due torri, non un gol a caso ma il più atteso della stagione.

Il ventiseienne presenta ancora qualche imprecisione, come la dormita sul calcio d’angolo che permette ad Alexandro di colpire di testa una palla che si infrange sul palo. L’esperienza però sta portando gli errori al minimo e questo alza l’interesse anche delle big europee. Il suo raggio luminoso è arrivato così fino a Madrid, dove l’interesse dell’Atletico è cosa certa e dalla Colombia parlano anche di Real. Il 26 rossoblù piace anche in Italia e ad aver messo gli occhi su di lui sono Juve, Inter e Napoli. 

A far stare tranquilli i tifosi però ci ha pensato l’AD Fenucci che ribadito come sia fuori logica privarsi di un titolare a stagione in corso. A maggior ragione, vien da pensare, con dei sostituti al momento non all’altezza.

Fonte: Marcello Giordano – Il Resto del Carlino 

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