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L’uomo del mercoledì – Due: Remo Freuler e Dan Ndoye

Sono due gli uomini di spicco scelti in questa seconda puntata de “L’uomo del mercoledì”: Remo Freuler e Dan Ndoye, scudieri ad Anfield

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Remo Freuler (© Bologna FC 1909)
(© Bologna FC 1909)

E anche Liverpool è alle spalle. La prima trasferta europea del Bologna è andata in scena in quel di Anfield, contro i padroni di casa: una delle squadre più forti d’Europa, e non solo. Delle emozioni di questa partita abbiamo raccontato molto, durante l’avvicinamento. E, come ieri sera, ora è il momento di parlare della partita.

Vittime sacrificali? Neanche per sbaglio. Il Bologna, per quanto se ne dica, se l’è giocata. Perché i primi 20 minuti raccontavano tutt’altro. Ma poi i ragazzi di Vincenzo Italiano sono venuti fuori, andando vicini per ben tre volte al gol nel solo primo tempo. Se il Bologna è rimasto in piedi, e si è reso pericoloso, fino al 2-0 di Salah, il merito è anche di colui che aveva la fascia al braccio e del connazionale sulla fascia: Remo Freuler e Dan Ndoye.

Remo Freuler, più di un centrocampista

Le opinioni sono discordanti. Per alcuni non ha fatto una grande partita – come se non si stesse giocando contro il Liverpool… – mentre per altri è stato fondamentali. Noi, quando parliamo di Remo Freuler, difficilmente non rientriamo nella seconda categoria. Come detto nelle pagelle post-partita, Freuler, anche ad Anfield, ha messo in scena una prestazione di spessore, una prestazione degna del suo status.

(© Bologna FC 1909)

(© Bologna FC 1909)

È il faro di questo Bologna, sin dal primo momento in cui ha messo piede in città. Se l’anno scorso è andata come è andata, quest’anno anche il numero 8 non è certamente partito alla grande, per usare un’eufemismo. D’altronde, chi è immune ai cambiamenti? Nessuno. E, come tutto il Bologna, ora l’ingranaggio sembra essersi rimesso in moto. E Remo è una di quelle “rotelle” senza la quale la “macchina” fatica a girare. Cerca sempre una soluzione pulita in uscita, anche con una pressione asfissiante dei Reds. In difesa è ovunque, a raddoppiare su ogni giocatore che passa per le sue zone. E con un colpo di testa provvidenziale leva la possibilità al Liverpool di chiudere ancor prima il match. Ricordiamo bene l’avversario, quando valutiamo le prestazioni.

L’onda svizzera si conferma ancora una volta

Parliamo di Remo Freuler, ma al pari del numero 8, anche Dan Ndoye è stato un fattore nella sfida di Anfield. O, meglio, il numero 11 è un fattore da inizio stagione. Uno dei pochi a essere costante sin dai primi impegni stagionali. Anche nella partita di ieri ha dimostrato tutte le sue qualità, e come le sue caratteristiche possano davvero fare la differenza in un ambito come la Champions League.

Dan Ndoye (© Bologna FC 1909)

Dan Ndoye (© Bologna FC 1909)

Se il Liverpool andava forte, Ndoye non era da meno. Ormai i suoi compagni lo sanno bene, e non per niente è sicuramente l’uomo più cercato in mezzo al campo. Che sia per puntare l’uomo, o per andare in progressione, Ndoye si dimostra sempre il più pericoloso (o tra i più pericolosi) in ogni partita. Nella notte di Anfield è stato solo un palo a fermarlo, e a lasciare quel minimo di amaro in bocca in una prestazione totale. Ndoye è un giocatore di livello europeo, e la conferma c’è stata anche in quel di Liverpool: deve essere più cinico in tutte le occasioni in area di rigore, per diventare davvero l’uomo in più, in tutti i sensi, di questo Bologna.

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