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L’uomo della domenica – Lukasz Skorupski

In una domenica difficile, a dir poco, per il Bologna, l’ultimo baluardo del Maradona è stato Lukasz Skorupski

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Lukasz Skorupski (© Damiano Fiorentini)
Lukasz Skorupski (© Damiano Fiorentini)

Serata “no” per i Rossoblù quella di domenica. In una partita, la seconda di questo campionato, in cui arrivava il primo vero test probante per il Bologna, le cose non sono andate come si immaginavano dalle parti di Casteldebole. Napoli-Bologna si è chiusa con un 3-0 forse troppo severo nei confronti dei Felsinei, che però non sono praticamente mai riusciti a impensierire sul serio i partenopei, che al contrario hanno saputo reagire alla grande dalla sconfitta di Verona. Difficile trovare un “migliore” nel Bologna di ieri: l’unico che si salva, probabilmente, è Lukasz Skorupski.

Skorupski ci prova, ma è solo

Strano, dopo un 3-0, parlare di un portiere come “uomo della domenica”. È stata una domenica, quella del Bologna, in cui è andato tutto abbastanza storto. Ma la resistenza opposta da Lukasz Skorupski è quella che, in più di un paio di casi, ha tenuto in partita il Bologna fino al 75′, minuto del 2-0 del Napoli.

Il portiere polacco ha vissuto una serata come da tempo non gli capitava, e il preludio è stato il tiro di Raspadori largo dopo nemmeno un minuto di gioco. Ma Lukasz c’è, è presente e tenta di tenere “In campana” anche i propri compagni. Bravo su due uscite basse, soprattutto la prima su Kvara, che mantengono il risultato sullo 0-0. Bravo anche nelle uscite alte, fondamentale in cui ha avuto una crescita esponenziale lo scorso anno: sui calci d’angolo del Napoli, quasi sempre vedevi la sua mano comparire nel mucchio.

Poi, però, difficilmente da soli si può tenere in piedi tutto, e questo tutto crolla. Incolpevole sul primo gol, dove tenta di chiudere lo specchio a Di Lorenzo ma invano. Spiazzato da una deviazione di Beukema nel 2-0, che da completamente un’altra traiettoria al pallone. Spettatore sul 3-0, dove ormai si attendeva solo il fischio finale.

Bologna, riparti dalla sua “rabbia”

Come detto nel paragrafo precedente, difficilmente Lukasz ricordava serate del genere. Ma è proprio il “nuovo” numero 1 Rossoblù a tenere accesa la squadra in più di un occasione. Striglia tutti, perché con troppa facilità si inseriscono dalle sue parti, e sa anche lui che è un’anomalia. Non è il Bologna che conosce, non è la squadra vista nemmeno domenica scorsa. E parliamo di domenica scorsa non a caso: guardare a quello che è stato, ora, non serve. Il paragone va fatto su questo Bologna, quello di quest’anno, il quale ha dimostrato, nella prima uscita, di essere una gran squadra. Non sicuramente quella di ieri sera, non sicuramente quella scesa in campo al Maradona.

È solamente la seconda giornata, quindi i disfattismi, al 26 di agosto, non aiutano niente e nessuno, anzi. Ma sicuramente la sveglia è suonata forte per il Bologna. L’ultimo baluardo è stato Skorupski, e lo si è notato proprio dalle sue reazioni. E da queste deve ripartire il Bologna: rabbia, agonistica ovviamente. Ora sotto con l’Empoli, vittorioso all’Olimpico: nessun avversario è facile in questa Serie A. Ripartire dall’ultimo a cadere dei Rossoblù, Lukasz.

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