Bologna FC
STORIE DI MAGLIE – I primi sponsor del Bologna
Storie di Maglie, la collezione di maglie da calcio di Marco Bertuzzi raccontata da lui stesso, in un mix di magliette del Bologna FC
State leggendo “STORIE DI MAGLIE – I primi sponsor del Bologna“, uno dei racconti fatti da Marco Bertuzzi per mostrare e spiegare la propria collezione di maglie da calcio, rossoblù e non solo.
L’intero racconto, comprende dieci capitoli i cui singoli link potete trovare in fondo a ogni articolo ad essi dedicati. Un modo per scoprire ancor meglio la maglia del Bologna, e avvicinare il mondo del collezionismo.
Sponsor sì o sponsor no? Facciamolo all’italiana…
C’è un periodo della storia del Bologna che mi sta particolarmente a cuore, forse perché le prime fotografie, poster e articoli di giocatori rossoblù che ho visto, da bambino, erano proprio di quegli anni: stiamo parlando delle prime maglie sponsorizzate.
In principio c’erano gli “sponsor tecnici”. In realtà non avrebbero dovuto esserci, perché era proibito mostrarli esplicitamente sulle divise da gioco, ma ogni tanto qualcuno provava ad aggirare i regolamenti.
Una di queste, era proprio il Bologna, sebbene non sia stata la prima squadra in assoluto a farlo. Nel 1973-74, solamente nelle divise in cotone leggero compariva lo stemma triangolare simbolo dello sponsor tecnico Cam Sport. Il fatto che non riportasse alcuna didascalia e che fosse cucito in basso è stato probabilmente il motivo per cui pochi lo notarono e nessuno pensò mai di prendere provvedimenti.
Anche nei due anni consecutivi proseguì la “sponsorizzazione occulta”, poi nel biennio 1976-77 / 1977-78, le maglie tornarono ad essere “pulite”. Il campionato 1978-79 è stato il primo in cui venne permesso di applicare alle maglie il simbolo dello sponsor tecnico, purché non ne riportasse anche il nome.
Da Cam Sport ad Admiral, e viceversa
Il Bologna a quel punto si affida ad Admiral, e gioca tutto il precampionato con le nuove maglie col logo solamente stampato. Quando si avvicina il debutto in campionato sorge però un problema: nella parte bassa il logo comprende anche il nome Admiral. Le maglie non vengono autorizzate. Occorre approntare delle divise modificate, e nel frattempo il Bologna, per ben 5 partite, rispolvera le vecchie maglie col simbolo della Cam Sport.
Finalmente arrivano le nuove mute, col logo ricamato e cucito, e rigorosamente senza nome. La collaborazione con Admiral dura solamente un anno.
Poi per due anni si passa a Tepa Sport, che però fornisce solo una parte delle divise, in quanto le altre sono, ancora una volta, le vecchie Cam Sport, riutilizzate per l’ennesima volta, in questo caso con l’aggiunta del simbolo Tepa ricamato in alto. A questo punto, di fatto, Tepa rappresenta quasi un vero e proprio sponsor. Ma il regolamento viene aggirato.
Le si riconosce facilmente, oltre che per il tessuto leggero, anche per i numeri squadrati, mentre le Tepa vere e proprie, sono di nuovo in lanetta, ed hanno i numeri rotondeggianti.
STORIE DI MAGLIE – I primi sponsor del Bologna
Si arriva al campionato 1981-82, che per noi rimarrà tristemente legato alla prima retrocessione. Ma la svolta epocale è che la federazione introduce per la prima volta le sponsorizzazioni sulle maglie di Serie A e B.
Alcuni puristi non approvano e non ameranno mai le maglie con lo sponsor. Io la penso diversamente: nascono delle maglie bellissime e indimenticabili, con un fascino del tutto particolare. Gli sponsor, tranne alcune rarissime eccezioni, sono tutti ricamati con una tecnica detta a catenella. Una semplice foto, per quanto dettagliata, non basta per far capire quanto siano belle: bisogna tenerle in mano ed ammirarle dal vivo.
Il primo anno lo sponsor è Febal. Vengono usate molte tipologie di maglie, ad esempio quella estiva ha dei colori molto più chiari ed accesi di quella invernale. Ma già dall’anno dopo, in B, lo sponsor è Bertagni.
Le maglie diventano Ennerre per svariati anni, in pratica fino al ritorno in A. Corticella è lo sponsor nell’83-84, mentre nel campionato 84-85 abbiamo Ebano e nel successivo Idrolitina.
Maglie ibride con lo sponsor “sovrapposto”
É proprio in questo campionato che vengono approntati ibridi davvero particolari, la gioia di ogni collezionista. Maglia in cotone leggero o in lanetta pesante, bande invertite (sia rosso-blu che blu-rosso), sponsor ricamato direttamente sulla maglia in divise che probabilmente vennero utilizzate solo dalla primavera, mentre in quelle della prima squadra lo sponsor era ricamato su un rettangolino blu scuro.
Questo avveniva perché spesso erano riutilizzate molte maglie Ebano, del campionato precedente, sopra cui veniva cucito lo sponsor nuovo (Idrolitina, ad esempio), a coprire quello vecchio.
Infine, nei tre anni successivi arriva quello che per molti è lo sponsor per eccellenza, un vero simbolo del Bologna: Segafredo Zanetti. Questo sarà l’ultimo sponsor ricamato ad apparire sulle maglie felsinee. Questo sì, rappresenta la fine di un’era, soprattutto per i collezionisti.
Abbiamo avuto tante maglie meravigliose anche negli anni successivi, ma niente potrà eguagliare in fascino e bellezza le stupende maglie anni 80 con sponsor ricamato. Parola di collezionista di maglie!
STORIE DI MAGLIE – Tutte le uscite dell’opera
Ricapitoliamo, per chi fosse curioso, tutte le uscite che raccontano parte della collezione di Marco Bertuzzi, edite da lui stesso su questo sito nel 2020.
- Le maglie del Bologna UHL in lanetta
- Le maglie del Bologna con i primi sponsor
- Le maglie del Bologna Femminile
- Le maglie da portiere del Bologna
- Le maglie delle giovanili del Bologna
- Le maglie del Bologna mai utilizzate
- Le maglie speciali del Bologna
- Le maglie storiche del Bologna
- Le maglie di altre squadre di calcio
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