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STORIE DI MAGLIE – Le maglie speciali del Bologna

Storie di Maglie, la collezione di maglie da calcio di Marco Bertuzzi raccontata da lui stesso, in un mix di magliette del Bologna FC

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Maglie Speciali Bologna

Le maglie speciali del Bologna – Collezione Marco Bertuzzi

State leggendo “STORIE DI MAGLIE – Le maglie speciali del Bologna“, uno dei racconti fatti da Marco Bertuzzi per mostrare e spiegare la propria collezione di maglie da calcio, rossoblù e non solo.

L’intero racconto, comprende dieci capitoli i cui singoli link potete trovare in fondo a ogni articolo ad essi dedicati. Un modo per scoprire ancor meglio la maglia del Bologna, e avvicinare il mondo del collezionismo.

Oggi parliamo di una serie di maglie fuori dal comune, non semplicemente usate in un’occasione particolare, ma che hanno una storia alle spalle o delle particolarità che le rendono davvero uniche. Alcune di queste maglie non hanno trovato posto nel mio libro “La maglia del Bologna” perché non sono state giudicate all’altezza. Tutto normale, nella mediazione tra le parti in causa.

Tuttavia ci sono tr esemplari in particolare, la cui esclusione non ho mai digerito. Anche se certe scelte andavano fatte, certi giudizi spettano solo a chi possiede la competenza e la capacità critica necessaria per giudicare un prodotto di questo tipo. Nel collezionismo ognuno fa le proprie scelte, nondimeno ritengo che certe cose siano oggettivamente incontestabili. Ne parleremo quindi di seguito.

STORIE DI MAGLIE – Le maglie speciali del Bologna

E non ho quindi avuto dubbi sulla copertina di questo racconto. Non poteva che spettare a lei: Bologna Parma, Football Vintage Cup.

Si tratta di un torneo rievocazione del campionato 1923-24, dove le squadre partecipanti schieravano ex giocatori (nel Bologna ad esempio Di Già, Ballotta, Poli) e divise create ad hoc da una sartoria sportiva, fedeli riproduzioni delle maglie d’epoca.

Questo torneo non è mai giunto al termine. La maglia qua proposta, creata in un numero minimo di esemplari, è stata realmente indossata in campo da un ex giocatore (è ancora sporca). Anche se è una riproduzione, dunque, trattasi di maglia rarissima e inequivocabilmente da campo. Generalmente questa tipologia di maglie è poco considerata, viceversa io la ritengo un pezzo raro e di grande valore.

Da rievocazione a rievocazione…

La seconda coppia di maglie non è da meno. Modello rossoblù e da portiere, riproduzione della maglia del 1937 e utilizzata nella partita di vecchie glorie Bologna-Chelsea. Come avete capito, era la rievocazione della finale del Torneo dell’ Esposizione di Parigi che ha visto il Bologna trionfare.

Le maglie speciali del Bologna

Anche queste due, come la precedente, sono state appositamente prodotte da una sartoria sportiva, ne esistono solo 14 esemplari, e di quella grigia da portiere addirittura solamente una. Quella che vedete qui in alto.

Ora, penso che anche un profano, poco pratico del nostro settore, si renda conto che si tratta di esemplari unici. Rarità vere e proprie. Cimeli di tutto rispetto e non maglie qualsiasi. Come si possono etichettare come “non grandi maglie”? Fierissimo di averle nella mia collezione. Come detto in altre occasioni, non basta accumulare maglie su maglie per essere un collezionista.

Maglie speciali del Bologna utilizzate in Serie A…

Passiamo ora a due maglie utilizzate in Serie A, ma non in una gara qualunque: la partita del centenario, Bologna Genoa del 4 ottobre 2009.

Le maglie speciali del Bologna

É universalmente considerata una delle maglie centenario più riuscite in assoluto. E sarebbe stata ancora più bella se la federazione avesse acconsentito a farci giocare senza nomi sulla maglia. Purtroppo il regolamento non lo permetteva, ma stranamente la Juventus ha potuto farlo con la maglia celebrativa dei 120 anni…

Quella da portiere, oltre ad essere splendida ed elegantissima, dovrebbe essere stata prodotta solo in sei esemplari. Ne sono state preparate due a testa per il primo, secondo e terzo portiere, mentre per il quarto portiere, aggregato dalla primavera, non è stata fatta.

Naturalmente la versione da campo presenta alcune sostanziali differenza rispetto a quella venduta in negozio all’interno di un cofanetto celebrativo.

… e maglie speciali utilizzate in Serie B

Facciamo un balzo in avanti di qualche anno. Dopo il campionato in cui si sono festeggiati i 50 anni dall’ultimo scudetto il Bologna inaspettatamente precipita in Serie B. É un periodo societario molto buio, anche perché si cerca di fare tutto con la massima economia, e questo si riflette anche sulle maglie.

Le maglie speciali del Bologna

La stagione parte malissimo il 17 agosto 2014, perdiamo in casa contro L’Aquila in Coppa Italia e veniamo subito eliminati. Giochiamo con maglie ancora senza sponsor. Il portiere Coppola taglia le maniche lunghe. Per non sprecare una maglia, nell’altrettanto disastroso esordio in campionato a Perugia, viene tolta la toppa di Tim Cup e viene applicato lo sponsor. Economia su vasta scala.

Non è finita qui, perché lo sponsor quadrato “+energia” nelle partite successive diventa rettangolare. Osservando bene le lettere che formano il nome del giocatore, notiamo che sono tutte separate: non fanno parte di un unico kit. Infine, alcune lettere sono ricavate modificandone altre: ad esempio la “L” era in realtà inizialmente una “E”. Una maglia specialissima, e non solo perché è stata indossata due volte.

La gialla invece presenta sotto lo stemma una scritta: Bologna-Pro Vercelli. La storia scende in campo. Entrambe le società hanno deciso onorare una partita storica che non veniva giocata da tantissimi anni. Se non lo rammentate, c’erano ben 14 scudetti in campo.

Nella maglia della Pro Vercelli la scritta era ricamata, nelle nostre era solo termoapplicata, peccato. Sarebbe stata tutta un’altra cosa. Per altro è una maglia molto delicata, è facile che si stacchi qualche frammento, ma come già detto quell’anno si andava al risparmio su tutto.

Avanti e indietro negli anni

La maglia verde di Stojanovic che vedete qui sotto, è stata utilizzata nel 2015, ma è in realtà un modello del 2012-13. Perchè venne usata nel 2015?

Le maglie speciali del Bologna

Nel novembre 2015, prima di Torino Bologna, nascono delle problematiche legate alle nostre divise da portiere. Secondo gli arbitri della gara non si distinguono abbastanza dalle casacche dei padroni di casa. Viene approntata una soluzione di altri tempi. Tra gli anni 70 e gli anni 80 queste cose succedevano con una discreta frequenza.

La maglia in foto, verde di qualche stagione prima, viene approntata con sponsor, numero e personalizzazione. Rimane un unico problema lo stemma del Bologna in plastica termoapplicato evidentemente non piace, e ne viene cucito sopra uno “tradizionale”.

Episodi del genere sono la gioia dei collezionisti più esigenti, anche se poi diventa difficile procurarsi il cimelio. Ma in fondo è il suo bello.

Arriviamo ora ad una maglia decisamente insolita. Non è esattamente una maglia del Bologna, ma è quella utilizzata da una delle due formazioni scese in campo il 29 maggio 2000 per l’addio al calcio di Giancarlo Marocchi.

Le maglie speciali del Bologna

La maglia dell’altra formazione era identica ma bianca. Presentano entrambe il ricamo con la data della partita. Poi sia nella fascia trasversale che nel colletto abbiamo i colori che richiamano le uniche due squadre dove ha militato nella sua carriera professionistica: Bologna e Juventus.

La perla di questo racconto: la maglia di Tazio Roversi

E chiudiamo con una vera opera d’arte. Una maglia che porta addosso i segni di una vita avventurosa, che più vissuta di così non si può. La vedete nell’immagine qui sotto.

All’inizio era una 1973-74 in cotone leggero, la famosa maglia con il triangolino dello sponsor tecnico Cam Sport nascosto in basso, usata anche nel 75-76.

Il numero ci indica che con tutta probabilità era appartenuta al mitico Tazio Roversi, bandiera rossoblù.

Nel 1978-79 è stata riutilizzata nella famosa trasferta di Roma, giocata con le vecchie maglie per il ben noto problema dello sponsor tecnico Admiral non conforme al regolamento.

Nel 79-80 è stata nuovamente utilizzata in campionato, questo lo sappiamo perché gli è stato ricamato il simbolo della Tepa Sport, che possiamo vedere all’interno, rivoltando la maglia.

Le maglie speciali del Bologna

La maglia è arrivata poi alla Scuola Calcio Bologna, come potete ben vedere. Il simbolo Tepa è stato coperto da due grosse toppe della Farnesina Sport. Dopo tutti questi riutilizzi, anche il tessuto migliore del mondo avrebbe avuto qualche cedimento e difatti la maglia cominciava a mostrare l’usura del tempo. Il numero in finta pelle “skai” semi-distrutto, fascia rossoblù rovinata, vari buchi nel tessuto.

Rinascita e riutilizzo

Ma qualcuno ha deciso che non era ancora il momento di mandarla in pensione ed ha effettuato un accurato restauro. Le parti mancanti del numero sono state ricostruite, sebbene con altro materiale. La banda rossoblù è stata asportata e al suo posto ne è stata cucita una nuova, ricavata da una vecchia maglia casalinga. Infine, è stato cucito un toppone sul petto con la scritta Scuola Calcio Bologna FC, ed è stata nuovamente usata per chissà quanti anni, prima di ritirarsi del tutto dalle scene.

Questa maglia, seppur alterata e devastata dal tempo e dagli interventi subiti, ha acquisito con gli anni un fascino incredibile. Oggi è un pezzo assolutamente unico, degno di un museo oltre che di una collezione. Quale esemplare migliore per chiudere in bellezza questo articolo?

E in futuro chissà che quella nera che festeggia la Champions League 2024/25 utilizzata a Liverpool non entri in questa lista…

STORIE DI MAGLIE – Tutte le uscite dell’opera

Ricapitoliamo, per chi fosse curioso, tutte le uscite che raccontano parte della collezione di Marco Bertuzzi, edite da lui stesso su questo sito nel 2020.

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